Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Sula – Ti dissi no” Manutsa

Nella settimana che porta al 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la cantautrice siciliana Manutsa esce con il suo brano Sula – ti dissi no. Da tempo impegnata a far sentire la sua voce sull’argomento, ha già dedicato alla questione femminile il suo primo album, Parru cu tia – La voce delle donne, dove racconta storie di ribellione al sistema, alla vita e alla società. Il titolo del brano trae spunto dalle manifestazioni della scorsa estate, dedicate al drammatico caso della diciannovenne palermitana stuprata da sette uomini e poi abbandonata per strada, che avevano come slogan proprio la frase “Ti dissi no”. «Da quelle giornate si è rafforzata in me l’esigenza di raccontare il dolore, il male e la forza delle vittime; la consapevolezza di essere, nonostante tutto, vive», racconta la cantautrice palermitana. «Sono convinta che sia necessario essere portatori di un messaggio contro ogni forma di violenza di genere, sia fisica che psicologica. Questo è il mio modo per farlo». Il brano, un urlo di disperazione che lascia il posto a una forza auto-rigeneratrice, esce accompagnato da un video (per la regia di Frank Falletta) girato nelle sale di Palazzo Alliata di Villafranca, a Palermo, dove è custodita la tela che ritrae Marianna Valguarnera, la protagonista del famoso romanzo di Dacia Maraini La lunga vita di Marianna Ucrìa. La giovane donna venne violentata brutalmente dallo zio, quando era ancora bambina, e poi costretta a sposarlo. A causa del trauma, perdette la facoltà della parola.

“2100” Marco Corrao

È il nuovo singolo di Marco Corrao, cantautore siciliano con alle spalle tour internazionali in USA, Svezia, Danimarca Inghilterra e collaborazioni, tra gli altri, con Eugenio Finardi, Moni Ovadia, Jono Manson, Bocephus King, Delta Moon, Michele Gazich. Il brano, accompagnato da un video loop. Con questo brano, dall’anima blues ed elettronica, Corrao ci mette davanti ad una riflessione sul futuro dell’uomo e del nostro pianeta: «Chissà come finirà questo mondo per noi umani. Una perdita di libertà dopo l’altra. Sempre il diritto e mai il dovere e adesso fai anche fatica a respirare. Il brano vuole spingere alla riflessione su quanto poco conosciamo il nostro pianeta e quanto poco riusciamo a sfruttare in economia le risorse che esso offre. Quando tua madre stanca di ogni scusa, ti abbandonerà alle tue mille ragioni che non stanno in piedi… cosa succederà? Riflettere per comprendere, comprendere per migliorare, migliorare per salvarci». Il video loop arricchisce il nuovo singolo e regala una speranza: «l’immagine di un cammino a piedi nudi su una terra bruciata e fumante, pochi esemplari di esseri umani che rimangono su un pianeta non più adatto alla vita. Unica speranza: la procreazione con una nuova consapevolezza».

“Mica Milano” Brando Madonia

Nuovo progetto discografico del cantautore catanese. S’intitola “Autunno 80” e lascia intuire che i riferimenti musicali riecheggiano gli anni Ottanta. È un EP di cinque canzoni, fra cui il brano selezionato, che mostra un Brando Madonia più sbarazzino e ritmico, che non disdegna il ballo. L’operazione funziona, anche se forse arriva un po’ in ritardo.

“Piramidi” Toti Poeta

Altro singolo che anticipa l’uscita il primo dicembre dell’album “Tutta questa meraviglia”, titolo del nuovo album di Toti Poeta. La meraviglia, in quanto sentimento di stupore o inquietudine che induce a interrogarsi sull’esistenza e sul rapporto che l’uomo ha con il cosmo, è il collante di questo nuovo lavoro discografico del cantautore siciliano. Otto canzoni pop dal linguaggio raffinato che mettono a nudo le fragilità umane, della società e del pianeta stesso. Uno sguardo disincantato su quello che eravamo fino a non molto tempo fa e come il cambio repentino dei tempi ci ha portato in un’era frenetica e divoratrice, un modello avido che sta velocemente compromettendo la vita stessa dell’essere umano sulla Terra. 

