Sicilian Playlist #10:
dall’addio al 2020
di Samuel e Colapesce
al soul di Ariele

Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Cocoricò” Samuel e Colapesce

Per il piemontese dei Subsonica e il cantautore siracusano l’anno nuovo comincia con un brano presentato in anteprima ai fan nella notte di San Silvestro durante un live in diretta streaming dal Golfo Mistico (lo studio rifugio di Samuel). È un viaggio spazio-temporale dentro a un ricordo fatto di immagini e sensazioni, di abbracci, illusioni e gesti di una notte senza radici verso possibili futuri. (Giuseppe Attardi)

“The Sound of Violence”  Other Lives

È una band americana di Portland. Ma l’abbiamo inserita perché dopo l’elezione di Trump nel 2016, il leader Jesse Tabish (piano, chitarra e voce) decise di trasferirsi in Europa insieme con la moglie Kim. «Dopo un lungo viaggio in Europa siamo finiti in una piccola città siciliana chiamata Castellammare del Golfo», racconta Jesse. «Lì abbiamo trovato la pace e uno di stile di vita che ci ha ispirati a mettere da parte il computer e tornare a una forma più essenziale di scrittura e da lì sono nate le prime idee per quello che poi sarebbe diventato “For Their Love”». Dal quale è tratto il brano. Tipico american sound, ma “made in Sicily”. (G.A.)

“Terra ca nun senti” Rosa Balistreri

Una voce struggente, quella di Rosa Balistreri, in grado di far vibrare l’anima mentre dà sfogo con il suo canto al dolore rivolto a una terra che costringe alla fuga, se non alla rassegnazione. (Daniela Marsala)

“Insano” MaYaN Laura Macrì

Soprano in abito lungo nella sua Sicilia, aggressiva cantante metal fasciata di cuoio nero nella Germania del suo fidanzato Mark Jansen. Laura Macrì fra le mura di casa, MaYaN oltre lo Stretto. È la doppia personalità della potente ugola di Serradifalco. Una sorta di Dr. Jekyll e Mr. Hyde dell’Opera, che lei rilegge spesso in chiave metal. E nella sua seconda veste è conosciuta in tutto il mondo. (G. A.)

“Chronophobia” Birth by Dream

Primo singolo della band catanese Birth by Dream, il brano gioca sul contrasto tra melodia vocale e riff per proporre una riflessione sullo scorrere inesorabile del tempo e sull’importanza di viverlo da protagonisti. (D.M.)

“Caccia alle streghe” Adele Tirant

Nuovo brano della cantautrice messinese, “Caccia alle streghe” è un omaggio alla libertà della donna rievocata da immagini simboliche, come Eva e Giovanna D’arco. (Redazione)

“Con la luna piena” Anita De Luca

Cantautrice, produttrice, musicista siciliana, si presenta così: «Ho iniziato a suonare il pianoforte a 5 anni, e da quel momento non ho mai abbandonato la musica. Mi sono esibita per la prima volta a 14 anni, in un club di Catania: attraverso la musica ho intrapreso un viaggio pazzesco dentro me stessa che mi ha permesso di scoprire la mia voce, le mie mani e la capacità di mettere nero su bianco quello che sento, nei testi delle mie canzoni. Ho costruito da non molto un piccolo studio dove registro e raccolgo i pensieri ed i pensieri di altre artiste per aiutarle a dare forma alle proprie creazioni». (Redazione)

“Per te” Ariele

Interessante singolo d’esordio della giovane cantautrice palermitana. Una calda voce si muove sinuosa tra atmosfere soul jazz. Una ballad dal respiro internazionale ben confezionata. Un brano che la cantautrice dedica alla propria compagna di viaggio, la Musica: «“Per te” è nata in una notte della scorsa estate . Stavo attraversando un periodo turbolento e mi andavo rendendo conto che l’unica cosa che mi ascoltasse veramente fosse Lei. Fu allora che iniziai a vederla, ed è da allora che ha iniziato a farmi compagnia in questo viaggio chiamato vita. Lei, Musica, timida protagonista di questo brano, c’è sempre stata e non mi ha mai chiesto nulla in cambio. È fedele e mi accetta per quello che sono. Credo sia questo, su tutto, che la differenzia da noi esseri umani». (G. A.)

“Winter” Davide Campione

Un momento quasi irripetibile, come una nevicata a Palermo, è riassunto nella composizione dell’artista siciliano. Nell’incastro di armonie in cui si snoda il brano, il pianoforte ha un ruolo preminente, lasciando però spazio all’orchestra che espande il respiro sonoro. (Redazione)

“Leggera come il vento” Gabriella Grasso

Gabriella Grasso si libra nell’aria volando tra la Sicilia e l’Argentina, sensuale e carnale, solare e leggera come il vento fresco dell’estate. Prova d’artista in questo brano tratto dall’album “Cadò”. (G. A.)

Ascolta la playlist su Spotify

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