Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Mosse” Davide Calandra

Davide Calandra Sebastianella semplicemente noto come “Davide Calandra”, in precedenza conosciuto anche con il nome di Devid e Dieci, è un rapper, cantante, produttore e autore cresciuto a Montale in Toscana ma di origini siciliane. «Questo brano, schietto e sincero, suggerisce una riflessione su alcune domande fondamentali», spiega il rapper. «Va dritto al punto mirando a far sorgere in chi ascolta spunti di riflessione sul senso stesso della vita. La produzione tende alla trap, arricchendosi di un sound “misterioso”».

“Kleopatra” Denise Manno (Kocham remix)

Il singolo d’esordio della cantautrice palermitana che ha raggiunto la top 20 Shazam e iTunes in Turchia vede nuova luce con il remix di Kocham, il progetto solista del produttore parigino Jim Zerga (parte del duo Lumberjack) che nasce nel periodo di lockdown: la sua discografia ha oltre 5 milioni di streaming plays ed è suonato da David Guetta, Dannic, Bob Sinclar, DJ S.K.T, Hard Rock Sofa e molti altri. «“Kleopatra” è nata nel bel mezzo del primo lockdown», racconta Denise. «L’idea era quella di regalare spensieratezza e di ritornare, anche solo usando l’immaginazione, in una vera discoteca. Scritta da me e prodotta dai Marnage e Surai, questo è un brano alternativo con dei egypt sound molto particolari. Ho riportato Cleopatra in chiave moderna per esaltare il potere delle donne.  Cleopatra, la regina egizia, era una donna di grande potere nonostante vivesse in un periodo storico molto lontano dal nostro, con questo pezzo invito le donne a riflettere su questa cosa, perché noi il potere lo abbiamo sempre avuto».

“Notte di dicembre” Sonia Mineo

È il singolo di debutto della giovane cantautrice palermitana. Voce soul, ritmica in crescendo, coinvolgente. Un buon biglietto da visita per una “absolute beginner”.

“Sikelia” Cico Messina

Diretto da Antonio Messana, regista trapanese, il video è un piano sequenza che porta lo spettatore all’interno della “stanza della musica” di un vecchio baglio spagnolo nella campagna di Paceco. Protagonista Jerusa Barros, cantante capoverdiana, nata nell’isola di Sal ma trasferitasi a Palermo quando era ancora bambina. Jerusa ha tradotto in creolo “Sikelìa”, il brano scritto da Cico Messina, esaltando la “morabeza”, quel senso di nostalgica appartenenza alle proprie radici. Francesco “Cico” Messina è l’autore del brano. Dopo aver preso parte e aver prodotto diverse band musicali con cui ha girato Italia ed Europa, ha deciso di tornare in Sicilia in modo da riscoprirla e rivalorizzarla.

“Lo zio Armando” Luca Aletta

Il pianista, compositore, fisarmonicista lentinese torna dopo qualche anno alla dimensione in solo e nell’album “L’amico immaginario” suona tutti gli strumenti: pianoforte, piano elettrico, tastiere, fisarmonica, melodica, andes. Sono dieci composizioni originali dell’autore e una rivisitazione di “Isn’t She Lovely” di Stevie Wonder. Fuoriesce sempre più in questo lavoro il suo amore per il jazz, come nel brano “Lo zio Armando” dedicato all’immenso Chick Corea, ma c’è anche tanto Sudamerica (vedi “O choro mio”, “Um papagaio chamado Tom”) e poi non poteva mancare la dimensione in piano solo come nei brani: “Ave Maria” e in “Un LP del ‘56”.

“Lettera dal fondo del mare” Kaballà

Molto prima che Massimo Ranieri presentasse la sua “Lettera al di là del mare”, il catanese Pippo “Kaballà” Rinaldi cantava questo testo poetico con l’accompagnamento di una steel guitar e degli archi. Una canzone che parla di derelitti, ultimi, raccontando il dramma della disperazione di chi annega in mare in cerca di una terra promessa e di chi affoga in un bicchiere i suoi problemi.

“I peggiori” Il Pan del Diavolo

Imprevedibile duo “folk’n’roll” siciliano che scatena tuoni e fulmini con due chitarre acustiche e grancassa del quale si sente la mancanza. Una ascesa inspiegabilmente interrottasi nel 2017 quando la band, tramite i propri social, comunica che entra in un periodo di pausa per allontanarsi a tempo indefinito dal progetto.

“Io non ti ho detto niente” Ennio Salomone

Per il cantautore di Sciacca, da tempo pendolare tra Roma e Milano si tratta di un ritorno alle origini, se non musicali, quantomeno emotive del cantautore. È una canzone rock dal gusto retrò, in cui però trovano spazio sintetizzatori aggressivi, chitarre fendenti e una voce che esprime una rabbia autentica ed esplosiva. «Dentro c’è la Sicilia, la terra abbandonata dalla protagonista», racconta lo stesso cantautore. «Vi sono i luoghi reali, gli spazi dell’anima, la nostalgia e la consapevolezza di un passato destinato a rimanere perfetto, intatto e cristallino proprio perché immortalato oramai nel ricordo più profondo».

“Due correnti” Katres

Katres, nome d’arte di Teresa Capuano, nasce a Catania ma da sempre vive a Napoli. Inizia giovanissima a suonare la chitarra e a comporre. Personalità, passione ed eleganza trovano espressione nei suoi testi e nelle sue musiche. In questo brano vuole raccontare l’amore viscerale per una figlia e per la Sicilia e trova massima espressione attraverso la perfetta similitudine con l’Isola delle Correnti.

“Beddasso” Denny Napoli

Un one man show all’insegna della messinesità: pregi e difetti, ritratti e caricature, impressioni e luoghi comuni del made in Messina sintetizzati in unico spettacolo con protagonista Denny Napoli. Il cognome che porta questo giovane talento nostrano inganna perché si tratta di un messinese doc, come canta nelle sue canzoni. Nel video di questa la partecipazione straordinaria e ironica del sindaco dimissionario (forse) Cateno De Luca.

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