In Sicilia, ogni metro quadrato di terra è uno scrigno carico di meraviglia e di storia. Quella che potrebbe sembrare quasi un’iperbole è, in realtà, un dato di fatto che rende la Trinacria un unicum nel Mediterraneo e non solo. Se si prendono, infatti, in considerazione le isole abitate e gli isolotti deserti che la circondano, il totale ammonta a più di un centinaio. Alcuni di questi, minuscole lingue di terra, atolli di forma circolare o spuntoni di roccia vulcanica, appaiono come delle vere e proprie piccole perle in mezzo al mare, spesso persino facilmente raggiungibili e fruibili.

Ed è esattamente questa varietà di luoghi ed esperienze a generare un fascino perenne nei turisti, nostrani ed internazionali. A fronte, infatti, di un’estate tutt’altro che esaltante dal punto di vista della logistica (pensiamo soltanto ai disagi dell’aeroporto di Fontanarossa e al regalo della nostra amata Etna, che proprio in prossimità di Ferragosto ha ricoperto il catanese di una fitta coltre di cenere nera), la Sicilia si è confermata una delle mete più richieste a livello mondiale. Stando alle rilevazioni del portale Jetcost, relativamente al mese di agosto, la Trinacria è l’isola più richiesta dai viaggiatori europei, con Catania e Palermo in vetta alle classifiche di preferenza. Le medesime città, inoltre, si piazzano rispettivamente al terzo e al quarto posto – in tutto il mondo – tra le preferenze dei viaggiatori italiani.

Insomma, Ferragosto sarà anche alle spalle, ma lo stesso non si può dire della voglia di vacanza di milioni di turisti. Se siete tra questi, e siete alla ricerca di suggestioni del tutto particolari, ecco 5 isolotti siciliani che potrebbero fare al caso vostro.

1. ISOLA BRANCATI

Foto di Michele Ponzio C.C BY – SA 2.0

Una villa bordeaux in mezzo alla natura incontaminata e alla cristallina bellezza del Mar Mediterraneo. Si presenta così, proprio di fronte al porto di Marzamemi, nel comune siracusano di Pachino, l’Isola Piccola, meglio nota come Isolotto Brancati. Il perché del suo nome? Presto detto. Dopo essere stata data in concessione demaniale dal principe Ottavio Nicolaci di Villadorata ad un nobile di Noto che amava trascorrervi le vacanze, nel 1935 divenne possesso privato di Raffaele Brancati, medico e cugino del celebre scrittore Vitaliano, che più volte fu ospitato nella tenuta. Ancora oggi la famiglia Brancati ne detiene la proprietà.

2. ISOLA DELLE CORRENTI

foto Michele Ponzio CC BY-SA 2.0

Posta all’estremità meridionale della Sicilia, nel comune di Portopalo (SR), l’Isola delle Correnti è un luogo unico dove le acque del Mar Ionio e del Mar Mediterraneo si incontrano, creando uno spettacolo naturale affascinante. L’isolotto è noto anche per il suo faro storico, che si staglia maestoso contro il paesaggio marino e per il braccio che la collega alla terraferma, più volte distrutto dalla furia del mare e ricostruito. I visitatori possono godere di spiagge di sabbia dorata, acque limpide e la possibilità di fare immersioni per esplorare i tesori sommersi dei due mari.

3. ISOLA BELLA

Foto gnuckx C.C BY 2.0

È una storia densa di eventi e a tratti travagliata, quella di questo gioiello del litorale taorminese. Una storia che, tuttavia, nei secoli ha contribuito a renderla sempre più speciale. Donata dal Re delle Due Sicilie Ferdinando di Borbone nel 1806 al comune di Taormina, fu poi acquistata nel 1890 dalla nobildonna inglese, esiliata in Sicilia, Lady Florence Treveylan, che la rese uno scenario unico al mondo, dove rare piante tropicali si mescolavano senza soluzione di continuità alla vegetazione mediterranea. Dopo la sua morte, l’isolotto passò spesso di mano, fino a quando, nel 1984, venne dichiarato un bene di interesse storico-artistico.

4. ISOLA DELLE FEMMINE

Foto Carlo Columba. C.C BY – SA 2.5

Situato a breve distanza dalla costa, di fronte all’omonimo comune palermitano, questo piccolo e affascinante atollo, con la chiarezza dei propri fondali, rappresenta la soluzione ideale per gli appassionati di snorkeling. La sua storia avventurosa, fatta di avventure e scontri tra pirati, abbraccia anche la leggenda: la più suggestiva vuole che il suo nome derivi dalla presenza di tredici fanciulle saracene, naufragate sull’isola con una nave lasciata alla deriva dai rispettivi mariti, che le avevano diseredate. Altri lo fanno risalire ad un’etimologia araba, che richiamerebbe il tratto di mare che la separa dalla terraferma.

5. ISOLA LACHEA

Foto Andrea Fiore C.C BY – SA 3.0

È, a tutti gli effetti, l’isola della classicità. È probabile, infatti, che questo isolotto al largo di Aci Trezza corrisponda al territorio esclusivamente abitato da capre indicato da Omero nel IX libro dell’Odissea. Ma di lei altri grandi autori come Euripide e Ovidio hanno fatto menzione. Dalle sue viscere, nel corso dei secoli, sono riaffiorati veri e propri reperti che raccontano una storia millenaria e che fanno il paio con un mix eccezionale di flora e fauna. La sua biodiversità, non a caso, attrae periodicamente i biologi dell’Università di Catania, che l’ha ricevuta in gestione dopo essere stata classificata come riserva naturale sul finire degli anni ‘90.

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