Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Acqua Bagnami” Santamarea

Un brano dedicato alle anime incandescenti e ai fiumi che hanno dentro. È il nuovo singolo dei Santamarea, talentuosa band che si è imposta all’attenzione di pubblico e critica vincendo l’ultima edizione di Musicultura con il brano omonimo, e una collaborazione in corso con la casa di moda Etro per la sonorizzazione della sfilata alla Milano Fashion Week SS 2024 che si è tenuta il 20 settembre. Giovanissimi e ispiratissimi i Santamarea – il cui nome richiama il mare e il paesaggio naturale e aspro della costa di Carini, vicino Palermo – sono tre fratelli di sangue (Stefano, Francesco e Michele Gelardi) ed una sorella d’elezione (Noemi Orlando). “Acqua Bagnami” è l’urlo di chi va a fuoco, di chi rischia di bruciare tutto, di consumare ogni cosa per esplosione di vita. È la speranza che si fa strada, come una rondine invocata per portare la sera ristoratrice, mentre una voce sfida il cielo a mandare giù tutta l’acqua che può. Nel brano l’invocazione all’elemento naturale, celestiale, si anima grazie alle percussioni, ai cori selvaggi e alle chitarre elettriche. Gli archi sono fortemente ispirati al mondo musicale arabo e le percussioni alla musica africana, non a caso due delle influenze culturali più presenti nella storia della città di Palermo.

“Rosalia (rosa e giglio)” Nancy Ferraro

Il brano della cantautrice palermitana è stato presentato in anteprima durante il progetto inedito “L’Acchianata delle Rosalie”, pellegrinaggio artistico che si è tenuto lo scorso 4 settembre a Palermo. Racconta la vita della Santuzza e regala un viaggio nel tempo che consente di guardare con occhi nuovi sia la città del passato che quella del presente. «Rosalia è nel mio cuore, mi scorre nel sangue, ho un tatuaggio dedicato alla Santuzza e ho voluto fortemente sposarmi al Santuario di Monte Pellegrino», racconta l’artista. «Mi sono resa conto che molti palermitani non conosco davvero o conoscono solo in parte la storia di Santa Rosalia, tramite il racconto dei nonni, ma la tradizione orale può alterarne l’autenticità. Spesso ci si ritrova quindi a venerarla senza conoscerne le motivazioni. Per questo motivo ho sentito forte il bisogno di scrivere questa canzone con le sue semplici parole accompagnate da piano e archi, per raccontare, in modo intimo e per certi versi anche divulgativo, la storia di Rosalia».

“Sharm El Sheikh” King Horus

Valentino Gisabella, aka King Horus, nato e cresciuto a Catania, dopo un periodo di pausa ritorna sulle scene con un brano leggero e ritmato sulle avventure estive in una meta da sogno: amori impossibili, serate di divertimento al casinò, giornate che sembrano durare all’infinito e i dubbi della vita che spariscono grazie al mood chill delle vacanze.

“Sconosciuti” Sabù Alaimo

Nuovo singolo del cantautore palermitano estratto dall’album di inediti, “Star della Provincia”. Musicalmente il brano si rifà allo swing anni Trenta, ma ben amalgamato con lo stile cantautorale di Sabù e con l’arrangiamento degli archi affidati a Nicolò Costantino dell’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma. “Sconosciuti” affronta il tema della conoscenza di sé, il testo, infatti, si sviluppa in una riflessione personale che coinvolge diversi aspetti della psiche dell’autore: uno è puramente rilegato alla personalità dello stesso, e quindi dell’accettazione di sé, con tutte le contraddizioni del caso; l’altro è quello che ha a che fare con il concetto junghiano degli archetipi, cioè quegli schemi o impostazioni della psiche già esistenti nella mente: «Tali impostazioni e immagini mentali sono quindi universali, cioè appartenenti a tutti gli individui, indistintamente dalle esperienze di vita personali, è quello che il grande psicanalista chiamava inconscio collettivo», racconta l’autore, citando Jung . «Tra i vari archetipi mi soffermo in quello del padre, impattando inevitabilmente nel dolore per la mancanza di questo, ovvero la mia ferita più grande, avendolo perso in tenera età. Sentimenti puri e comuni, dove tutti possono rivedersi, perché descrivono la bellezza della fragilità umana».

“Un’estate al mare” Manutsa

Riproponiamo la versione che Manutsa ha realizzato di “Un’estate al mare”, canzone portata al successo nel 1982 da Giuni Russo, nome d’arte della palermitana Giuseppina Romeo, idolo dell’adolescenza per Manuela Di Salvo, in arte Manutsa. Il motivo è l’uscita del divertente video che accompagna il brano.

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