Sicilian Playlist #48: l’isola nel segno del rap
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“L’anima” Marracash
Marracash è uno dei rapper di maggior talento emersi negli anni Duemila, tanto da essere definito il King of Rap. Figlio della seconda generazione dell’hip hop milanese, Fabio Bartolo Rizzo, questo il suo vero nome, è però nato a Nicosia, in provincia di Enna, il 22 maggio 1979. È protagonista anche sulla stampa gossip per la sua storia d’amore con Elodie che, secondo i pettegolezzi più recenti, sarebbe agli sgoccioli. Qui lo ascoltiamo in coppia con un’altra primadonna del rap, la reginetta Madame.
“Non piove più” Zooka
Manuel Cottonaro, in arte Zooka, è un rapper catanese classe 2000. Nessun riferimento al passaggio della perturbazione che ha sconvolto la Sicilia, in questo caso la pioggia diventa simbolo di liberazione. «È uno dei miei singoli più significativi perché ho dato spazio alla penna cercando di scrivere, in poche righe, tutto ciò che ho subìto e superato durante la mia carriera», spiega l’autore. «L’amore, il sentimento, il riscatto, sono elementi che mi hanno reso ciò che sono oggi. E in questo nuovo brano ho interpretato la pioggia come simbolo di liberazione da ciò che mi ha ferito, come una nuvola piena che non vede l’ora di gettare tutto via. È un nuovo inizio, un nuovo me».
“Mai più” Achille
Achille pseudonimo di Achille Luca Ioppolo, rapper messinese, classe 2001. Il brano è autobiografico, parla di tutti gli errori fatti da Achille e della vita difficile che ha avuto, di errori che non farà mai più e consiglia di non fare, perché la strada non serve per sfogarti ma solo per causare altri molti problemi anche se serve a farti crescere forte e a farti capire veramente il mondo reale.
“Onde” Lo Straniero
All’anagrafe Gaetano Napoli, 27 anni, rapper trapanese che affronta tematiche sociali anche in prima persona, come quando si è recato volontario in Siria del Nord per dare il proprio contributo e sostegno alla popolazione che cerca di ricostruirsi un’esistenza libera dall’Isis, vendendo con i propri occhi la devastazione e gli effetti della guerra che spingono tante persone a fuggire. Il brano è un mix tra racconto diretto e narrazione esterna di quella che è la situazione dei migranti: un viaggio della fortuna dove si scappa dalla fame, dalla guerra, dalla violenza per mettersi su una barca nella speranza di una vita migliore, pur sapendo che potrebbe essere la fine. «“Onde” è il racconto della disperazione e delle sofferenze di chi non ha nulla, di chi si ritrova in mezzo al mare senza nessuno aiuto», spiega Lo Straniero. «Nello stesso tempo è il racconto di chi, una volta arrivato in Italia, incontra odio e difficoltà e comunque rimane bloccato in un mare di xenofobia e indifferenza, sfruttato come manodopera a basso costo e trattato come un animale in un centro di allevamento intensivo».
“Houston” Angelo Piwo
Angelo Pirreco, in arte, “Angelo Piwo“, siracusano di Augusta, classe 1995. Brano satirico e irriverente che cerca di dipingere con ironia la situazione del Paese. Il pezzo gioca sulla storica frase “Houston abbiamo un problema” , che viene qui contestualizzata al periodo storico nel quale viviamo e paragona il caos, la crisi e la confusione che si provano nel pilotare uno shuttle, a quella di pilotare il Paese.
“Capitale” Picciotto
Registrato all’anagrafe di Palermo con il nome di Christian Paterniti. Il nome d’arte è arrivato da Dj Jad, co-fondatore insieme a J-Ax del gruppo hip hop per eccellenza, gli Articolo 31, che lo chiamava “Picciotto”, appunto. Di lavoro fa l’operatore sociale al Borgo Vecchio. Non canta di macchine e soldi, ma di disagio e di mafia. «Il rap è la mia teRAPia», dice.
“Vegnu ru cianu” Rius
Rosario Distefano in arte Rius è un rapper avolese classe 1994 che viaggia tra Londra, Palermo, Agrigento, Siracusa e Catania, dove cominciò la sua avventura nel mondo dell’hip hop. Testi “arrabbiati”, legati alle tematiche del territorio in cui Rius compone. Il brano – interamente in dialetto siciliano – racconta episodi di vita quotidiana ed è un inno alle strade del suo paese natale.
“Another Universe” / “Ti sento” Rinky Tinky Jazz Orchestra
La Rinky Tinky Jazz Orchestra nasce nel 2016 dal desiderio di Giuseppe Russo di unire tre aspetti spesso introvabili nella musica contemporanea: l’alta qualità della musica suonata, i migliori palcoscenici in cui esibirsi in tutto il mondo e un’esperienza divertente e piacevole per il pubblico e per gli stessi musicisti. La Rinky Tinky Jazz Orchestra è un insieme di musicisti professionisti di diversa provenienza geografica, cronologica e musicale. Da Milano a Catania sulla strada per Roma e Firenze, l’estrazione musicale dei membri è eterogenea; partendo da una base classica, ogni artista condivide le sue qualità e abilità per creare qualcosa di nuovo. Da questi principi, il desiderio di esportare la cultura italiana in tutto il mondo. Il 15 ottobre uscirà il secondo disco “Ready for Another Universe”, del quale il video è una anticipazione, rappresentazione dell’evoluzione artistica dell’ensemble. Nel nuovo disco l’attenzione si sposta verso l’unicità degli stili firmati Rinky Tinky Jazz Orchestra, stili più strutturati, più specifici. Sette inediti in inglese e solo due cover italiane. La selezione su Spotify è invece una cover di un popolare brano dei Matia Bazar.
“Ninnella” Ezio Noto
Canzone e videoclip in memoria della strage della miniera di Marcinelle dell’8 agosto 1956. «Vuole unire le Regioni che hanno avuto vittime in quella tragedia, attraverso il loro dialetto, le loro parlate. Infatti il testo della canzone è scritto assemblando e utilizzando i diversi idiomi», spiega il cantautore di Caltabellotta. «I temi trattati sono attualissimi e riguardano l’emigrazione, la sicurezza sul lavoro, i sentimenti e l’amore, la dignità degli esseri umani».
“La Vicariota” Antonio Canino, Giuseppe Di Mauro
«La canzuna è chiamata strambottu in Caltanissetta, sturnettu all’Etna, in S. Agata è detta barcarola, marinara; è detta a la furnarisca, a la campagnola, a la vicariota, a la carrittera perché cantate alla maniera dei carcerati, dei contadini, delle tessitrici (carere), dei carrettieri che ne cantavano tantissime». Qui a “cantare” è il piano del maestro siracusano, accompagnato dalle “percussioni” di Di Mauro. Sono “Note di straordinaria follia” che mescolano tradizione e classicità.