«La Costituzione italiana garantisce parità di diritti a tutti i cittadini: per questo anche le persone con diverse abilità devono poter godere della bellezza di un luogo di assoluta magia quale la Valle dei Templi di Agrigento. Roberto Sciarratta ha reso tutto questo possibile». Con queste parole la giornalista Rai Paola Severini Melograni elogia l’opera compiuta dal direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi Roberto Sciarratta.

«Nel parco sono presenti monitor con video nella lingua dei segni e pannelli in braille per abbattere ogni barriera e non negare a nessuno la possibilità di accedere a tanta bellezza»

UN MUSEO A CIELO APERTO. «Sono accorsa a intervistarlo – spiega la Severini – per raccontare come un museo a cielo aperto possa divenire accessibile a tutti». I dettagli di questo incontro saranno illustrati venerdì 3 settembre alle 23.55 su Rai2 (e in replica domenica 5 alle 9.15) nel programma “O anche no”, in cui Paola Severini Melograni ogni settimana narra storie di conquiste e difficoltà di persone diversamente abili. La trasmissione rappresenta uno dei fiori all’occhiello della divisione Rai per il Sociale diretta da Giovanni Parapini. «In Italia – continua la giornalista – i parchi archeologici fruibili da tutti non sono molti: tra i più agevoli vi è quello del Palatino, ma quello di Agrigento in questo senso è davvero eccellente. A differenza della maggior parte dei musei a cielo aperto italiani, che sono gestiti dal MIBACT, quest’ultimo appartiene alla Regione Sicilia e dovrebbe essere preso d’esempio».

La valle dei Templi

CORAGGIO E LUNGIMIRANZA. Secondo Severini Melograni, a fare la differenza nel caso della Valle dei Templi è l’umanità del direttore, il quale, a causa di un incidente domestico, vive sulla propria pelle le difficoltà quotidiane incontrate da una persona diversamente abile. Dirigente del Parco da due anni, ha approfittato della chiusura dell’area museale agli inizi della pandemia per realizzare opere di manutenzione e di riorganizzazione affinché il percorso diventasse disabled friendly. «Sciarratta è un uomo coraggioso, – prosegue Severini – la cui intuizione è paragonabile a quella di Antonio Maglio, il medico che promosse le Paralimpiadi a Roma nel 1960 cambiando il modo di vedere il rapporto tra lo sport e le persone con disabilità». Usufruendo di una piccola parte dei fondi a disposizione del Parco, il nuovo direttore ha comprato delle carrozzelle elettriche con ruote larghe le quali vengono offerte gratuitamente ai visitatori che ne hanno bisogno per attraversare le strade sterrate tra un tempio e l’altro. «Sciarratta è un visionario. Ha pure dotato la Valle di monitor con video nella lingua dei segni e pannelli in braille per abbattere ogni barriera e non negare a nessuno la possibilità di accedere a tanta bellezza. La sua lungimiranza è tale da aver avuto l’idea di tenere aperto il Parco anche per visite al tramonto e notturne, organizzarvi spettacoli e tutelare la biodiversità dei 1300 ettari di terreno avviando una linea di prodotti enogastronomici».

«Porre attenzione al turismo accessibile è importante non solo per una questione di rispetto, ma anche perché spesso il turista con disabilità è una ricchezza»

TURISMO RICCO E CIVILE. La promozione dell’accessibilità ai beni culturali è uno degli argomenti particolarmente cari a Paola Severini Melograni e allo staff di “O anche no”. «Sebbene l’Italia vanti un patrimonio incredibilmente ricco, essa è seconda a paesi come la Francia e la Spagna nel settore del turismo culturale. In questo senso c’è ancora molto da fare e porre attenzione al turismo accessibile è importante non solo per una questione di rispetto, ma anche perché spesso il turista con disabilità è una ricchezza: il suo senso di civiltà e le sue esigenze lo rendono prezioso».

Roberto Sciarratta e Paola Severini Melograni (backstage “O anche no”)

SICILIA PROTAGONISTA. La Sicilia sarà protagonista anche nella puntata successiva di “O anche no”, che racconterà il tour siciliano di due fratelli originari di Adrano (CT): Luca e Chiara Randazzo. «Poiché Chiara è nata con una grave disabilità motoria, Luca, che è bio-ingegnere, lavora costantemente per rendere la vita di sua sorella più agevole». Anche questo un appuntamento da non perdere.

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