Una nuova vita per l’Istituto Bellini: dalla statalizzazione ai progetti futuri

L’apertura dell’anno accademico dell’ente catanese è stata l’occasione per presentare i prossimi eventi in cantiere, fra cui il sodalizio con l’INDA e il progetto Beethoven 2020. Il primo passo per un’istituzione che, dopo tanto soffrire, guarda con fiducia al domani

Sembra che finalmente sia uscito il sole sull’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini di Catania, vittima in questi anni di una grave crisi economico-finanziaria che è costata, nell’ultimo biennio, lacrime e sangue a studenti e docenti. Si può finalmente mettere un punto sulla precarietà per concentrarsi su una nuova rinascita, almeno questo è l’auspicio di tutti, grazie al raggiungimento in questo 2020 della tanta agognata statalizzazione. «L’Istituto Bellini – spiega la presidente Graziella Seminara – merita di festeggiare oggi questo traguardo ed è stato un segno di rispetto che il Conservatorio di Palermo abbia rinunciato alla denominazione di Conservatorio Vincenzo Bellini, assumendo quella di Alessandro Scarlatti, e riconoscendo a noi il diritto di fare proprio il nome di uno dei più grandi operisti della storia». Un percorso lungo più di quarant’anni, quello per il riconoscimento statale, in cui si sono attraversate tutte le stagioni: liceo musicale, istituto, fino ad arrivare oggi alla qualifica di centro d’alta formazione inserito all’interno della European Hight Educational Area.

ANNO NUOVO VITA NUOVA. I segnali di risalita si erano percepiti già dalla nomina a nuovo direttore del pianista Epifanio Comis, avvenuta pochi mesi fa, confermata da quella a sovrintendente al Teatro Massimo Bellini di Catania di Giovanni Cultrera, il cui legame con l’Istituto è sempre stato forte e duraturo prima in veste di studente, dove ha conseguito la laurea in pianoforte, poi in qualità di docente. Non solo: la solida Istituzione negli anni ha visto formarsi nomi di pregio che oggi ricoprono ruoli di primo piano nelle principali realtà siciliane, fra cui ricordiamo la stessa Seminara, impegnata in prima linea per il raggiungimento del difficile traguardo, Francesco Nicolosi, direttore artistico uscente del Teatro Massimo Bellini, e Antonio Marcellino, sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.

VIVERE OSANDO. Com’è emerso dall’inaugurazione dell’Anno Accademico, l’obiettivo principale è quello di valorizzare gli studenti, puntando al rilancio della musica e stringendo sinergie con i principali enti siciliani. A tal proposito Cultrera ha invitato i numerosi allievi presenti a sentirsi parte integrante del Teatro: «Ricordate che questa è la vostra casa, nel momento in cui avrete bisogno di un palcoscenico su cui esibirvi il Bellini è a vostra disposizione. Lasciamo che le nostre personalità crescano, imparando a vivere e a osare». È in questa prospettiva che alla convenzione con il Teatro Massimo Bellini sottoscritta nel 2017 ne sono seguite altre con il Polo Regionale di Catania ai Beni Culturali, con il Teatro Stabile e con l’Istituto Nazionale di Dramma Antico. Quest’ultima, secondo la Seminara, «particolarmente rilevante per la possibilità di attivare progetti di formazione in campo artistico e musicale, ma anche di proporre in prime esecuzioni moderne le musiche composte per gli spettacoli da artisti del calibro di Pizzetti, Malipiero, Petrassi e Sciarrino. Essenziale sarà poi il rapporto con l’Università: da almeno un decennio abbiamo stretto una collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche che si è rafforzata negli anni aprendosi oggi, grazie al nuovo Rettore, al Dipartimento di Matematica e Informatica per la musica elettronica, di Fisica per l’acustica, di Psicologia e Medicina per i nuovi impieghi terapeutici della musica e di Giurisprudenza per le questioni relative al diritto d’autore e alla legislazione che regola la trasformazione degli Enti lirici in Fondazioni di diritto privato. È mia intenzione, inoltre, volgere più impegno nella promozione del senso identitario dell’Istituto, della sua presenza fattiva nella vita intellettuale della nostra città e più in generale nel paesaggio musicale italiano».

BEETHOVEN 2020. In questo nuovo anno ricorre anche un importante anniversario: si festeggiano, infatti, i 250 anni dalla nascita del compositore di Bonn. «Saranno previste molte manifestazioni – spiega Comis – oltre a seminari che coinvolgeranno allievi e docenti. Per di più Piero Rattalino e Riccardo Risaviti, insieme al Maestro Nicolosi, selezioneranno gli allievi musicisti che eseguiranno, in un progetto condiviso con il Teatro Bellini, le 32 sonate per pianoforte di Beethoven. Seguiranno poi concerti per solisti e orchestra, per pianoforte, per violino – dove le selezioni saranno affidate questa volta a Uto Ughi – oltre alla Fantasia corale. Stiamo lavorando, inoltre, d’accordo con l’Università di Catania per realizzare seminari e conferenze oltre alle masterclass specialistiche con il pianista newyorkese Jeffrey Swann e con il maestro del pianoforte Boris Berezovskij». La serata è stata l’occasione per presentare un altro fiore all’occhiello dell’Istituto, l’Orchestra Sinfonica formata da docenti, allievi ed ex allievi che si va ad aggiungere all’Orchestra giovanile condotta dal Maestro Giuseppe Romeo.

Un parterre variegato ha assistito a un appassionante programma iniziato con la Sinfonia da “Norma”, a cui ha fatto seguito la superba esecuzione dell’Ouverture da “Le nozze di Figaro” di Mozart per concludersi con il “Concerto per pianoforte e orchestra in la minore” op.54 di Schumann nel quale Comis ha mostrato la sua propensione al virtuosismo pianistico. Auspichiamo che l’attenta e calorosa partecipazione di pubblico giovane si possa replicare durante la stagione sinfonica del Massimo Bellini, soprattutto alla luce del fatto che l’Istituto conta oltre 700 studenti; auspichiamo inoltre che i più giovani possano trovare uno spazio all’interno del prossimo Festival Vincenzo Bellini, nella speranza di veder fiorire nuovi talenti in una terra in cui le ambizioni e le speranze vengono spesso bruciate.


All’evento, presentato dalla professoressa Carmela Anastasio, sono intervenuti l’assessore ai lavori pubblici Enrico Trantino, in rappresentanza del sindaco della città Salvo Pogliese, Giovanni Cultrera, sovraintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania, Graziella Seminara ed Epifanio Comis, rispettivamente presidente e direttore dell’ISSM Vincenzo Bellini, il Rettore dell’Università Francesco Priolo e Daniela Lo Cascio, commissario straordinario del Bellini che ha portato i saluti dell’assessore regionale Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina.

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