Per rilanciare il Sud spirito sussidiario e imprenditoriale
«Se ci chiediamo perché in 70 anni di intervento straordinario per il Sud le cose non sono cambiate, qual è la risposta che ci diamo? Vogliamo dire che il Sud ha avuto pochi soldi? Che ha avuto classi dirigenti inadeguate? Che è stata colpa del Nord egoista? Ci vogliamo avventurare in riflessioni antropologiche per cui i meridionali sono lazzaroni? Non è che invece è mancato un disegno sullo sviluppo del Sud?». La provocazione di Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione Con il Sud, è stata lanciata durante l’incontro “Nuovi attori e nuovi capitali per lo sviluppo del territorio”. L’evento organizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà e dal Comune di Siracusa, che lo ha ospitato virtualmente giovedì, è stato anche l’occasione per presentare il report Sussidiarietà e finanza sostenibile. Il rapporto, realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, contribuisce al dibattito in corso sul superamento di un modello di finanza orientato esclusivamente alla creazione di valore per gli azionisti, offrendo una valutazione esauriente di come i circoli virtuosi tra cultura sussidiaria, tensione al bene comune e necessità di perseguire uno sviluppo sostenibile stiano già alimentando e si possano rafforzare. Come è possibile, dunque, tenere insieme questi tre elementi specialmente in una terra complicata come il Sud?
Francesco Italia: «Nonostante le risorse disponibili, siamo capaci di immaginare progetti ma non di elaborarli tecnicamente»
RIPENSARE LA CITTÀ. «A Siracusa abbiamo fatto passi in avanti nel riciclo dei rifiuti e nella mobilità, progettando le piste ciclabili e l’acquisto di navette green. Grazie a dei fondi europei, stiamo affrontando la riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica, nella convinzione che il decoro urbano contribuisca alla coesione sociale. Non servono grandi imprese, purché venga generato valore nel contesto sociale. Ciò rafforza la fiducia tra persone e istituzioni». Ne è convinto il sindaco Francesco Italia che, tuttavia, non ha mancato di notare le difficoltà pratiche di obiettivi così ambiziosi, seppure fattibili. «L’assurdità è che, nonostante le risorse disponibili, siamo capaci di immaginare progetti ma non di elaborarli tecnicamente». Per ripensare i modelli di gestione della città serve una grande dose di coraggio.
Luca Erzegovesi: «La finanza sostenibile è una risposta ai bisogni del territorio e della comunità al di là del mero profitto»
PUNTARE SULLA FINANZA SOSTENIBILE. Di fatto, al di là della nota farraginosità delle burocrazie, se reinventarsi è fin dal primo lockdown il nuovo mantra, capire come riuscirci seguita a essere una domanda aperta. Il problema della ripresa post-pandemia si sviluppa a partire da una consapevolezza che sembra mettere d’accordo esperti di tutto il mondo: l’attuale modello economico non è sostenibile. Ma che significa oggi essere sostenibili? La testimonianza del sindaco di Siracusa non lascia dubbi: ci siamo lentamente abituati ad associare il termine ai problemi del global change, dimentichiamo però di valutarne l’implicazione sociale. D’accordo Luca Erzegovesi, economista e professore all’Università di Trento, che ha definito la finanza sostenibile «una risposta ai bisogni del territorio e della comunità ispirata all’utilità sociale, che mira a costruire un’economia e una società migliori, al di là del mero profitto». Un esempio? Il recupero del birrificio di Messina. «Quell’esperienza – ha spiegato il Presidente e Amministratore delegatodi Sefea Impact SGR Massimo Giusti – è un caso di rigenerazione di un’attività produttiva che non ha solo valore commerciale ma anche storico e culturale».
Giovanni Grasso: «Fondazioni bancarie ed enti come la Fondazione per il Sud gestiscono già patrimoni e fondi pubblici per attivare processi nel territorio. Quale strumento migliore per avviare il motore dell’economia post-Covid?»
IL RUOLO DELLE FONDAZIONI. Secondo Giovanni Grasso, Presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto, «il terzo settore, in particolare fondazioni bancarie, enti come Fondazione per il Sud e Fondazioni di Comunità, gestiscono già patrimoni e fondi pubblici per attivare processi nel territorio, sono vicini alla comunità, ne colgono necessità e hanno esperienza per trovare soluzioni adeguate. Quale strumento migliore allora per riavviare il motore dell’economia nell’era post-Covid?». La Comunità Val di Noto insieme alla Fondazione per la Sussidiarietà e al Comune di Siracusa stanno lavorando a un’idea che coniughi sostenibilità ambientale, sociale e innovazione. «Si chiama Restar Sud – ha anticipato a margine dell’evento Alberto Brugnoli, Direttore scientifico della Fondazione per la Sussidiarietà – e ha come obiettivo un sistema di progetti di riqualificazione urbana multitaskholder (cioè che coinvolgono enti territoriali, fondazioni bancarie e di comunità e organizzazioni del terzo settore, imprese e associazioni) in linea con gli obiettivi della Agenda 2030 dell’Onu». La proposta pilota è prevista per marzo-aprile 2021: potrebbe essere l’architettura di un’economia a misura d’uomo e di pianeta. Che la Sicilia diventi modello per una finanza al servizio dello sviluppo sostenibile?
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L’EVENTO. Il webinar, dal titolo “Nuovi attori e nuovi capitali per lo sviluppo del territorio”, svoltosi giovedì 5 novembre, è stato l’occasione per presentare il Rapporto “Sussidiarietà e… finanza sostenibile” a cura della Fondazione per la Sussidiarietà. L’incontro, organizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà e dal Comune di Siracusa, in collaborazione con Fondazione di Comunità Val di Noto e Assifero, e con il contributo di Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Cariplo, Deloitte, Intesa San Paolo, Fondazione con il Sud, Fondazione CRT e Arpinge, è stato moderato da Giorgio Romeo direttore del nostro giornale. Sono intervenuti: Giovanni Grasso, Presidente Fondazione di Comunità Val di Noto; Luca Erzegovesi, Professore di Economia degli intermediari finanziari e Finanza aziendale all’Università degli Studi di Trento; Davide Ciferri, Responsabile Valutazione d’Impatto Cassa Depositi e Prestiti; Massimo Giusti, Presidente e Amministratore delegato Sefea Impact SGR; Federico Merola, Amministratore delegato Arpinge Spa; Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione Con il Sud; Francesco Italia, Sindaco di Siracusa; Felice Scalvini, Presidente Assifero; Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà; Alberto Brugnoli, Professore di Economia applicata all’Università degli Studi di Bergamo e Direttore scientifico Fondazione per la Sussidiarietà.