Sicilian Playlist #167: il ritorno di Jo M guarda a Niccolò Fabi
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“Puoi farlo ancora” Jo M
È il singolo che segna il ritorno di Giovanni Mazzarà, in arte Jo M, cantautore, producer e filmmaker indipendente catanese, classe 1987. Dopo il suo debutto musicale nel 2014, sembrava proiettato verso una carriera di successo sulle ali di diversi singoli. Poi uno stop improvviso. E adesso, «a più di tre anni dalla mia ultima uscita discografica, chi mi conosce bene sa cosa ho attraversato. In un momento di profondo dolore ho scritto “Puoi farlo ancora”», scrive l’autore sulla sua pagina di Facebook. E nel malinconico brano, sullo stile del cantautorato alla Niccolò Fabi, molto intimo e rarefatto, canta: «Credo che puoi cambiare il mio dolore in amore… credo che anche al peggiore tu puoi donare il nuovo cuore…».
“Essere uomo” Davide Shorty
Nuovo singolo di Davide Shorty. Il brano esprime la volontà di cambiamento e la ricerca di una nuova versione della società. L’artista esplora la dura realtà di un mondo saturato di ego e mascolinità tossica. Si pone domande cruciali sulla condizione umana in una società contraddittoria in cui gli oppressi vengono spesso presi per carnefici e critica l’abuso di potere di chi gode di una posizione privilegiata.
La canzone riflette sulle grandi contraddizioni della vita moderna, dove la perdita dell’amore equivale a perdere la propria umanità; affronta la lotta quotidiana tra “combattere o fuggire”, esplorando il disorientamento di fronte alle difficoltà; sottolinea la necessità di dare spazio alle emozioni e critica la superficialità della cultura mediatica. Nelle sue strofe, Davide Shorty si interroga su cosa significhi essere veramente umani in un contesto di pressioni sociali e depressione diffusa.
«Ho scritto questa canzone come uno sfogo, quasi come un freestyle», spiega l’autore. «Non sopporto le ingiustizie e gli abusi di potere, specialmente quando arrivano dagli uomini. Penso che essere veramente uomo significhi entrare in contatto con se stessi, senza perdere di vista la gentilezza e la gratitudine, valori che spesso nella nostra società vengono a mancare».
“VHS” Celo
Celo, Celeste De Lisi, cantautrice soul e R&B made in Palermo debutta con l’album Via della Libertà. «Il filo rosso che accomuna i dieci brani dell’album è l’espressione della libertà in tutte le sue varie sfaccettature», spiega la soulsinger. «È stata una ricerca nella profondità del mio essere, trovando quelle corde che risuonando mi hanno scosso in superficie e internamente. Una ricerca durata, probabilmente, tutto l’arco della mia vita a cui sto dando voce solo adesso, con un mezzo, quello musicale, che ormai è una delle mie più importanti estensioni».
“La resa” Limarra
Classe ’86, Piero Pizzo, in arte Limarra, cresce in una terra fatta di melodie bandistiche e ritmi mediterranei, dove le giornate sembrano essere ancora scandite dai rintocchi delle campane di paese. Voce, chitarra e polmone della camaleontica formazione siciliana Baciamolemani, band nata in seno alla tradizione isolana ed evolutasi fino ad abbracciare sonorità tipiche della World Music, produce e incide con questa ben 3 lavori discografici, passando dallo ska misto a tarantelle incalzanti del primo, alle rullate tipiche della rumba catalana del secondo, fino a suoni più elettronici dell’ultimo. Dopo varie esperienze all’estero è rientrato a Ragusa e matura la voglia di sperimentare sé stesso sotto il profilo del cantautore, dedicandosi alla scrittura e alla composizione di brani di natura più personale, toccando le sfere più intime della sua evoluzione artistica e sperimentando sonorità d’oltreoceano. Grazie alla stretta collaborazione con Cesare “Mac” Petricich, storico chitarrista della band aretina dei Negrita, che ha curato la produzione artistica del progetto, dà vita a nove brani che oltrepassano i limiti temporali delle mode del momento, affrontando sul piano dei contenuti tematiche socioculturali che caratterizzano la società moderna per come la conosciamo. Dare voce a chi subisce attraverso suoni e parole è il leitmotiv del disco, invitare chi ascolta a rivedersi in ciò che percepisce la missione.
“Fango” Bruna
«“Fango” è una delle mie prime vere sperimentazioni, un melting pot di contaminazioni sonore simbolo delle mie radici siciliane, un brano che con la sua verve energica tocca la tematica dell’appartenenza, dell’accoglienza e della creazione di un luogo a nostra immagine e somiglianza dove possiamo sentirci bene e costruire il nostro futuro, un terreno fruttuoso per seminare ma solido e stabile dove poggiare i prossimi passi e crescere secondo i canoni della propria identità e creatività». Cantautrice palermitana classe ‘97, innamorata della musica sin da bambina comincia a studiarla in occasione di un’esperienza interculturale a Sidney. Successivamente comincia ad affinare la tecnica vocale attraverso varie masterclass di canto armonico, moderno e jazz e studiando per diversi anni alla scuola “The Brass Group”, specializzandosi in canto jazz.
“La fame” Manphredi
È il terzo singolo di Manphredi prodotto da Lo Stato Dell’Arte. Il cantautore palermitano stavolta racconta di un’intossicazione emozionale giocando di groove sull’appetito disfunzionale di certe relazioni evidenziando il bisogno di cura delle emozioni così come delle pietanze da preparare. Un brano indie nel quale Manphredi si destreggia comodamente tra liriche ad effetto e ritornelli piacevoli come sua cifra stilistica.
“Sodà” Cico Messina
“Sodade” tutta siciliana. Il sound del brano attinge al background del musicista mazarese. Una canzone leggera che galleggia tra le coste sudamericane, africane e siciliane.