Il poeta naufrago che trovò casa in Sicilia: Ibn Jubayr e il viaggio alla corte dei Normanni
Dicembre, 1184. Di ritorno dal pellegrinaggio alla Mecca, l’intellettuale arabo-spagnolo scampa alla morte in mare di fronte alla costa messinese. Non sa che la sciagura sta per trasformarsi in una sorprendente rivelazione. L’isola, in mano agli Altavilla da circa un secolo, che nella sua mente è ormai terra di infedeli, si mostra invece come il luogo più familiare. A corte si parla l’arabo, Palermo splende con la sua architettura islamica e le donne per Natale vanno a messa vestite come quelle arabe. Un esempio di convivenza e integrazione straordinario, proprio alle porte della Terza Crociata
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