“On the funky side of street” Tony Finch Marino

Sul lato funky delle strade di Palermo cammina danza il soulsinger siciliano che pubblica l’album “B-Side”. È un viaggio attraverso i generi musicali che lo hanno ispirato nel corso della sua carriera, ma anche un sentito tributo a generi musicali iconici come il soul, il funk, il pop e la disco, con influenze che rievocano gli anni Settanta, un’epoca d’oro della musica, creando un album che omaggia il passato mentre abbraccia il presente. Ispirato dalla passione per la musica afroamericana, l’artista ha tratto ispirazione da leggende come Earth, Wind & Fire, James Brown, Sly and the Family Stone, Stevie Wonder, Kool and the Gang, Maceo Parker, Tower Of Power e molti altri, creando un lavoro che riconosce il loro impatto duraturo sulla musica contemporanea. L’album “B-Side Me” non è solo un’espressione artistica profonda di Tony Finch Marino, ma anche un omaggio agli artisti che hanno aperto la strada a nuove generazioni di musicisti. È un invito a tutti gli aspiranti artisti a trarre ispirazione da questo patrimonio musicale e a creare musica di qualità. Il messaggio trasmesso attraverso i testi delle canzoni in lingua inglese si concentra su temi di motivazione, amore, forza interiore, gioia di vivere, raggiungimento degli obiettivi e frequenze positive, oltre ad offrire anche spazio per l’introspezione e la riflessione sulla vita, invitando gli ascoltatori a esplorare la propria anima attraverso la musica.

“Tema Antonio” Giovanni Sollima

Porta la firma di Giovanni Sollima la colonna sonora di “Cento Domeniche”, il nuovo film di e con Antonio Albanese. «Con Antonio Albanese fin dal primo istante, cioè dalla sceneggiatura, abbiamo messo a fuoco soprattutto il protagonista, ma anche gli altri personaggi, luoghi e diversi momenti», afferma Giovanni Sollima. «Ero incuriosito anche da aspetti legati a orari o momenti del giorno, soprattutto della notte e della luce, o del buio, per me elemento importante per la musica. Prima delle riprese Antonio mi chiese un tema, per entrare nell’atmosfera, per condividerlo con gli altri attori. Avevo già abbozzato e delineato il tema di “Antonio”, che nel corso del film appare più volte ma sempre in metamorfosi, svuotato, lontano, più intenso. Fino a svelarsi lacerante all’ultimo». I temi che compongono la colonna sonora sono interpretati, oltre che dallo stesso Sollima al violoncello, dai Solisti della Scala e Carlotta Maestrini.

“Vorrei” GIA.DA.

Nuovo singolo del duo composto da Giorgia Diodato alla voce e Davide Castrogiovanni alla chitarra. «“Vorrei” è un brano che nasce da un esigenza, quella di scrivere e di saper scrivere partendo da un semplice giro di accordi», dichiarano i due ragazzi di Alcamo. Il brano è un pop classico che «parla del non sentirsi abbastanza, delle insicurezze che si scontrano con l’urgenza di dover cantare, suonare, scrivere; l’andamento del brano è semplice, e allegro e molto coerente con il punto di vista degli autori: a volte bastano due note e quattro accordi per essere felici».

“L’epica della guerra” Max Gazzè

Paura, ferocia, fame, rabbia, rovina: Max Gazzè traccia il campo semantico della guerra, prendendo in prestito alcuni versi dell’Iliade e dell’Orlando Furioso e, fuori da ogni schema commerciale. Il brano è una riflessione quanto mai attuale sui conflitti, che causano in ogni caso distruzione, ma soprattutto su cosa li genera: l’odio è una reazione o una necessità? Gazzè lo domanda in modo provocatorio, con la sua arguta cifra cantautorale, la stessa con la quale, senza troppi giri di parole, pronostica una logica crudele, in base alla quale «non importa chi resiste ma chi arriva fino in fondo».

“tamər” Nima

È il singolo di debutto di Nima, giovane producer, compositrice e songwriter siciliana. Le sue produzioni, attraverso l’elettronica, decostruiscono, ricombinano e si appropriano di un passato che irrompe nel presente-futuro. Tutto parte dalla forza motrice generata dalla sua terra natale che diventa il punto di partenza per la ricerca dei suoni. Una ricerca che esce dai confini territoriali per toccare altre terre bagnate dal Mediterraneo, andando oltre il concetto di terra e spazio. Per questo la lingua utilizzata è il Nụhmeyya, mix di fonemi arabi, greci, siciliani ed ebraici, o semplicemente una lingua esistente ma ignota, questo concetto trova il suo significato nel termine “glossolalia”.

“Io che amo solo te” Samaritano feat. Alice Sparti

Il musicista palermitano pubblica in versione deluxe l’album “Convergenze” arricchito con due brani inediti: “In cerca di te” con Orazio Maugeri e “Io che amo solo te” con Alice Sparti. In questo progetto discografico di Samaritano, co-prodotto artisticamente con Roberto Mezzatesta, il cantautore siciliano rinnova in chiave pop-jazz brani che hanno fatto la storia della canzone d’autore italiana, duettando in questo disco con Mario Venuti, Nino Buonocore, Bungaro, Mariella Nava, Pierdavide Carone, Vittorio De Scalzi dei New Trolls, Gianni Donzelli degli Audio2, Mimmo Cavallo, Lello Analfino dei Tinturia, Rosario Di Bella, Cirrone e adesso anche con Orazio Maugeri e Alice Sparti.

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