Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Cutilisci e Fichi d’India” Acinorev

Italiano e dialetto vanno a braccetto in questo rock pop di Acinorev, il cui nome d’arte non è altro che il suo vero nome allo specchio, ovvero Veronica Muzzio, 1994, siciliana con base a Milano. Dopo i primi timidi passi con “Libera”, sta registrando un crescendo di stream su Spotify, arrivando a sfiorare quota ottocentomila con questo nuovo singolo. 

“Fabia e Luana” Il Collettivo

Il Collettivo catanese è fra i tre siciliani che sono riusciti a rientrare fra i 49 artisti ammessi alle audizioni dal vivo dai quali usciranno gli 8 che prenderanno parte alla finale di Sanremo Giovani 2023. Insieme a loro ci sono l’augustano Mameli e la palermitana Beatrice Quinta. Il brano è tratto dal recente EP “La casa di Fabio”, una sorta di immersivo storytelling dall’attitudine pop punk che racchiude un primo importante capitolo della storia e della formazione del gruppo siciliano. Un mini concept EP interamente ambientato nel luogo da dove tutto è partito, dedicato alle figure affettive più vicine ai quattro membri il Collettivo: Quello, Zzama, Oreste e Lele. 

“Testa x aria” Lorenzo Fragola e Mameli

Entrambi lanciati da un talent, “X Factor” nel caso di Lorenzo Fragola (lo vinse, nel 2014), “Amici” nel caso di Mameli (Mameli, Mario Castiglione all’anagrafe partecipò al programma nel 2019). Entrambi sopravvissuti, in un modo o nell’altro, alla centrifuga mediatica successiva al successo televisivo e alle crisi che ne possono derivare. Entrambi intenzionati a rimboccarsi le maniche e a ripartire, scrivendo nuove pagine delle rispettive storie. Lo fanno insieme, schiena contro schiena: “Ora giochiamo fuori dagli schemi”, sorridono i due cantautori siciliani, ormai un duo a tutti gli effetti. «In questo disco abbiamo scritto in maniera libera – raccontano Lorenzo Fragola e Mameli sulla genesi di “Crepacuore” – ognuno stava scrivendo brani per il proprio album» e poi i due cantautori siciliani hanno unito le loro forze in un progetto unico e condiviso composto da canzoni «spontanee». Il titolo, “Crepacuore”, arriva da più parti. Innanzitutto da un brano, poi finito nel disco di Mameli dal titolo “Borotalco”, che doveva chiamarsi proprio “Crepacuore”; poi «quando ci siamo messi al lavoro insieme lo abbiamo utilizzato e deriva dagli attacchi di panico», sottolinea Lorenzo Fragola. «”Crepacuore” nasce da un’emozione molto forte, quasi un trauma, una notizia improvvisa». Poi il titolo prende ispirazione anche da mille sfaccettature: «il punto in cui siamo arrivati, i nostri stati mentali». Tutto «naturale, abbiamo trovato un equilibrio».

“Tacchi a spillo” Marcella Bella

Un inno alla forza interiore, alla voglia di correre il rischio e alla bellezza della vita ricordandoci che, ad ogni passo, ci vuole equilibrio e stile… finalmente Marcella Bella torna sulle scene musicali con “Tacchi a spillo”. L’inedito segna il nuovo capitolo di una carriera straordinaria che ha catturato il cuore di molte generazioni: l’1 dicembre, infatti, esce in vinile e in maxi cd il nuovo album di inediti “Etnea”. Nel nuovo singolo i tacchi a spillo sono una metafora della vita: rappresentano la fragilità, la forza e la tenacia che servono per affrontare le sfide e per rialzarsi dopo ogni caduta, sempre con eleganza. Un messaggio sociale che si cela dietro l’immagine di un capo d’abbigliamento senz’altro scomodo, che per molte persone può rappresentare libertà, emancipazione ed empowerment. Un ritorno molto atteso in una veste completamente inedita con un brano che sorprende per sound e testo, una dimostrazione della continua evoluzione di Marcella Bella, della sua voglia di stupire e di mettersi ancora in gioco.

“Medina” Libero Reina

«La canzone – spiega il cantautore agrigentino – ha visto la luce quando abbiamo assistito al ritorno dei talebani in Afghanistan. “Shalom, Shalom” ripeto quasi come un mantra. Mi manca la forza di muovermi, mi sento impotente, incapace di affrontare la realtà crudele che ho davanti agli occhi. “Medina” è il mio canto. Suonerà per sempre, come un desiderio di pace e libertà per il popolo afghano. Un inno che attraversa confini e barriere». Il brano è una creazione musicale che riflette le sfide dei nostri tempi. L’autore, Libero Reina, ha composto testo e musica, esprimendo le sue emozioni in siciliano, un linguaggio ricco di storia e cultura. La traccia è stata registrata presso Roccascina Audiproduzioni, negli studi di Marco Di Dio a Catania, che ha sapientemente guidato il processo di produzione. In studio, Libero Reina è stato affiancato da Gabriella Lo Bue, che ha contribuito ai cori, donando profondità all’interpretazione. Lo Bue ha anche diretto il videoclip ufficiale a Lampedusa.

