L’incubo virus aveva fatto prospettare una estate senza musica. Poi, piano piano, qualche artista ha deciso di sfidare paure e limitazioni, accontentandosi di esibirsi davanti a poche persone pur di suonare e fare il proprio mestiere. Hanno cominciato in pochi, poi se ne sono aggregati altri, fino a riempire tutte le sere d’estate di note e ritmi. Un calendario lungo, da agosto sino a ottobre, denso di appuntamenti, molti interessanti. La gioia per la musica ritrovata è però offuscata dalla mancata partecipazione del pubblico. Tutti i concerti ai quali ho assistito questa estate, da Noto a Zafferana, da Siracusa a Catania, mostravano troppi vuoti in platea, e non soltanto per il distanziamento. Teatri che in tempi pre-Covid registravano il tutto esaurito, con la capienza ridotta – 480 al Teatro greco di Siracusa, 1.000 in quello di Taormina, 900 nell’anfiteatro di Zafferana – non riuscivano a riempirsi. E non certo per la qualità della proposta. Perché sia gli spettacoli dell’Inda sia quelli in cartellone per Sotto il Vulcano avevano (e hanno) protagonisti di prestigio. La paura della pandemia, tuttavia, frenava il pubblico più adulto (e, quindi, con maggiore disponibilità economica), al quale, invero, erano orientate molte delle iniziative.

Devo dire che in tutti i concerti dove sono stato mi è stata misurata la temperatura, ho trovato il gel disinfettante per le mani e i posti a sedere erano disposti in modo da mantenere il distanziamento

Adesso, con il risalire dei contagi, si assiste addirittura alla cancellazione degli spettacoli annunciati a causa dell’assenza di sbigliettamento  in prevendita. Annullati il concerto di Morgan previsto il 10 settembre a Catania e l’esecuzione del Requiem di Verdi del 3 settembre scorso al Teatro antico di Taormina. E  desta davvero sorpresa la cancellazione dell’esibizione di Renzo Arbore alla Villa Bellini annunciata per l’11 settembre.  C’è una grave corresponsabilità da parte del Comune di Catania che si è attribuito il merito di questi spettacoli estivi, limitandosi ad aprire Villa Bellini, senza pubblicizzare l’iniziativa e lasciando tutti gli oneri ai privati. Ma c’è anche, e soprattutto, il terrore per un ritorno del Covid-19. Quindi, la preoccupazione per il rispetto delle regole sul distanziamento e per i controlli. Il timore che l’appuntamento venga cancellato all’ultimo momento e che il biglietto non venga risarcito (responsabilità questa degli organizzatori e delle prevendite).

Il settore della musica registra in totale il -90.47% di fatturato rispetto allo scorso anno. Le perdite ammontano a 1.5 miliardi di euro

Devo dire che in tutti i concerti dove sono stato mi è stata misurata la temperatura, ho trovato il gel disinfettante per le mani e i posti a sedere erano disposti in modo da mantenere il distanziamento. Poi, come sempre, spetta al singolo individuo indossare la mascherina (e, soprattutto, bene e non sotto il naso o il mento o al gomito), rispettare le regole ed evitare comportamenti che mettano a rischio gli altri (ma questo valeva anche quando non c’era il virus).

Non si deve avere paura di andare a uno spettacolo, sia esso di musica o di prosa, o al cinema, purché si rispettino le norme. Il settore della musica registra in totale il -90.47% di differenza di fatturato in meno, rispetto allo scorso anno. Il nesso turismo, spettacoli musica dal vivo e industria dell’accoglienza, si è interrotto con gravi ricadute sul territorio. I numeri parlano chiaro: le perdite ammontano a 1.5 miliardi di euro e c’è il rischio concreto che 25.000 famiglie rimangano definitivamente a casa. La mancata partecipazione del pubblico può convincere gli organizzatori a tenere chiusi locali e teatri in attesa di una situazione migliore. Il prossimo 15 ottobre verranno riviste le norme per lo spettacolo in base all’andamento della pandemia. «Ma se dovessimo attraversare un altro anno come questo, se le cose non dovessero migliorare, sarebbe un colpo ferale per tutti», avverte Ferdinando Salzano di Friends And Partners.

Allora segnatevi sulla vostra agenda questi appuntamenti e cercate di non mancarli:

  • 11/13 settembre Marranzano World Fest: Marranzano Night alla Fattoria Sociale Agorà di S. Maria di Licodia (venerdì 11); Abramo Laye Sené & Gaalgui Nguewel feat. Hi Kee – Romarabeat – Mario Incudine all’Arena Adua di Catania (12); Eleonora Bordonaro all’Arena Adua (13)
  • 13 settembre Luca Madonia alla Villa Bellini di Catania
  • 18 settembre Mario Venuti alla Villa Bellini di Catania
  • 20 settembre Eugenio Bennato a piazza Carlo Alberto di Catania
  • 22 settembre Kaballà e Antonio Vasta al Palazzo della Cultura di Catania
  • 26 settembre Colapesce-DiMartino alla Villa Bellini di Catania

Non fate zittire la musica. Perché, come scrive il filosofo ed economista Jacques Attali nel libro Rumori «il mondo non si guarda, si ode, non si legge, si ascolta».

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