La Shoah negli occhi di un bambino: Camilleri e l’amico ritrovato
In una sorta di memoriale letterario intitolato “Certi momenti”, lo scrittore ripercorre alcuni importanti incontri della sua vita. Tra questi, quello con il compagno di classe e caro amico David Perna detto Pippo, espulso dalla scuola perché ebreo. Inizia così, per l’autore allora tredicenne, il travaglio dell’incredulità: le domande ai genitori, gli incubi la notte, la mancanza di ogni notizia dopo la scoperta ufficiale dei lager nazisti. Un travaglio durato fino agli anni ’80, quando un evento felice e inaspettato si verificherà al teatro greco di Tindari. Perché la memoria non è un anniversario ma una necessità