Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Via Piombai” Enzo Benz

Preceduto dal singolo introspettivo “Lacrima”, esce “Via Piombai”, EP di Vincenzo Di Mauro, in arte Enzo Benz, classe 99, rapper catanese che canta in napoletano: otto tracce che danno per la prima volta una voce alternativa alla realtà di San Cristoforo, che fa spesso parlare di sé per fatti di cronaca. Come una città murata, questo luogo stratifica una vasta gamma di complessità sociali ed economiche e Enzo Benz, nel suo nuovo EP, le descrive dal suo punto di vista, intimo e realista. «A San Cristoforo i sogni non hanno il permesso di entrare», dice l’artista. «Fin da subito ho capito di essere diverso dalla maggior parte delle persone. La gente di qui non vive con l’ambizione di guardare al futuro, ma di sopravvivere e di avere un pasto a fine giornata. La differenza tra me e gli altri è che loro cercano cose preziose in posti lussuosi, mentre io ho scelto di dare valore a ciò che per me è importante, ciò che mi ha cresciuto e ho deciso di farlo fino a quando per gli altri non sarà l’ennesima cosa preziosa da cercare».

“Via Piombai” è un racconto di sfide, disfatte e riscatti accumulati in una vita. L’infanzia segnata dalla mancanza e dalla brutalità del contesto ha reso l’artista più consapevole delle proprie responsabilità e lo ha motivato a tentare di cambiare le proprie sorti e quelle dei suoi cari, ma con questo EP vuole anche offrire a chi ascolta un messaggio di speranza e di determinazione nel perseguire i propri sogni.

“Non sorrido” Skinny

Un altro brano dedicato al quartiere di San Cristoforo. Il rapper etneo Skinny devolverà Il 100% del ricavato di questo videoclip in beneficenza per la riqualificazione di uno spazio nel quartiere di San Cristoforo a Catania, a scopo ricreativo per i più piccoli che vivono in situazioni di disagio.

“Rising” Lina Gervasi

È uno dei brani contenuti in Beyond the mirror, album di debutto della “regina del theremin”, l’artista siracusana Lina Gervasi. Il video girato tra Boscoscuro e la Grotta della Catanese nel Parco dell’Etna suggerisce l’ambientazione fantasy dell’album nato come colonna sonora dell’omonimo romanzo di Lina Gervasi.  Come il libro è un viaggio in mondi paralleli, il disco attraversa l’universo musicale: elettronica, jazz, cori gregoriani, pop, progressive, classica. Al fianco dell’artista siracusana valenti cavalieri come Fabrizio Bosso, Lorenzo Dada, Claudio Simonetti e Giovanni Sollima.

“Come ogni volta”, La Crus feat. Colapesce e Dimartino

Dopo Io Confesso in duetto con Carmen Consoli, sulla strada del ritorno i La Crus riprendono Come ogni volta, forse il pezzo più importante e rappresentativo della band milanese (e uno dei più significativi di quella stagione musicale irripetibile degli anni Novanta) che rinasce come la fenice e risplende di nuova luce anche grazie allo straordinario featuring realizzato da Colapesce Dimartino e alla produzione di Matteo Cantaluppi, che ha lavorato alla chiusura del nuovo album in uscita in marzo. «Conosco Colapesce da ancor prima che iniziasse a cantare. Quando neanche diciottenne faceva il Dj nei locali più cool e alternativi di Siracusa, che in quegli anni era il mio rifugio, e mi ha sempre detto che Dentro Me era il suo disco preferito dei La Crus. Cesare conosce da tempo Dimartino; c’è stima reciproca e sincera tra tutti, ed è stato molto semplice e naturale pensare a loro per fare qualcosa insieme», commenta Mauro Ermanno “Jò” Giovanardi, una volta siracusano d’adozione.

“Cattedrale” Brando Madonia, Carbone

Va completandosi il secondo EP Inverno cenere con questo nuovo singolo interpretato da Brando Madonia in coppia di Carbone, «una ragazza bravissima che ho scoperto recentemente», sottolinea. Pop elegante e raffinato, che è il suo marchio di fabbrica, chiuso da una malinconica tromba.

“Amiamoci fortissimo” Edy + Heresia

Duo formato da padre e dal giovanissimo figlio (12 anni): un brano che rappresenta una ponte fra le generazioni, che mette al centro l’amore come risposta alle catastrofi della società in cui viviamo. «All’apparenza una canzone pop con una vernice punk, ma, come una melodia che fa a pugni con la propria armonia, prende di mira ipocrisia e perbenismo rileggendo l’amore dai due punti di vista, tanto diversi quanto uguali. L’uomo, che si risveglia in un mondo che ha tradito le sue promesse, e il ragazzo, che scopre quanto puzzi di falsità il mondo degli adulti», spiegano gli autori. Musicalmente, unisce l’impeto punk di Edy, che arriva dalla Catania noise dei ’90, orgogliosamente indie, e la sensibilità hyperpop di Heresia, la cui maturità artistica va ben oltre i suoi 12 anni, che si fa portavoce di una generazione che vuole cambiare le regole del gioco. A modo proprio.

“Il mio giusto momento” Lorenzo Licitra

Il cantante siciliano che sconfisse i Maneskin nella finale di XFactor del 2017 torna con una canzone che descrive il valore inestimabile del presente attraverso il racconto di una relazione dalle atmosfere notturne in un gioco di ossimori. Il brano racconta le due sfere che dominano l’essere umano, quella fisica, attraverso la vista e il tatto, e quella razionale in un moto continuo di contrasti, in balia di sentimenti incontrollabili come la distanza emotiva, i sogni e l’inesorabile passare del tempo.

«Nel testo del brano queste dimensioni si uniscono più volte (Ci hanno visto ballare / rubare luce alla luna), da qui nasce l’esigenza di esprimere anche visivamente quello che canto», dichiara Lorenzo, nato a Ragusa nel 1991. «Questo concetto viene raccontato anche nell’artwork che sovrappone alla luna la formula matematica del “momento di una forza”, che in fisica ha a che fare con la rotazione dei corpi. Quasi a voler dire che, per quanto possiamo essere autori delle nostre vite e responsabili di quello che accade con l’altro, c’è anche una componente universale e incontrollabile che ci spinge in un esatto momento in un punto insieme ad altri corpi».

“Un mazzo di fiori” Paolo Miano

Secondo singolo del cantautore catanese. Il brano, preceduto da “Senz’amuri”, anticipa il disco dal titolo “Revoluzione”, in uscita nei prossimi mesi. Dopo dieci anni dal precedente lavoro “Kokorozashi”, l’artista ritorna sulle scene musicali con un progetto musicale che esprime la maturità artistica ed umana acquisita nel corso degli anni, durante i quali ha anche dato vita ad un progetto parallelo con i Chrome Sky. Quello di “Un mazzo di fiori” è un blues rock contemporaneo grezzo e pieno di pathos, vagamente sullo stile di Gary Clark Jr., in cui la melodia del miglior cantautorato italiano si sposa con il soul americano. Il testo narra, in un mix agrodolce di emozioni, della visita alla tomba del padre in occasione del ventennale della sua scomparsa: «Mi sentivo una gioia addosso come se avessi dovuto incontrarlo realmente. Con quella fregola ed il mazzo di fiori in mano mi sembrava quasi un appuntamento romantico», racconta il cantautore. Il brano è stato prodotto e mixato da Daniele Grasso per Dcave Records presso The Cave Studio Catania, musica Daniele Grasso e Paolo Miano, testo Paolo Miano.

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