Il paladino che voleva essere libero: Bufalino nei panni di un puparo malinconico
Pochi sanno che, da giovane, l’autore comisano fu un assiduo frequentatore dell’Opera dei Pupi e che lavorò in una bottega che si occupava di dipingere le marionette. Da questa passione nacque “Guerrin il Meschino”, una sorta di romanzo di formazione cavalleresco in cui il prode eroe è continuamente alla ricerca di qualcosa. O, forse, continuamente in fuga da qualcosa. Poi l’intreccio si interrompe bruscamente. E autore, narratore e personaggio diventano lo stesso individuo