“Rapflektion Worldwide”, iniziativa musicale e sociale di Andreas e Carlos, insieme all’associazione “Musicainsieme a Librino” con un workshop che unisce realtà distanti ma vicine

Il rap come strumento sociale e non solo come genere musicale: nasce così “Rapflektion Worldwide”, un progetto di origine tedesca giunto fino a Catania. «Un mio amico di origini latino-americane, Carlos Utermöhlen, ha avuto l’idea di dare vita a questo progetto nel 2007, coinvolgendo inizialmente la cittadina tedesca di Braunschweig» racconta Andreas Bucklisch, giovane italo-tedesco che ha deciso di esportare Rapflektion dalla Germania a Catania. «Carlos – continua Andreas – ha organizzato molti workshop in America Latina, io invece, avendo mia madre di Catania, ho pensato di coinvolgere i giovani meno fortunati di questa città».

EDUCAZIONE RAP.  «Il termine Rapflektion fa riferimento al verbo “riflettere”: il rap infatti è un genere musicale che induce a pensare e l’obiettivo condiviso da me e Carlos è quello di istruire i giovani alla cultura del rap, andando oltre i testi monotoni dei rapper più commerciali basati solo su droga e violenza, puntando invece all’autenticità» afferma Andreas. «In Italia questo genere è sottovalutato, si ha ancora il pregiudizio che non sia educativo. – continua il giovane – In realtà è educativo più che mai, perché è vicino ai ragazzi e questi sono più propensi ad imparare grazie ad una realtà che li rispecchi».

DALLA GERMANIA, CON AMORE. «Quando ho deciso di realizzare il mio sogno e di coinvolgere Catania nel network internazionale di Rapflektion – spiega Andreas – mi sono documentato su Internet e ho notato che nella città etnea mancano centri sociali e realtà pronte ad accogliere progetti simili, rivolti ai ragazzi meno fortunati. L’unico che ho trovato è stato “Musicainsieme a Librino”».  Così è iniziata la preparazione dei cinque giorni di workshop dedicata ai ragazzi dell’orchestra catanese guidata da  Loredana Caltabiano e dagli altri musicisti, e culminata nella creazione di un vero e proprio video musicale: «Non ho esitato a contattarli e a incontrarmi già ad aprile con Alessandra Toscano, Valentina Caiolo e Loredana Caltabiano, principali rappresentanti di questa organizzazione – continua. Da aprile ad agosto sono trascorsi molti mesi e magari qualcuno ha potuto pensare che mi fossi tirato indietro, ma in realtà è stato il tempo necessario per organizzare tutto: i ragazzi coinvolti infatti non solo sono educati alla cultura del rap, ma a conclusione di questo workshop di una settimana devono incidere un brano e realizzarne il video musicale, destinato al canale Youtube di Rapflektion». Per fare tutto in maniera professionale sono necessari dei fondi e Andreas ha provveduto anche a questi: «Ho messo alcuni soldi di tasca mia, ma l’ho fatto con il cuore. Il resto invece proviene dalle esibizioni dei gruppi tedeschi di Rapflektion, dato che in Germania il progetto è finanziato da fondi pubblici e gli spettacoli dei giovani sono retribuiti. Nessun ragazzo si è mai lamentato del fatto che la loro paga sia stata in parte devoluta per pagare il progetto a Catania, a dimostrazione del fatto che Rapflektion è una grande famiglia internazionale».

MUSICA AL FEMMINILE. “Musicainsieme a Librino” è un’orchestra giovanile i cui adolescenti non si erano mai approcciati al rap, ma la loro reazione è stata più che positiva, secondo le parole di Andreas: «Una ragazza mi ha detto di aver scoperto un talento, non pensava che avrebbe mai potuto comporre un testo di una canzone in una settimana. In generale, i giovani che hanno aderito all’iniziativa si sono uniti ancora di più, hanno formato un vero e proprio gruppo che continuerò a seguire anche a distanza e affiderò ad un mio amico qui a Catania. La cosa più bella è che molti partecipanti sono ragazze, nonostante in Italia il rap sia ancora visto come un genere maschile: in realtà le donne sono molte più emotive degli uomini e hanno tanto da esprimere. Tutti possono e devono fare quello che vogliono fare». Registrazione del brano e del video musicale sono la conclusione solo del workshop, non del progetto: negli intenti di Andreas infatti c’è anche quello di realizzare uno scambio culturale tra i ragazzi catanesi e quelli tedeschi.

 

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