«Dedicare una pellicola alla figura di Giuseppe Giarrizzo ha in questo momento storico un’importanza particolare. Volevamo restituire soprattutto ai più giovani la sua statura intellettuale e l’attualità della sua riflessione sul Mezzogiorno». Così la presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catania Lina Scalisi descrive lo spirito che ha animato la realizzazione del docufilm Il sud non ha bisogno di lacrime. Il progetto, la prima produzione del corso di Cinema dell’Accademia di Belle Arti di Catania, rappresenta un sentito omaggio allo storico preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Catania. 

Per oltre trent’anni faro della facoltà di Lettere dell’Ateneo catanese, nella vita intellettuale di Giarrizzo la lucidità dell’analisi storica fu sempre intrecciata a scelte coerenti ad una originale lettura della Mezzogiorno. Come racconta Ortoleva, che del film è anche voce narrante, restituire la complessità e la ricchezza di questa figura è stata una delle maggiori sfide della pellicola: «Al contrario della diffusa rappresentazione di un Sud povero e “immobile” Giuseppe Giarrizzo ha ricostruito la storia di una società complessa, fatta di città oltre che di campagne e capace sempre di una vivace vita economica e culturale. In sintonia con questa visione, scelse di vivere a Catania e di realizzare importanti e innovativi progetti anche urbanistici come la trasformazione del Monastero dei Benedettini in sede universitaria, e offrendo le sue riflessioni anche al grande pubblico come editorialista del quotidiano La Sicilia. Nel film abbiamo cercato di delineare un ritratto fedele, che facesse giustizia ad un intellettuale di caratura internazionale e permettesse al pubblico di incontrare non solo le sue idee e le sue ricerche ma anche l’uomo». 

La pellicola, nata da un’idea di Lina Scalisi e Peppino Ortoleva e diretta da Maria Arena, ripercorre  la vicenda intellettuale dello storico catanese attraverso i ricordi e riflessioni di studiosi, colleghi e allievi. Sullo sfondo di immagini d’archivio delle teche Rai si intrecciano le testimonianze della stessa Scalisi ma anche di Claudio Giarrizzo, Leandra D’Antone, Enrico Iachello, Maurice Aymard, Francesco Benigno, Lavinia Gazzè e Arianna Rotondo. Realizzato dagli allievi del Corso di Cinema dell’Accademia di Catania, il docufilm è una potente testimonianza della continua rilevanza delle idee di Giarrizzo. «ll Mezzogiorno – spiega ancora Scalisi – si trova a un crocevia: da un lato, corre il rischio essere abbandonato dai suoi giovani, che vedono allentate tutte le misure necessarie alla sua crescita economica, culturale e sociale; dall’altra, vi sono le straordinarie possibilità racchiuse nella sua posizione geopolitica che lo colloca al centro di politiche euromediterranee e globali sul versante delle risorse energetiche, dei traffici commerciali, delle colture specializzate, del suo straordinario patrimonio culturale. Di questa riflessione la Scuola di Cinema, Fotografia e Audiovisivo dell’Accademia di Catania è stata l’officina creativa, formando professionisti di alto livello nel campo della produzione cinematografica . Con Il sud non ha bisogno di lacrime abbiamo quindi intercettato un’urgenza contemporanea che riguarda in prima persona i giovani siciliani». 

In tal senso, il film rappresenta il coronamento dell’impegno nella formazione di talenti avviato nel 1968 dall’Accademia di Belle Arti di Catania: «Abbiamo sempre cercato di offrire agli studenti corsi in costante evoluzione e al passo con i nuovi linguaggi espressivi – ha commentato Latino. Un processo di crescita e di innovazione costante che oggi, con 2500 allievi iscritti, ne fa della nostra Accademia la quarta d’Italia».


LA PRIMA AL TEATRO MASSIMO BELLINI DI CATANIA 

Da sinistra Lina Scalisi, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Giuseppe Di Fazio, giornalista, Gianni Latino, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania

Una gremita platea composta da docenti, ricercatori, studenti e oltre 150 storici della Società italiana per la Storia dell’età moderna, ha assistito alla proiezione in prima assoluta del docufilm Il sud non ha bisogno di lacrime svoltasi nella cornice del Teatro Massimo Bellini di Catania il 14 aprile. La pellicola, diretta da Maria Arena sul soggetto di Peppino Ortoleva, è la prima produzione cinematografica della Scuola di cinema, audiovisivo e fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Catania. La serata, condotta dal giornalista Giuseppe Di Fazio, ha visto la presenza del Magnifico rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, della presidente dell’ABA Catania, Lina Scalisi, del suo direttore, Gianni Latino, dello storico Peppino Ortoleva e della coordinatrice del Corso di Cinema dell’Accademia Maria Arena oltre a quella degli allievi impegnati nella realizzazione della pellicola. La proiezione è stata preceduta dalla consegna del Premio Giarrizzo 2020-2023, assegnato dalla Fondazione “Giuseppe e Maria Giarrizzo”, e consegnato dal rettore dell’Università di Catania, alla dottoressa Gabriella Desideri per la miglior tesi di dottorato in Storia moderna e contemporanea dell’ultimo quadriennio.

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