Dalle esplorazioni spaziali alle rinnovabili: le previsioni per il 2023 nel segno della scienza

Nell’ormai lontano 1983 era stato chiesto allo scrittore e divulgatore scientifico Isaac Asimov di provare a immaginare il futuro dei nostri giorni, a quasi 40 anni di distanza dalle previsioni, un compito nel quale Asimov si cimentò con interesse e con un buon grado di successo. Nonostante 40 anni siano un tempo lunghissimo sulla scala dei cambiamenti tecnologici e sociali odierni, Asimov era riuscito a prevedere diversi aspetti della società di oggi, in particolare delle novità scientifiche e tecnologiche e del loro impatto sociale. Tra questi una computerizzazione spinta, a tal punto da produrre un cambiamento abissale nella educazione dei giovani, con un accesso alle informazioni immediato e su vasta scala e un diverso ruolo per gli insegnanti, chiamati non a fornire nozioni ma a suscitare curiosità e interesse. E ancora, la questione sempre più critica dell’inquinamento e dello smaltimento dei rifiuti, il controllo demografico e le sue conseguenze sociali ed economiche, la conservazione della pace in un mondo con equilibri continuamente cangianti. Aspetti con i quali oggi siamo chiamati a fare i conti quotidianamente. Possiamo, con minor perizia e guardando più vicino nel tempo, dare uno sguardo a quanto ci attende a breve, nell’anno appena iniziato? Se gli avvenimenti dell’anno appena concluso ci hanno fatto guardare con attesa e speranza oppure con paura e trepidazione a quanto ci attende nel prossimo futuro, certamente non si tratta solo degli avvenimenti politici, economici e sociali; gli eventi scientifici e tecnologici non sono da meno nel disegnare il futuro che ci attende. Ma cosa guardare da questo punto di vista nell’immediato futuro? Come si sta prospettando il quadro degli eventi scientifici nell’anno che è appena iniziato? A cosa fare attenzione da questo punto di vista? Anche la prestigiosa rivista Nature, in un breve articolo di metà dicembre, ha provato a guardare ad alcuni aspetti dell’attività scientifica per comprendere come possano modificare a breve il nostro futuro. Quali sono i settori che saranno più influenzati da questi avvenimenti? 

Sono già in corso campagne sperimentali basate su vaccini a RNA messaggero per la malaria, la tubercolosi e altre malattie

LE LEZIONI DELLA PANDEMIA. Gli anni appena trascorsi – lo sappiamo – sono stati caratterizzati in molti aspetti dalla pandemia Covid, peraltro non ancora finita, ma anche dall’enorme sviluppo di vaccini, in particolare quelli a RNA messaggero, approntati in tempi brevissimi rispetto alla normale tempistica per questo genere di farmaci. Questo è un settore destinato inevitabilmente ad un’attenzione crescente nei prossimi anni, tanto che sono già in corso campagne sperimentali di vaccinazione basate su vaccini di questo tipo anche per la malaria, la tubercolosi e altre malattie. Le più grandi case produttrici hanno certamente orientato i loro sforzi in questa direzione già da molto tempo, e il settore dei vaccini è uno tra quelli a cui la ricerca scientifica guarderà con attenzione nel 2023. Ma la recente pandemia ci ha insegnato che altri eventi del genere potranno verificarsi nei prossimi anni e che bisognerà essere preparati a identificare agenti patogeni che potrebbero causare problemi di massa tra gli 8 miliardi di persone che attualmente popolano il nostro pianeta. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta tenendo sotto controllo una lista aggiornata delle diverse famiglie di virus e batteri potenzialmente in grado di causare problemi su scala mondiale, stabilendo priorità per la conoscenza e la ricerca in questo settore, nonché per la messa a punto di test diagnostici e di trattamenti clinici. Ma il settore degli sviluppi in campo medico non si ferma certamente qui: la terapia genica e nuovi trattamenti contro l’Alzheimer sono, a detta di molti, alcuni tra gli ulteriori campi in cui aspettarsi delle novità nel prossimo futuro. 

ENERGIA PER TUTTI? In un mondo la cui popolazione aumenterà ancora per qualche decennio prima di stabilizzarsi, ma che soprattutto cerca condizioni di vita migliori per tutti, il fabbisogno di energia è destinato inevitabilmente a crescere, anche nell’immediato. Nell’arco degli scorsi 15 anni esso è cresciuto di quasi il 20% e il trend aumenta più che linearmente. Non è dunque sorprendente che molta attenzione venga dedicata alle questioni riguardanti le fonti alternative di energia, soprattutto quelle che ridurrebbero la dipendenza dalle sorgenti tradizionali, e dalla politica dei proprietari di queste sorgenti. Il 2022 ha visto circolare nuove notizie sulla produzione di energia da fusione, che nonostante richieda ancora del tempo prima di essere operativa a causa di ostacoli di natura tecnologica, ha fatto e farà passi avanti notevoli nel prossimo futuro, con delle tappe intermedie verso un suo utilizzo pratico. La produzione di energia da pannelli solari, nonostante i tanti aspetti critici da risolvere, sta crescendo rapidamente in tutti i Paesi del mondo, e possiamo attenderci miglioramenti a breve scadenza nella tecnologia di produzione e nell’utilizzo di nuovi tipi di pannelli solari. 

