L’artista catenese nel suo ultimo disco “Il tempo è dalla nostra parte” insegna a non badare al tempo già trascorso, ma a giocare con quello che ancora abbiamo

IL TEMPO È DALLA MIA PARTE. «Ho trascorso la mia vita immerso nella musica e ho ancora nuovi stimoli per comporre brani e divertirmi con il mio mestiere, ecco perché il tempo è dalla mia parte». Così Luca Madonia celebra i suoi trentacinque anni di carriera con il suo nuovo album “Il tempo è dalla mia parte”, prodotto da Denis Marino e presentato alla Feltrinelli giorno 20 aprile in un incontro moderato da Giuseppe Attardi, caporedattore del quotidiano “La Sicilia”.

IL NOSTRO TEMPO. Stanco del suo solito stile, stavolta Madonia ha deciso di concedere ai suoi fan un ritmo più ballabile e allegro in un singolo come “Il nostro tempo”: «Questa canzone, così ritmata e gioiosa, è un invito a vivere i giorni nel modo migliore, anche in forza del tempo già vissuto e dell’esperienza che ci ha lasciato». Il tempo è centrale in questo nuovo album: è il tempo della vita ma anche il timing della musica con cui Madonia ha giocato come un eterno Peter Pan per creare questo nuovo album, del quale fa parte non a caso una canzone quale “Mai cresciuti”.

Il sound più leggero di alcuni brani non significa però che manchino velate denunce sociali, componente innata della musica d’autore.

Giuseppe Attardi e Luca Madonia (foto Dino Stornello)

NON HO PIÙ FRETTA. Il tempo scorre veloce, tuttavia ogni tanto «bisogna sedersi sulla vita e non fermarsi, ma attendere la vita che ci viene incontro». Questo il tema di canzoni come “Non ho più fretta” e “La vita come viene”. Così Madonia si è lasciato travolgere dalla vita e da una ventata di gioventù che ha avuto ripercussioni sul suo album, frutto dell’ascolto anche di cantanti giovani come Pharrell Williams e Bruno Mars.

GIOCARE CON IL TEMPO. Passato e presente si incontrano in canzoni che da una parte accolgono una ventata di freschezza, dall’altra affondano le proprie radici in miti della musica come i Beatles e i Rolling Stones, da cui è tratto il titolo stesso dell’album. Un ricordo del passato di Madonia si avverte anche in “Senza rete”, canzone che ha qualcosa dello stile dei Denovo, il gruppo con cui iniziò la propria carriera Luca insieme al fratello Gabriele, a Mario Venuti e Toni Carbone. A proposito del passato, il cantautore dice di non rinnegare nulla, anzi canta ancora con piacere i brani dei Denovo.

Il tempo sembra essersi schierato dalla parte di Madonia, sia il tempo della vita, sia, giocosamente, il tempo meteoroligico a cui allude la scherzosa immagine di copertina del nuovo disco, il cantante in volo con un ombrello aperto.

RITORNO IN PATRIA. “Il tempo è dalla mia parte” è un disco che è stato interamente creato a Catania, città da cui Madonia proviene e a cui è rimasto sinceramente legato. «Negli anni ’80 – ricorda il cantautore – Catania era una solo una provincia desolata del sud, ma proprio questo ha spronato me e il resto dei Denovo a sfidare gli altri “grandi” cantanti del nord, giungendo al successo». Con un’osservazione disillusa sulla propria terra natia, Madonia ammette sconfortato che, dopo la grande fioritura degli anni ’90, Catania oggi si è nuovamente imbarbarita ed è una città mortificata.

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