Unica regione a investire in cultura: ogni euro speso rende oltre due euro e mezzo. Adesso lancia una linea di intervento per sostenere e rilanciare il comparto musicale con nuovi avvisi pubblici rivolti ad artisti, operatori del settore e imprese musicali e la prima music conference digitale. La Sicilia si affida a iniziative improvvisate

“La musica è lavoro” è lo slogan che dal 2010 accompagna Puglia Sounds. Una sorta di risposta allo sciagurato ministro dell’economia del governo Berlusconi che ebbe a dire che «con la cultura non si mangia». Invece, i dati indicano il contrario: ogni euro speso nella gestione di un evento culturale genera ricadute economiche sul territorio per oltre due euro e mezzo. È uno dei principali risultati emersi dall’indagine “Investire in cultura” realizzata da Rsm-Makno per Impresa Cultura Italia-Confcommercio.

Puglia Sounds è il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale. È il primo progetto pubblico in Italia che indica nella cultura, nell’arte, nel teatro e nella musica gli strumenti per lo sviluppo non solo sociale e culturale, ma anche economico di tutto un territorio. «Trattare la musica come un comparto produttivo com’è quello caseario. Se ci sono i consorzi per la mozzarella, perché non possono esistere quelli per la musica?» spiegano.

Grazie alla sua politica culturale, la Puglia è diventata protagonista della scena musicale nazionale, lanciando artisti come Diodato, Caparezza, Emma, Alessandra Amoroso

Un progetto nato con fondi comunitari. La Puglia dell’allora governatore Nichi Vendola, unica Regione del Sud a spendere meglio i fondi Ue, decise di investirne una parte sulla cultura come motore per lo sviluppo del territorio e della sua economia. «D’altronde, la cultura rappresenta il 5.7% del Pil dell’Ue».

Una formula risultata vincente: promossi e sostenuti oltre 1.200 concerti in 89 Paesi e 5 continenti; stipulati numerosi protocolli di intesa con le più importanti fiere musicali, festival, enti e istituzioni culturali internazionali; coinvolti oltre 70 comuni pugliesi finanziando oltre 1.600 eventi live, 65 nuovi spettacoli musicali di artisti pugliesi, italiani e internazionali prodotti in Puglia; creato una rete tra Festival musicali che hanno riunito un totale di 106 rassegne, oltre 350 concerti di artisti pugliesi sul territorio nazionale, 223 nuove produzioni discografiche di tutti i generi musicali e 22 compilation promozionali distribuite in circa 500mila copie in Italia e all’estero; 358 progetti ammessi a un complesso di finanziamenti che ha superato i 10 milioni di euro della prima dote del programma regionale. Insomma, a dispetto di quanto asseriva un ex ministro, con la cultura si mangia e si crea lavoro.
Sulla scia di questa politica culturale, la Puglia è diventata protagonista della scena musicale nazionale: da Taranto arriva il vincitore di Sanremo 2020, Diodato, a Barletta è nato Caparezza, a Galatina si è formata la band La Municipàl, tra le migliori espressioni dell’indie, mentre il Salento è la terra d’orgine dei Negramaro, e sono pugliesi talenti musicali come Alessandra Amoroso ed Emma Marrone, senza dimenticare il nuovo jazz di Nicola Conte e Gianluca Petrella o tutto il mondo che ruota attorno alla Notte della Taranta.

Una scelta politica, dunque, ha mosso il vero cuore pulsante della regione. E accade anche in una situazione di emergenza come quella determinata dalla pandemia che sta mettendo il ginocchio il settore della musica. «La Regione Puglia investe 1,5 milioni di euro sul rilancio dell’attività di musicisti e operatori con l’obiettivo di accompagnargli nella delicata fase di ripresa», annuncia il governatore Michele Emiliano.

Un nuovo piano d’intervento prevede la pubblicazione di nuovi avvisi pubblici per affrontare il complesso scenario attuale e sostenere punti cardine quali produzione e programmazione

Il piano d’intervento prevede la pubblicazione sul sito pugliasounds.it di nuovi avvisi pubblici immaginati per affrontare il complesso scenario nel quale versa la filiera e per sostenere, con un approccio innovativo e procedure semplificate, la produzione e la programmazione, punti cardine per il rilancio del comparto. Alla produzione sono rivolti Puglia Sounds Record, il consolidato bando che sostiene la realizzazione di nuove produzioni discografiche arricchito di alcune novità, e un innovativo avviso che incentiva le nuove produzioni multimediali, senza l’obbligo di supporto fisico e con l’obiettivo di favorire le coproduzioni. Per la programmazione, vera sfida dei prossimi mesi, sono previsti quattro nuovi avvisi pubblici – che seguiranno le direttive nazionali e regionali – per sostenere la programmazione di concerti in Puglia, in Italia e all’estero e accompagnare il settore nella fase di transizione dei mesi estivi con una prospettiva più ampia che coprirà anche il 2021. Tre di questi quattro bandi sono stati pensati per incentivare la programmazione live in Puglia. Il primo è legato alla definizione di un calendario estivo con una programmazione fortemente connessa alla situazione economica e sociale del territorio e alle tematiche che interrogano l’umanità in questo periodo di cambiamenti. Il secondo determinerà la creazione di un circuito regionale dei luoghi dedicati alla musica e alla realizzazione di tour in Puglia. Il terzo favorirà la programmazione di concerti che promuovano la musica pugliese in Italia. Il quarto bando, Puglia Sounds Export, dedicato alla circuitazione all’estero di progetti per la diffusione della cultura musicale pugliese.

Il prossimo giugno è in programma Medimex D, la prima music conference internazionale digitale, per un confronto tra addetti ai lavori e artisti sul presento e sul futuro della musica

Confronto e formazione sono, invece, le parole chiave di Medimex D, la prima music conference internazionale digitale in programma dal 3 al 21 giugno 2020 sui canali web del Medimex e di Puglia Sounds con workshop, approfondimenti professionali, webinar, Puglia Sounds Musicarium (formazione continua dei musicisti, produttori, manager e comunicatori) e una speciale lezione di Rock dedicata alla musica pugliese. Medimex D si propone come un’importante occasione di confronto, approfondimento e sviluppo online di tematiche imprescindibili per il presente e il futuro della musica con importanti e qualificati ospiti, tra i quali Tommaso Paradiso, Ghemon, Francesco Sarcina (Le Vibrazioni), Riccardo Zanotti (Pinguini Tattici Nucleari), Andrea Rosi (Presidente Sony Music Italia), Claudio Ferrante (Presidente Artist First), Clemente Zard (Vivo Concerti), Massimo Bonelli, Chiara Santoro (Google Italia), Giovanni Canitano, Marc Urselli, Claudio Simonetti, Martin Goldschmidt, Raffaele Casarano e Roberto Ottaviano.

La Sicilia, invece, si affida a iniziative improvvisate e spontanee, come la creazione di “Sicilia Festivals”, il network dei festival esperienziali siciliani, al quale hanno aderito Ortigia Sound System, FestiValle dei Templi, The Djoon Experience Festival, Mondo Sounds, Mish Mash Festival e One Day Music. Un tentativo, già visto in passato (ahimé, con effetti fallimentari), di diventare interlocutori con istituzioni sorde e ottuse, che finora non hanno riconosciuto queste esperienze.


Musica in crisi, streaming sott’accusa

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