Questa settimana in scaletta anche il pop di Dalila Bizzini, il rock dei Maybes e gli echi di chitarre alla U2 nella canzone dei Taverna Umberto I. E ancora: la suggestiva cover dei Pink's One a Siracusa, il cantautorato dialettale di Paola Munda e la sigla di Màkari interpretata da Il Volo
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Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
«È un brano corale, in tutti i sensi: c’è un bellissimo coro di bambini che mi accompagna nei ritornelli… e non solo! La canzone è stata scritto in “coro”, insieme agli amici e colleghi Giulia Anania, Morgana Giovannetti e Daniele Coro, penne sempre sensibili alle tematiche sociali». Così Giuseppe Anastasi presenta il nuovo brano nel quale racconta come la pandemia sta limitando e cambiando le abitudini dei bambini: dalla faticosa didattica a distanza alla reclusione forzata in casa, che non permette ai più piccoli di poter godere della spensieratezza tipica dell’infanzia. (Giuseppe Attardi)
È il nuovo singolo di Dalila Bizzini. Ha 24 anni, calatina ma ormai stabile a Bologna dove si è trasferita per inseguire la sua passione: la musica. Canta e compone da quando aveva 11 anni, si è laureata in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo e collabora con il Take Away Studios di Modena il prestigioso studio di produzione di Benji e Fede. (G. A.)
Una canzone dedicata al credere in se stessi, seguendo la propria strada, i propri desideri, perché in fondo si vive una volta sola, come suggerisce il titolo del singolo della band catanese Maybes: YOLO (You Only Live Once). (Redazione)
I Taverna Umberto I sono due fratelli Giuseppe e Gianfilippo Santangelo che condividono la stessa passione per la musica da sempre. «Il nome è un omaggio alla vecchia locanda di Piazza Armerina che adesso non esiste più, abbiamo voluto riaprirla musicalmente per omaggiare i nostri nonni che la gestivano con sacrificio e amore». Echi di chitarre alla U2 per un pop classico. (G. A.)
Brano tratto da “I confini del giorno”, concept album sul tema dell’amore pubblicato dal cantautore, poeta e pittore di Castelvetrano. Scuola genovese e folk irlandese, anima andalusa e bossa nova convivono in un album dalle sonorità eterogenee, nel quale virate pop-rock si alternano a tentazioni blueseggianti e incursioni liricheggianti. (G. A.)
Non amo le cover band, ma è davvero suggestivo il progetto di questo gruppo di discepoli siracusani dei Pink Floyd di portare al Teatro Greco la musica della leggendaria band così come avvenne agli inizi degli anni Settanta nell’antica cavea ai piedi del Vesuvio. (G. A.)
Da Palermo al Berklee College of Music andata e ritorno per riscoprire e aggiornare le sue origini. È il percorso di Paola Munda che adesso approda al concorso Musicultura 2021. (Redazione)
È la sigla della fiction di Rai1 “Màkari” basata sui romanzi di Gaetano Savatteri che hanno per protagonista il giornalista e investigatore Saverio Lamanna, interpretato da Claudio Gioè. Se Montalbano aveva portato in tv il sudest della Sicilia, Lamanna sposta l’obiettivo sulla zona nordovest che da Marsala conduce a Palermo passando per San Vito lo Capo, Scopello e Castellammare del Golfo. (Redazione)
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