Una stagione che possa
coniugare giovani
e tradizione: la sfida
del Bellini di Catania

Si chiamerà “Il Massimo della musica” il nuovo cartellone lirico, di balletto, musica sinfonica e da camera del Teatro catanese. Il gioco di parole è voluto per rimandare alla collaborazione con l’altro grande centro di produzione musicale dell’Isola

Un ossimoro? Di certo è bizzarra l’idea di accostare termini come tradizione e giovani nella stessa frase, ma la coppia Grossi/Nicolosi è consapevole di dover fare i conti con un pubblico esigente come quello catanese, legato a un’idea di teatro più come rito borghese che civile. Così, se da un lato l’obiettivo finale del Sovrintendente e del direttore artistico è la ricerca musicale e un’offerta in grado di ampliare la platea a giovani e universitari, dall’altro bisogna fare i conti i bilanci, per cui questa nuova programmazione 2019 vedrà titoli cari agli spettatori più conformisti. Non per questo però il lavoro di trasformazione portato avanti già da qualche anno andrà perso, piuttosto lo ritroveremo in modalità e situazioni differenti, come per il balletto Night Garden di Evolution Dance Theater o nell’ambito della sinfonica, dove si focalizza l’attenzione sul Novecento italiano con il concerto per contrabbasso e orchestra del trapanese Antonio Scontrino e la rara Seconda sinfonia di Giuseppe Martucci.

OFFERTA GIOVANI. Non di solo sbigliettamento vivono i teatri e questo è un dato incontrovertibile, anche se la vendita degli abbonamenti è una parte fondante per le casse dell’Ente, per cui tenere in considerazione gli umori degli spettatori ha un peso notevole. Nasce da questo l’esigenza di un cartellone che abbia titoli tradizionali che mettano d’accordo tutti, fermo restando che il triennio di programmazione appena conclusosi ha visto una buona crescita in termini di presenze oltre che nella sfera dell’autofinanziamento, cioè le sponsorizzazioni fatte da privati, con un discreto 13% che lascia ben sperare per il futuro e riconferma, qualora ce ne fosse bisogno, la solidità del brand Teatro Massimo Bellini. I soggetti principali chiamati in causa per il nuovo anno – che per la prima volta sia sul versante sinfonico sia su quello lirico e dei balletti inizierà a gennaio e si concluderà a dicembre – sono i ragazzi, gli abbonati storici e i turisti, una risorsa in continua crescita per la città. Molte le riduzioni per gli over65, per le famiglie che accompagnano i figli a teatro, per gli abbonati che portano un amico ma soprattutto per i ragazzi: fino ai 17 anni sono previsti biglietti a €5,00 mentre per gli under30 e gli universitari vengono riconfermati quelli a €7,00. Inoltre, per uniformarsi al diktat del ministro Bonisoli ogni produzione vedrà 100 biglietti al costo di €2,00 per i giovani di età compresa fra i 18 e i 25 anni. E infine per i melomani più appassionati è prevista una scontistica speciale se si attiva un abbonamento anche al Massimo di Palermo, in rispetto a quella che è la rete dei teatri che punta come sempre al sostegno fra gli enti dello stesso territorio.

MUSICA MUSICA. Messe da parte cifre e percentuali, passiamo in rassegna il cartellone che propone cinque opere e due balletti, oltre a una dozzina di concerti sinfonici, sinfonico-corali e cameristici. Nuovo allestimento per Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart, per la regia di Pierluigi Pizzi e diretto dal Maestro Gelmetti che ritroveremo anche alla conduzione della Messa di Requiem in Re minore per la rassegna sinfonica, un omaggio all’ultima produzione del compositore austriaco. A seguire Fedora di Umberto Giordano, titolo che dopo l’Andrea Chénier in scena dal 30 ottobre chiude il mini ciclo dedicato al compositore verista. Un allestimento storico firmato dal compianto regista Lamberto Puggelli, messo in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano nel 1993, ripreso dal Regio di Torino e riproposto a Catania da Salvo Piro. Sul podio, il Maestro Daniel Oren e un cast d’eccezione nel quale spiccano i nomi del soprano Ira Bertman e del tenore Sergey Polyakov. Per Madama Butterfly di Puccini la direzione sarà affidata a Gianna Fratta e vedrà la regia del catanese Lino Privitera, nel ruolo del titolo Karima Flores e Enrique Ferrer nei panni di Pinkerton. In occasione della morte di Vincenzo Bellini è prevista la terza opera del compositore, Il Pirata diritta da Miguel Ortega e la regia di Vincenzo Pirrotta. L’ultima produzione, La Cenerentola di Gioachino Rossini vede una co-regia affidata a Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi sotto l’egida bacchetta di Josè Miguel Perez Sierra. Per quanto riguarda la danza, oltre a Night Garden d’impronta più contemporanea, verrà rappresentato un classico del repertorio coreutico, Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev affidato al corpo di ballo del Teatro Nazionale di Pilsen con il quale si prospetta un gemellaggio. La sfera sinfonico-corale annovera tra i tanti nomi quello del grande violinista Uto Ughi, di Giuseppe Andaloro, Anna Tifu, Ilja Kim, Andrey Gugnin e Ivan Krpan e ancora il giovane pianista Alberto Ferro e il Quartetto Adorno, che spazieranno fra le composizioni di Mozart, Beethoven, Liszt, Britten, Dvorak, solo per citarne alcuni.

RAGAZZI A TEATRO. Con l’idea di educare il pubblico più giovane all’ascolto e all’estetica della musica, il percorso già consolidato negli anni da Preludi all’opera curato dalle professoresse Maria Rosa De Luca e Graziella Seminara, proseguirà quest’anno con una novità: Opera Educational. Come ci dice il Maestro Nicolosi: «Il nostro obiettivo è avvicinare i giovanissimi, per questo abbiamo commissionato a Matteo Musumeci un’opera, Viaggio al centro della Terra, un classico della letteratura che insieme al balletto Le Corsaire costituirà una punto di inizio per portare a teatro i più giovani».

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