Le testimonianze degli ex allievi delll’istituto d’eccellenza nato oltre vent’anni fa su modello della normale di Pisa: «Qui conta solo il merito»

[dropcap]«[/dropcap][dropcap]A[/dropcap] chi tenterà il concorso d’ammissione dico di non spaventarsi: bisogna crederci. Esistono realtà in cui viene premiato solamente il merito e la Scuola Superiore di Catania è senza dubbio una di queste. Qui ho imparato a cogliere opportunità inesplorate».

Gabriella è oggi un avvocato esperto in diritto industriale, un settore in ascesa, che in Sicilia vede ancora pochi professionisti. Alcuni anni fa, però, appena diplomata al liceo, anche lei è stata una candidata al concorso d’ammissione come allieva ordinaria alla “Scuola Superiore di Catania”, lo stesso cui sarà possibile iscriversi ancora fino a giovedì 5 e  che questo mese offrirà la possibilità a 20 giovani di entrare a far parte gratuitamente dell’istituto d’eccellenza nato oltre vent’anni fa su modello della normale di Pisa.

La testimonianza di Gabriella è una delle sei che hanno dato forma alla campagna “Formiamo i leader di domani”, durante la quale alcuni ex allievi hanno raccontato sui giornali, sul web e sui manifesti in giro per Catania, come sia possibile eccellere partendo dalla Sicilia e puntando tutto sulla determinazione e sul merito.

È, ad esempio, il caso di Samuele, che dopo la laurea e un dottorato in Giurisprudenza ha vinto il concorso notarile nel 2016. «Sono convinto che la mia esperienza Scuola abbia giocato un ruolo fondamentale in questo risultato, poiché non solo mi ha insegnato a essere paziente e determinato, ma anche a confrontarmi con colleghi bravissimi, che mi hanno stimolato a non fermarmi mai».

Per Giuseppe, neodiplomato e già assunto in un’azienda innovativa che utilizza l’intelligenza artificiale in applicazioni per smartphone, invece, l’esperienza alla SSC è stata un modo per esplorare le passioni: «Già al mio secondo anno ho preso parte a un lavoro di ricerca in bioinformatica, poi, con la tesi triennale, mi sono confrontato con la biomatematica. In seguito mi sono appassionato al machine learning e ho completato i miei studi alla SISSA (Scuola Superiore di Studi Avanzati) di Trieste».

Villa San Saverio, sede della Scuola Superiore di Catania
Villa San Saverio, sede della Scuola Superiore di Catania

L’esperienza di Claudio, oggi senior lecturer (equivalente di professore associato) alla Tesside University di Middlesbrough, testimonia invece come Catania possa essere un trampolino di lancio per una carriera internazionale. «Sono originario di Molfetta – racconta – e ricordo ancora la sorpresa dei miei genitori quando dissi loro che, al contrario dei miei compagni, sarei andato più a Sud per trovare l’eccellenza. Il concorso lo vissi già come un’esperienza. E poi a Catania non solo sono cresciuto tantissimo professionalmente, ma ho avuto modo di conoscere alcune delle mie figure di riferimento, come il docente che sarebbe diventato il mio supervisor durante il dottorato che avrei poi fatto a Cambridge».

Tra coloro che, invece, hanno trovato il loro posto nel mondo a Catania c’è l’ingegnere Alessandro, che lavora oggi presso il team di ricerca e sviluppo di ST Microelectronics, dove si occupa della progettazione di dispositivi basati su carburo di silicio utilizzati per migliorare l’efficienza e il rendimento delle auto elettriche. «Quando mi iscrissi all’Università non sapevo ancora se occuparmi di meccanica pura, oppure se orientarmi al settore elettronico o biomedico. Avevo però chiara l’idea di voler mettere la mia voglia di fare al servizio della società. Grazie alla rete degli ex allievi SSC ho avuto modo di fare degli stage nell’azienda dove lavoro oggi e oggi sono riuscito a realizzare il mio sogno: innovare per rispettare l’ambiente».

 

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