Che l’intelligenza artificiale sia l’argomento del momento lo dimostrano gli articoli di giornale, i servizi televisivi e i post sui social network che nelle ultime settimane si stanno ponendo sempre più spesso la stessa domanda: la creatività umana non starà mica rischiando l’estinzione? Da questo allarmismo diffuso ha preso spunto il duo dei cantautori siciliani Colapesce e Dimartino, raccontando in un nuovo video ironico e dissacrante i retroscena della 73° edizione del Festival di Sanremo.

Siamo nel quartier generale di S.U.C.AI – Sanremo Underground Corporation Artificial Intelligence, dove il sistema ultramoderno Jalisse 9700 è in grado di svelare i nomi dei partecipanti alla kermesse della canzone italiana da qui al 2050. Così, tra coppie improbabili ed esibizioni di Luigi Di Maio, nonché del bot di Vasco Rossi, viene fuori Tutta la verità sul Festival di Sanremo, questo il nome del corto realizzato da Ground’s Oranges. A dirigerlo, dietro le quinte, i registi siciliani Giovanni Tomaselli e Zavvo Nicolosi, che hanno curato anche il videoclip della canzone con cui Colapesce e Dimartino si esibiranno sul vero palco dell’Ariston (Nicolosi ha anche diretto il film del duo siciliano La primavera della mia vita, in uscita il prossimo 20 febbraio, e il video ufficiale di Musica Leggerissima, mentre di Tomaselli è il tutorial How to dance Musica Leggerissima).

IL POTERE DELLA RISATA. «C’è il timore diffuso, fra gli artisti, che l’intelligenza artificiale trovi il modo di sostituire presto il loro talento», spiega per l’appunto Giovanni Tomaselli al Sicilian Post, quando lo raggiungiamo per parlare insieme dell’argomento, «ed è proprio con la loro paura che abbiamo deciso di giocare in maniera ideale». A far scattare la scintilla del progetto, come spesso accade, è stata una circostanza casuale: «Eravamo in riunione e a un certo punto abbiamo fatto un brainstorming, mettendo insieme gli spunti che, secondo noi, rispecchiavano meglio l’umorismo becero che volevamo portare sullo schermo. Ed ecco com’è nata la Tutta la verità sul Festival di Sanremo, nella quale affrontiamo il tema dell’intelligenza artificiale prendendo in giro i toni un po’ troppo seri che ormai si sentono usare dappertutto». Perché il quartetto siculo, andando ancora una volta controtendenza, ci tiene a puntare sulla risata e sulla sdrammatizzazione, un po’ come dimostrano i nomi delle strane coppie sanremesi che, a loro dire, si esibiranno nel 2049. «Temevamo che qualche artista potesse risentirsi – aggiunge Tomaselli –, invece chiunque l’abbia visto ha colto la nostra ironia e lo ha repostato sui suoi canali».

Nicolosi-e-Tomaselli-con-Colapesce-e-Dimartino
Nicolosi e Tomaselli con Colapesce e Dimartino (Ph. Giuseppe Guarrera)

UN SODALIZIO VINCENTE. Entrambi freelancer classe 1983, Nicolosi e Tomaselli si dicono pertanto felici di accompagnare Colapesce e Dimartino in una nuova avventura, in particolare perché con il duo condividono il background culturale, il senso dell’umorismo e – non da ultimo – le origini siciliane. Nicolosi è infatti di Paternò, in provincia di Catania, mentre Tomaselli è nato e cresciuto in Germania, ma ha poi passato diverso tempo ad Adrano, sempre nella provincia etnea; entrambi, di conseguenza, si definiscono ormai catanesi d’adozione, lavorano di buon grado in coppia e sono diventati amici. «Nel nostro ambito è raro trovare qualcuno con cui poter collaborare così bene – osserva in merito Tomaselli –, sembra sempre che fra di noi ci sia un antagonismo di base. Io e Zavvo, invece, abbiamo firmato molti featuring e siamo sicuri che dopo questa regia avremo tante altre occasioni per lavorare insieme».

«Proviamo a “combattere” l’IA con la nostra creatività e ironia, impegnandoci per proporre ogni giorno idee inaspettate»

Giovanni Tomaselli

I LIMITI CREATIVI DELL’IA. Nel frattempo, però, video irriverenti a parte, esiste davvero il rischio reale che l’intelligenza artificiale prenda il sopravvento sulla creatività umana? E, se sì, come possiamo risolvere il problema? «L’intelligenza artificiale si basa su un database di opere già esistenti – continua Tomaselli – che poi sintetizza per creare testi non originali, bensì composti a partire da un insieme di materiali precedenti». Di conseguenza, una maniera per smarcarsi dall’abilità dell’IA esiste, e non è nemmeno poi così astrusa: basta infatti osare, essere originali e trovare la chiave per distinguersi e di dialogare con il pubblico. «Il genio umano, d’altronde, continuerà ad avere sempre una marcia in più, ecco perché è difficile che l’intelligenza artificiale riesca a sopraffarci. Per noi, per esempio, l’arma migliore resta l’ironia, specialmente quella più surreale. E senza dubbio si tratta di una componente che, almeno per ora, l’intelligenza artificiale non riesce a imitare. Proviamo quindi a “combattere” l’IA con una risata, e impegniamoci per proporre ogni giorno idee inaspettate».

Il nostro impegno è offrire contenuti autorevoli e privi di pubblicità invasiva. Sei un lettore abituale del Sicilian Post? Sostienilo!

Print Friendly, PDF & Email