Dare voce al talento e al coraggio di tante figure femminili dimenticate della nostra isola: attrici, cantanti, musiciste, scenografe, costumiste e danzatrici. Con questa missione avrà luogo in Sicilia il primo Festival delle donne, in streaming dal 9 al 31 marzo 2021. L’iniziativa nasce dal longevo sodalizio stretto tra Fulvia Toscano, direttrice artistica del Festival NaxosLegge, e Marinella Fiume, scrittrice e curatrice del dizionario biografico “Siciliane” pubblicato nel 2006. Un viaggio tutto al femminile, che in definitiva traccerà una mappa reale e ideale dell’isola.

GENIO FEMMINILE. «L’intento del progetto – ci spiega Marinella Fiume – è quello di creare, con una banca dati, il primo Itinerario delle Strade del genio femminile di Sicilia, che possa poi costituire un pacchetto di un’offerta turistica appetibile e diversificata». Tante sono già le adesioni da parte di Istituzioni, Comuni, Scuole, Fondazioni e Associazioni, che avranno tempo fino al 25 febbraio per presentare una proposta di donna, la cui vita o le cui opere devono essere connesse al territorio degli stessi soggetti proponenti. La rassegna, svolta virtualmente solo in questa edizione, si propone di conoscere più da vicino le figure femminili della nostra terra, spesso poco valorizzate o, peggio, del tutto ignorate. Solo attraverso le voci e le storie di donne, sarà possibile ricostruire antichi sentieri per renderli nuovamente percorribili: «Vogliamo rintracciare le orme che queste “personagge” hanno percorso – prosegue la direttrice artistica – e con ciò dare voce a chi è stato colpevolmente dimenticato da una storiografia troppo maschile. Spero che in questo modo possa rimanere traccia del vissuto delle donne nelle loro città e nei loro paesi, dove spesso non c’è né una strada, né una piazza che le ricordi». Il Festival si pone così a cavallo tra turismo e cultura, offrendo la possibilità ai viaggiatori di apprezzare la fierezza sicula del genio femminile, e ai cittadini uno strumento essenziale per tener viva la memoria dei luoghi e delle rispettive comunità che vi abitano.

AGIRE SULLE COSCIENZE. Filo conduttore di tutte le storie sarà proprio l’immagine simbolo del Festival: una donna in barca che rema da sola nell’immensità del mare. Ci piace pensare che oltre ai confini fisici della locandina possano esserci tante altre donne, libere di assecondare le dolci correnti della vita e forti abbastanza da contrastare le più violente e pericolose. «Vorrei ricordare a tutte le donne – conclude Marinella Fiume – che siamo eredi di una grande tradizione. Dire ciò, soprattutto alle nuove generazioni, significa accrescere il rispetto, l’autostima e la considerazione che abbiamo di noi stesse». Ecco perché, al fine di debellare qualsiasi forma di prevaricazione maschile, una su tutte l’efferata violenza del femminicidio, occorre agire sulle coscienze, perché come sostiene la Fiume «agire sul culturale significa agire più in profondità».

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