Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Solero” Lorenzo Fragola feat. The Kolors

A sorpresa arriva su YouTube il video, prodotto da Borotalco TV per la regia di Fabrizio Conte, girato a Villa Clerici a Milano, dove è stato ricreato un set fotografico e una sfilata e dove protagonisti non sono solo Lorenzo Fragola e i The Kolors ma anche gli abiti della Maison Enrico Coveri. “Solero” è un brano scritto dallo stesso Lorenzo Fragola che ha pensato bene di coinvolgere la band di Stash. Il periodo di riferimento a cui entrambi gli artisti hanno attinto a piene mani è, infatti, quello degli anni Ottanta. Al brano hanno collaborato anche Federica Abbate e Stefano Tognini ed è stato prodotto da Zef, produttore multiplatino.

“Mizzica pizzica” Antonio Monforte

Nuovo singolo del cantautore catanese Antonio Monforte che ritorna sulle scene con un brano estivo che evoca mare, spiagge, voglia di vacanza, leggerezza e libertà. La canzone racconta di un uomo logorato dallo stress e dal lavoro che non vede l’ora di andare in vacanza al mare, nei paradisi naturali della Sicilia spesso minacciati dal cemento e dagli abusi edilizi. Nel video, immagini, colori, chitarre, percussioni e un susseguirsi di balli in spiaggia, in luoghi incantevoli come Marzameni e l’Isola delle Correnti a Portopalo di Capo Passero.

“Il giubbotto sopra il letto” Paola Consagra

Secondo singolo dopo l’uscita di “Scema”, il ritmo andante della musica si contrappone al senso del testo che racconta di un’attesa di qualcosa che forse è ormai perduto. I due brani anticipano l’EP d’esordio della cantautrice palermitana, intitolato “Ombre”, un lavoro che affronta le paure più profonde, fa emergere nuove consapevolezze e racconta di incontri.

“La notte” Salvatore Adamo

Negli anni Sessanta è stata una delle voci più ascoltate nei jukebox sulle spiagge e nei locali dell’estate italiana. Il cantante comisano, diventato una leggenda in Belgio, è stato un protagonista di quel decennio con questa canzone, diventata un classico, e con brani come “Inch’Allah”, “Affida una lacrima al vento”, “La tua storia è una favola” e tanti altri ancora.

“In fondo al viale” Gens

Era il 1968 quando la band messinese s’impose all’attenzione con questo brano che fa riferimento al Viale San Martino e al Bar che si trovava proprio in fondo al viale, il Bar Progresso. In questo Viale un ragazzo ed una ragazza si incontrano e si innamorano, in quel “caffè dove la gente che non sa che cosa fare”. Rivediamo i Gens in una registrazione recuperata di una loro partecipazione al Cantagiro dello stesso anno.

“Parole” Nico e i Gabbiani

Un’altra voce degli anni Sessanta è quella del mazarese Nicola Tirone, scomparso nel 2021 e conosciuto come Nico dei Gabbiani.

“Balla” Umberto Balsamo

Siamo negli anni Settanta con questo successo del cantautore catanese. Balsamo era più noto come autore – scrisse per Orietta Berti, Mal, Domenico Modugno, Iva Zanicchi, Mina e molti altri – e soltanto in un secondo tempo intraprese la carriera anche di cantautore. Questo è stato il suo maggior successo commerciale.

“Fammi ristaru ‘nto menzu di to brazza” Taberna Mylaensis

Il gruppo, nato nel 1975 a Milazzo, è tra gli alfieri dell’ondata folk-rock che dall’Inghilterra arrivò all’Italia. Si dedica al recupero della tradizione musicale della Sicilia: canti basati sul lavoro dei vendemmiatori e dei mietitori, canti religiosi, canti d’amore, canti di rabbia e di protesta.

“Crudele” Mario Venuti

Un tuffo nel 2004, agli inizi della collaborazione tra l’ex Denovo e Pippo “Kaballà” Rinaldi, che sfocia nella partecipazione al Festival di Sanremo di quell’anno con un brano sensuale e ammiccante al sadomaso. La canzone si piazza al decimo posto della classifica finale, ma al cantautore siciliano vale il Premio della Critica del Festival della canzone italiana “Mia Martini”.

“Silenzio d’amuri” Stefano Accorsi

Il frammento del film del film francese “Tous les soleils” di Philippe Claudel (2011) in cui l’attore Stefano Accorsi canta la canzone di Alfio Antico, il re del tamburo a cornice siciliano. Il brano poi fu pubblicato in uno strano album, “La tarantella: antidotum tarantulae”, a nome del gruppo L’Arpeggiata, che comprendeva lo stesso Alfio Antico, Lucilla Galeazzi, Marco Beasley e Christina Pluhar.

Ascolta la playlist su Spotify

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