L’utopia di cui abbiamo bisogno: Buttitta e l’auspicio per l’anno che sta arrivando
«Non calari l’occhi, / ti vogghiu amicu a tavula; / e non è vero mai / ca si diversu di mia / c’allongu i vrazza / e ti chiamu: frati...» scriveva il grande poeta di Bagheria, al cui appello ci aggrappiamo come speranza per un futuro che sia davvero nuovo. Nel quale realizzeremo finalmente che, prima ancora delle distanze fisiche, siamo chiamati a ridurre quelle del cuore
![](https://www.sicilianpost.it/wp-content/uploads/2020/12/buttitta2.jpg)