Sicilian Playlist #80: Modica parla al mondo con Roberto Occhipinti e Davide Di Rosolini
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“The Next Step” Roberto Occhipinti
In anteprima il video di “The Next Step” il brano che dà il titolo al nuovo album di Roberto Occhipinti, «l’ultimo dei Modicani a Toronto», come si definisce ironicamente il contrabbassista modicano con base in Canada. Questo progetto lo vede debuttare alla guida di un trio con il «falso siculo» Adrean Farruggia al piano (è d’origini maltesi, nda) ed il canadese Larnell Lewis alla batteria. Il contrabbasso da strumento ritmico diventa anche melodico, armonico. Sa essere classico, jazz, swing, fusion, afrobeat, soul e funky. Diventa protagonista. Il video riesce a catturare tutto la tensione, la concentrazione, il calore, il ritmo, il feeling dei musicisti durante la session di registrazione.
“Musa per un giorno” Davide Di Rosolini
Il cantautore modicano, classe 1982, è stato ispirato per questa canzone dall’incontro con una donna che lavora per Emergency e che ha raccontato il lavoro che svolge nei centri di accoglienza, nei luoghi dove la povertà, la malattia e la miseria sono all’ordine del giorno. «Mi ha colpito molto questo mondo che lavora con l’altro, con l’accoglienza e con i soggetti svantaggiati», commenta il cantautore. «La mia musica è differente, le tematiche della musica più ascoltata di oggi, come ad esempio la trap, si lasciano ispirare da modelli sbagliati di vita, quasi tossici, da chi ha più soldi, chi ha più “f*ga”, droga ecc. e penso che tutto ciò sia nocivo per le nuove generazioni. In questo momento il mondo si trova ad affrontare una nuova guerra mondiale, subito dopo una pandemia globale, un popolo intero è costretto a fuggire dalla propria nazione, ed è proprio in questo contesto che penso sia giusto invece, promuovere altri modelli, altre ispirazioni a partire dalle donne, la donna intesa come essere umano, è giusto oggi parlare degli eroi e di tutti quelli che lavorano con realtà piccole ma importanti».
“Luna Fortuna” Lorenzo Fragola e Mameli
Dopo l’annuncio della loro collaborazione e l’uscita del primo brano “Attraverso”, Lorenzo Fragola e Mameli presentano un altro singolo prodotto da Takagi & Ketra. È un reggae, da ascoltare con il braccio fuori dal finestrino sulla litoranea, perfetto per questi giorni in cui si inizia a respirare aria d’estate, di divertimento e di uscite. Il brano è un nuovo tassello che sancisce un sodalizio artistico tra due cantautori che sono uniti non solo da una grande amicizia, ma anche dal bisogno di vivere in modo viscerale le cose che fanno.
“VHS” Celo
Celeste De Lisi, in arte Celo, cantante soul e R&B made Palermo, torna con un nuovo singolo e un nuovo video attraverso i quali prosegue il suo progetto di «far vivere l’R&B anche in Italia, raccontando storie di vita comune, in cui ogni ascoltatore possa rispecchiarsi e percepire le cosiddette good vibes».
“Puzzle astrale” Edy
All’anagrafe Alessio Edy Grasso, compositore, autore, musicista e produttore, nato a Milano ma cresciuto a Catania e adesso con base a Roma. Il brano celebra un incontro: «Due persone, come due pianeti che girano solo attorno al proprio asse, sono vicini ma non si toccano, eppure con la stessa voglia di “lasciarsi andare” e trovare un contatto, un’unica stella attorno a cui orbitare. È una canzone sospesa, sognante, fatta per portarti altrove, nel pieno e nel vuoto dello spazio, dove sembra che non ci siano motivi per restare», spiega l’autore. Sonorità electro-alternative immerse in un tessuto dream pop, dove cantautorato e shoegazing ballano vicini.
“Vattinni” Chisari
Maurizio “Chi” Chisari estrae un nuovo singolo dall’album “D’amuri e raggia”. Catanese di Belpasso con base in Australia, il cantautore ha avuto l’onore di essere il protagonista del primo omaggio internazionale a Franco Battiato organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Sydney.
“Io” Zen Kush
Chi sono io? Qual è la mia identità? Questi interrogativi prendono spazio nella mente di Zen Kusk, al secolo Adriano Fiore, mc palermitano classe ’98, sempre in lotta con il suo modo di essere e con la sua introversione. Riesce, però, a trovare il suo posto nel mondo tra le parole sopra i fogli di carta. La musica è il suo sfogo, la scrittura è il suo modo per gridare al mondo: «Eccomi questo sono io». Questo mio primo singolo nasce «dal desiderio di voler emergere da Palermo, unendo l’incontenibile voglia di mostrare le mie skills», spiega il rapper. «La produzione di Gheesa mi accompagna in questo viaggio tra tecnica e canto alla scoperta di ciò che sono e voglio essere».
“All That Remains” Bunnyblack
Maiqqu (Nintendo Gameboy, chitarra) e Less (basso, voce, synth) formano i Bunnyblack, duo con base a Palermo. Cantano in inglese e, come lascia intuire la strumentazione, puntano sull’elettronica 8 bit, suonata interamente con un Nintendo Game Boy, su cui si innestano chitarre elettriche ultra-riverberate e possenti, e un basso presente e sporco, che a livello compositivo si interpone nello spazio vuoto fra l’elettronica e le chitarre stesse.
“Ubi maior minor cessat” Rough Enough feat Ufo (The Zen Circus)
“Voglio esser punk nell’attitudine, non nel modo di apparire, per definirmi tale. Indeciso tra il male di vivere ed il vivere male, ho una scusa non banale: Al posto sbagliato nel momento sbagliato”, cantano i Rough Enough, duo catanese formato da Fabiano Gulisano e Raffaele Auteri, nel singolo che vede la collaborazione al basso di Ufo (The Zen Circus) e che anticipa il nuovo album Che la testa ti sia lieve.
“Samba” Claudio Palumbo e Santamuerte
Incontro fra il il cantautore punk catanese Claudio Palumbo e la garage band pugliese Santamuerte. Palumbo ha fondato svariati gruppi musicali (i Perky Pat, gli Horzo, gli Almond Ice Director, i Saint Pangolin, solo per citarne alcuni) portando avanti progetti musico-antropologici come quello di Lazzaretto: un’epopea proustiana in più di 10 volumi, in corso di uscita presso la defunta etichetta Golden Catrame. Contestualmente comincia la sua avventura in solitaria: “Fa che mi spii dalle finestre” (2011) è il suo primo disco, inciso per l’etichetta immaginaria Deewa Records; segue “Tutti ci scoglionammo a stento” (2014), “Blank Iugoslavia” (2017) e “Agricoltura rubata alle braccia” (2020). Con la band pugliese ha pubblicato lo scorso mese l’Ep “Così siamo più proficui”. «È nato perché i Santamuerte e Claudio Palumbo si vogliono bene da quando si sono conosciuti. Era ovvio che doveva succedere, lo dicevano tutti», raccontano.