Sicilian Playlist #85: l’amore che guarisce nel nuovo corso di Lello Analfino
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“Mi fai stare bene” Lello Analfino
Nuovo singolo del cantautore agrigentino, frontman del gruppo Tinturia, che anticipa la pubblicazione del nuovo album dal titolo “Punto e a capo”, in uscita il 9 settembre. Sonorità moderne, elettroniche e quasi psichedeliche preannunciano un nuovo cammino musicale per Lello Analfino, sempre costantemente alla ricerca di nuovi stili e nuovi suoni. Il viaggio intrapreso con questo progetto musicale racconta la volontà dell’artista di aprirsi a nuovi orizzonti, nel segno del desiderio di cambiare e conquistare il futuro usando il presente come incipit. «Nel rumore, nel sudore, nei colori della città che si muove c’è poesia, quella che ci fa stare bene. L’amore dà forma a questa condizione e rende tutto straordinario e semplice allo stesso tempo», racconta Lello Analfino. «Con gli occhi innamorati tutto si colora di bello. Non serve ricercare uno stato ameno quando quello che abbiamo basta per stare bene. Del resto, non è questo quello che cerchiamo, la condizione a cui tutti ambiamo?». Il video è diretto da Fabio Florio, con il montaggio a cura di Antony Saldì, il soggetto scritto da Peppe Milia e la partecipazione di Simona Trupia.
“Diva” La Rappresentante di Lista
Dopo il successo sanremese di “Ciao Ciao”, che ha ottenuto prima il disco d’oro e poi quello di platino, il gruppo toscano-palermitano, composto da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, lancia un nuovo singolo. Il brano è un omaggio all’autocelebrazione, un invito a fregarsene del giudizio della gente, ad essere liberi e accettarsi per quello che si è e, allo stesso tempo, a rispettare la diversità degli altri. Solo così si possono inseguire i propri desideri e sogni e quindi fiorire, brillare e vivere la vita che si desidera, senza compromessi. Il video, con la regia di Simone Rovellini, è stato girato in piazza Pretoria, conosciuta anche come “piazza della Vergogna” per via della fontana con le statue nude.
“Libera” Bruna
Cantautrice palermitana, innamorata della musica sin da bambina inizia a studiarla in occasione di un’esperienza interculturale a Sidney. Affina la sua voce attraverso masterclass di canto armonico, moderno e jazz. Approda al Casting di “Amici 16”. Alterna sonorità malinconiche a mood di esplosiva vitalità e, dopo una breve parentesi con l’etichetta Etnagigante, esplora la ricerca del suo equilibrio in musica scrivendo le sue prime canzoni con la label Lo Stato Dell’Arte.
“Nuvole sul divano” Oreste Muratori
La canzone, nata durante il lockdown del 2020, è stata recentemente premiata con la “menzione speciale” al Premio InediTO – Colline di Torino nella sezione Testo Canzone. «All’interno di un piccolo appartamento il protagonista del brano si nutre delle sensazioni degli oggetti di casa, dei piccoli gesti quotidiani vissuti in solitudine che lo avvicinano con la mente ad un affetto lontano (“giri sul bordo di questa tazzina/ti bevo nel caffè di ogni mattina”)», spiega il cantautore siracusano. «La lontananza e l’impossibilità di poter raggiungere fisicamente l’altra persona sono lo spunto per affrontare il tema della solitudine e di quei punti fermi che nella nostra vita ci permettono di superare i momenti di difficoltà e di sentirci vicini anche a chi non ci è realmente accanto».
“Proud Mary” Deborah Iurato
Nel 2014, a poco meno di 23 anni, si aggiudicò Amici 13 arrivando ad incidere il suo primo EP, che ha raggiunto in poco tempo il disco di platino. Poi, come spesso accade ai “figli dei talent”, sulla cantante ragusana è sceso il silenzio. Favorito dal flop a Sanremo quando storpiò la canzone con cui era in gara in coppia con Giovanni Caccamo. Adesso ritorna quasi irriconoscibile. Nuovo look e voce più educata per un Ep live con tre brani storici della musica black.
“Causa effetto” Giusy Ferreri
Il nuovo singolo dell’interprete palermitana estratto dall’album “Cortometraggi”. “Con le mie mani nude a toccare le onde in un giorno d’estate / continuo a sentirti come il canto di una balena nel mare / ma la notte mi vuoi e mi vuole per come mi immagini tu / io mi sento diversa non ho una risposta la causa e l’effetto sei tu”, canta Giusy Ferreri in questa rock ballad scritta da Bungaro, Cesare Chiodo e Matteo Valicelli.
“Come la terra” Alfonso Lapira
Tratto da “Terramater”, secondo album del cantautore netino. Un disco che sa di fuoco, olio, terra e sale; di amore, solidarietà e violenza. Di Sicilia. Il disco è stato interamente arrangiato e prodotto da Paz Defina (Volwo), Michele Musarra e da Enzo Velotto. «Dentro le canzoni c’è la mia vita. L’album è il mio amore per la natura e la terra», spiega Lapira, cantautore vecchio stile.
“King of dance” Helen Burns
È il brano d’apertura dell’Ep di debutto della rock band catanese, intitolato “We gotta go away”. E il video è il documento sonoro dell’esibizione con la quale si sono presentati per la prima volta al pubblico con il nuovo materiale lo scorso aprile al Centro Zo di Catania.
“Ciro & Genny” Picciotto
Con il nuovo singolo continua il racconto del rapper palermitano iniziato con la doppietta precedente “Bimbi” e “Miracoli”, ma ci si ritrova catapultati in un’altra fase della vita. Dopo aver affrontato il carcere minorile e aver riscontrato la totale assenza di cura nel quartiere in cui vive, il protagonista cerca di appagare la sua fame di buoni sentimenti attraverso l’amore. Una storia dannata, un amore malsano, conseguenza di chi è diventato adulto troppo in fretta. «Una delle tante “fuitine” che dalle nostre parti sono ancora molto comuni, io stesso ne sono figlio», racconta Picciotto. «L’immaginario della famosa serie “Gomorra” mi ha ispirato, l’amore e l’odio dei due protagonisti tiene vivo il rapporto, il bisogno di esercitare potere dal quale si scappa, ma che si ripropone sotto altre vesti. L’atavica ricerca del denaro come status di realizzazione, la lunaticità tipica di due adolescenti impreparati nel gestire una famiglia e poi il “SE” come loop tossico mentale che ti allontana dalla realtà».
“Nadir” Raffaele Genovese
Dopo “Terrarossa”, secondo tassello per un prossimo album di inediti del pianista siracusano. Alla leggerezza e al romanticismo del primo, risponde con un brano minimalista, scarno, riflessivo. Entrambi ben lontani dal jazz inseguono nuove esperienze sonore. Un percorso affascinante e tutt’altro che ostico per chi presta ascolto con attenzione.