Nel 2023 IBM potrebbe ultimare il primo computer quantistico con oltre 1000 qubit

IL POTERE DEI QUANTI. Se già 40 anni addietro si prospettava un mondo largamente influenzato dall’uso dei computer, da alcuni anni sentiamo parlare di computer quantistici, che dovrebbero consentire un aumento enorme delle prestazioni, rappresentando un ulteriore salto nelle performance di questi sistemi e nel loro utilizzo pratico. Il 2023 a quanto sembra vedrà la realizzazione del primo computer quantistico con oltre 1000 qubit da parte della IBM. Anche se attualmente, e ancora per un po’ di tempo, questi sistemi non soppianteranno i normali PC che tutti noi utilizziamo a casa, la possibilità di effettuare calcoli enormemente più veloci da parte dei computer quantistici fornirà in tempi brevi un supporto a quei settori che ne hanno più bisogno, dalle previsioni meteo alla medicina, alla simulazione del comportamento delle molecole. 

LA NUOVA CORSA ALLO SPAZIO. Che dire delle novità che ci aspettano nel caso delle esplorazioni spaziali e della conoscenza del mondo intorno a noi, da quello dell’infinitamente piccolo a quello dell’universo su grande scala? Gli ultimi anni hanno visto un fiorire di iniziative nel mondo delle esplorazioni spaziali, che a parte l’attività ormai di routine sulle diverse stazioni in orbita intorno alla Terra, stanno puntando la loro attenzione verso la Luna e Marte. Un rinnovato interesse per la Luna, con diverse iniziative previste già a partire da quest’anno, o nel 2024, come il Lunar Gateway, una stazione spaziale da inserire in orbita lunare, da usare anche come base di appoggio per missioni verso la Luna e verso Marte, oppure il programma Artemis, che punta al ritorno sulla Luna di equipaggi umani, o ancora i primi passi verso la realizzazione di una base lunare permanente, ad opera di Cina e Russia. E poi, le diverse missioni esplorative del suolo marziano, che sta ormai diventando un luogo affollato, tra sonde che orbitano o passeggiano sul suolo, che analizzano campioni, che prelevano materiali da riportare a Terra. 

Il telescopio James Webb, già protagonista del 2022, continuerà a espandere la nostra conoscenza dello spazio profondo

DALL’ATOMO ALLE STELLE. Ma il 2023 è un anno pieno di aspettative anche per le conoscenze più strettamente scientifiche nel campo astronomico e della struttura microscopica della materia. Giusto per fare alcuni esempi, il telescopio spaziale James Webb ha cambiato l’astronomia osservativa nell’arco di pochi mesi, da quando ha iniziato ad inviare le sue prime immagini a Luglio del 2022: una conoscenza dell’universo profondo che nel corso del 2023 sarà ampiamente estesa. E nel frattempo sono appena iniziati i lavori per la realizzazione del più grande sistema di antenne per la radioastronomia, il progetto SKA (Square Kilometer Array), uno dei progetti scientifici più ambiziosi di questo secolo. E al CERN di Ginevra l’anello di collisione LHC da 27 km di circonferenza, dopo una fase di upgrade, si appresta a fornire nel 2023 più dati di quelli raccolti negli ultimi dieci anni, per aiutare nella comprensione delle proprietà delle particelle elementari e del comportamento della materia in condizioni estreme. 

Si tratta soltanto di alcune tra le problematiche che la scienza e la tecnologia affronteranno durante quest’anno appena iniziato. Altri settori, come quello delle nanotecnologie o degli esperimenti sui neutrini non sono da meno nel fornire sfide che il 2023 dovrà raccogliere. Tornano in mente, tuttavia, le parole di Asimov, che tra queste grandi sfide includeva la conservazione della pace tra i popoli, senza la quale l’odio, il sospetto, le liti tra gli Stati rappresentano delle minacce per l’esistenza dell’intero Pianeta. A ben vedere, è proprio la sfida maggiore che il 2023 ci lancia, anche quando siamo capaci di intravedere delle potenzialità positive per la conoscenza scientifica e per il progresso tecnologico.

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Professore ordinario di Fisica Sperimentale delle Interazioni Fondamentali Dipartimento di Fisica e Astronomia "E. Majorana" dell'Università di Catania.

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