Tra le rovine del castello cittadino, Orazio Cuccia fondatore dell’associazione “I castelli di Enna” ha creato un campeggio gratuito per incentivare il turismo nell’ennese e far conoscere la storia del paese diodoreo

Un “camping archeologico” per rilanciare il turismo ad Agira. Questo il sogno di Orazio Cuccia, fondatore dell’associazione “I castelli di Enna”, che da qualche mese ha messo su un campeggio gratuito nei pressi delle rovine del castello cittadino per mostrare ai propri concittadini le potenzialità della sua proposta. «L’idea – racconta – è nata nel settembre dell’anno scorso, quando proprio alle rovine del castello incontrai un travel blogger friulano. Guardando il panorama mi disse che sarebbe stato bello immaginare un camping in un luogo come quello».

FAR RINASCERE L’ACROPOLI ATTRAVERSO IL CAMPING. Alla base del progetto c’è la passione del giovane per la storia del suo paese. «Agira – racconta ancora – sorge sul monte Teja e può vantare una storia antichissima. In molti la conoscono per aver dato i natali a Diodoro Siculo, ma la città è importante anche per aver rappresentato una linea di confine tra Siculi e Sicani». Il castello sorge su un’acropoli greca e il desiderio di Orazio è quello di farla rinascere proprio attraverso il suo campeggio».

LE REAZIONI. «Purtroppo il primo progetto che ho presentato all’amministrazione comunale è stato respinto, ma non mi sono perso d’animo». L’idea di Orazio, complice la disponibilità di un privato, è stata quella di offrire una vera e propria dimostrazione della sua idea. «I terreni che circondano il nostro castello sono di proprietà privata e grazie alla generosità di Nunzio Lo Faro ho potuto mettere su una tenda dotata di tutti i comfort». A lavori ultimati, Orazio ha invitato amici e conoscenti a trascorrere un po’ del loro tempo nel suo “piccolo angolo di paradiso”.

Alcuni ragazzi nella tenda di Orazio Cuccia

RAVVIVARE UN TERRITORIO. «Il progetto – racconta ancora – si rivolge principalmente ai giovani e vuol essere un modo di ravvivare il paese. Tutti i servizi che ho intenzione di creare saranno fruibili gratuitamente. L’unica cosa che chiederò in cambio sarà una quota d’associazione, necessaria a coprire le spese e la forza lavoro». Ad animare Orazi è quindi prima di tutto la passione. «Io sono un autista, questo non è un mestiere di mia competenza. Per realizzare il tutto ho anche rubato molto tempo alla mia famiglia, ma mi sto impegnando a fondo perché mi sono innamorato del mio paese».

IL SOGNO DI ORAZIO. Prima della prossima estate Orazio presenterà un nuovo progetto al comune, più grande e arricchito da un modello tridimensionale. Nella sua idea c’è anche quella di creare un volano turistico, per la fruizione della Sicilia, vista la posizione di Agira nel cuore dell’isola. «Spero vivamente che il progetto verrà accettato. Del resto, vedere l’entusiasmo di molti miei concittadini alla mia iniziativa è stato un segnale importante. Il cambiamento è possibile».

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