“Il meglio di te” Giusy Ferreri

È il brano scritto ed interpretato dalla cantante palermitana per la colonna sonora del film “Il meglio di te” di Fabrizio Maria Cortese. Oltre a prestare la sua voce, Giusy Ferreri firma il testo e le musiche della canzone originale, caratterizzata musicalmente da atmosfere sospese e malinconiche che fanno da cornice al testo in cui si racconta la storia dei due protagonisti del nuovo film di Fabrizio Maria Cortese, due anime che si perdono e si ritrovano quando nulla è più scontato.

“Vinni l’amuri” Bellamorea 

Un videoclip che racconta la storia di soldati che onorano la loro patria con dedizione e professionalità per portare lo spirito di servizio di sicurezza e libertà. I fratelli Emanuele e Francesco Bunetto, in arte Bellamorèa, con questo brano hanno voluto omaggiare il Milite Ignoto, con una particolare attenzione a coloro il cui corpo non è stato possibile identificare con un nome ed un cognome, e ricordare la figura materna di Maria Bergamas di Gradisca d’Isonzo. Il videoclip vede la partecipazione straordinaria degli attori Andrea Tidona e Gino Astorina e Fanny Consoli. «Si celebra il 4 novembre il Milite Ignoto come simbolo delle perdite in guerra, ma andrebbe ricordato ogni giorno e “Vinni l’amuri” è quel momento di immensa gioia che si manifesta quando il soldato che ritorna dalla guerra bussa alla porta di casa e abbraccia la propria famiglia quella gioia purtroppo negata a tutte le madri che, invece, non hanno visto il proprio amore rientrare, come Maria Bergamas, madre del Milite Ignoto, figura simbolica che abbiamo voluto ricordare nel nostro video», commentano i fratelli Emanuele e Francesco Bunetto. Il video è girato fra la Cunzirìa di Vizzini, la Villa Bellini di Catania, il Castello di Santa Pau Licodia Eubea e la Necropoli Caltagirone.

“Grazie per questa hit” Heresia

È il nuovo singolo di Heresia, artista hyperpop, trap e punk di 12 anni. Nato a Roma, vive a Catania dove frequenta le scuole medie. Parla d’amore, amicizia, storie accadute e storie che accadranno. La canzone mette sotto i riflettori il suo punto di vista, ossia quello di un ragazzino che sta crescendo: scopre il mondo dell’amore ma allo stesso tempo fa i conti con quello degli adulti, che non lo prendono sul serio e sminuiscono quanto prova. Adulti che non si ricordano cosa abbiano attraversato, i primi amori che li hanno accesi e poi spenti. Il dolore di Heresia si tramuta quindi in forza, una forza nuova e creativa, che si fa testo e poi suono. 

“De Visu” Sergio Casabianca

È la title track dell’omonimo disco del chitarrista catanese: si tratta dell’ultimo brano composto dal punto di vista cronologico e, probabilmente per questo motivo, racchiude in modo particolarmente incisivo alcuni dei tratti generali dell’intero album. Il brano si snoda attraverso una struttura articolata, ricca di colpi di scena, sorprendendo e richiamando all’attenzione dell’ascoltatore ma senza mai essere troppo prolisso. «De Visu è una composizione a cui tengo particolarmente grazie alle diverse sonorità che contiene ed al mood che sprigiona», commenta l’autore. «Mi piace come ci concentriamo e ci fidiamo l’uno dell’altro ogni volta che eseguiamo il brano in trio (ad accompagnare il chitarrista sono Peppe Tringali alla batteria e Riccardo Grosso al basso ndr). È un brano complesso, ostico, che necessita di attenzione ma, per me, estremamente divertente ed appagante».

“Gentle Wind” Diego Spitaleri

Il brano del pianista palermitano è un’amabile melodia che incanta l’anima con la sua delicatezza e la sua leggerezza. Le note del “felt piano” ricordano il movimento lieve delle foglie mosse dal vento e trasportano l’ascoltatore in un mondo di serenità e tranquillità lasciandolo con una sensazione di pace interiore e di gratitudine per la bellezza della natura. È un brano che vuole celebrare la gentilezza del vento e la connessione profonda tra l’uomo e la natura attraverso la musica.

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