Più umana e creativa: anche la scuola ha bisogno di un vaccino
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura.
(…) Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
Giacomo Leopardi
Sull’ermo colle della pandemia e dinanzi a questa siepe dell’incertezza si può scegliere se restare a guardare l’impedimento o figurarsi una visione nuova della scuola. Quando se ne parla, spesso lo si fa guardando agli aspetti economici, organizzativi e relativi alla prevenzione, ma tutto ciò può bastare? Attenzione, non si tratta di cercare ancora fondi, di dare altre indicazioni operative e fissare ulteriormente le misure anti-contagio; non basta che, pur potendo sfruttare la crisi di questo tempo per “cambiare” la scuola, ci si fermi solamente a quanto detto sopra! Insomma, le scelte politiche ed economiche di questi giorni nascono per un bisogno immediato e, purtroppo, solo in piccola percentuale per una scommessa sul sistema formativo ed educativo, per una progettualità; finito il bisogno, si spegneranno i riflettori, si chiuderanno i rubinetti e si tornerà alla scuola di sempre, che non pare piacesse a molti! Ripensare la scuola, la significatività di essa per i singoli e la società, l’impronta da lasciare per l’immediato futuro di ogni studente e del nostro Paese, il ruolo dei docenti, la dimensione educativa, la riflessione culturale, non possono essere legati al bollettino della Protezione Civile o alle dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità! Mentre la ricerca scientifica in ambito sanitario è chiamata a trovare la medicina efficace e il vaccino risolutivo, perché non pensare ad una ‘ricerca scientifica’ in ambito scolastico che punti su una cura per una scuola buona culturalmente e umanamente, e su un vaccino che la renda desiderabile e appassionante, coinvolgente e creativa, dove possa essere dolce naufragar?