Grande partecipazione per la prima lezione della “Scuola di Formazione Politica per il Bene Comune” organizzata da Fondazione Sussidiarietà e Futurlab a Catania. L’incontro ha visto come relatori Claudio De Vincenti, Francesco Tufarelli e Carlo Mochi Sismondi

[dropcap]«[/dropcap][dropcap]O[/dropcap]ggi è necessario che la Pubblica Amministrazione sia un sostegno per le forze vive del Mezzogiorno Bisogna riflettere sul perché la PA finisca spesso per costituire invece un elemento di blocco, frenando la spesa dei fondi pubblici». Così Claudio De Vincenti, Ordinario di Economia Politica dell’Università La Sapienza e già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,  inquadra il tema dell’incontro di apertura della Scuola di Formazione Politica per il Bene Comune, promossa a Catania dalla Fondazione Sussidiarietà e dall’Associazione Futurlab, svoltasi presso Camplus Catania.  Il corso, giunto alla seconda edizione, mira a creare consapevolezza sui processi politici ed istituzionali in atto e formare una classe dirigente in grado di operare, avendo le competenze e gli strumenti culturali, per assumere le decisioni politiche volte alla costruzione del bene comune. L’iniziativa gode del patrocinio dell’Assessorato all’Economia della Regione Siciliana, la collaborazione di ANCI Sicilia, della Fondazione Francesco Ventorino e del Camplus Catania e il contributo del Caseificio Bompietro e di Antorà.

Come costruire una Pubblica Amministrazione che risolva davvero i problemi del cittadino? «Più che di trasformazioni – ha spiegato Francesco Tufarelli, Dirigente Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – la PA ha oggi bisogno di un consolidamento. È necessario rinforzarla nei suoi principi cardine, definiti dagli articoli 97 e 98 della Costituzione, attualizzandoli mediante la digitalizzazione, l’informazione, l’aggiornamento. Altro punto nodale sarà una ridefinizione dei rapporti con la politica: è importante fissare i punti di “chi fa cosa”, perché è evidente che negli anni abbiamo fatto un po’ di confusione».

Carlo Mochi Sismondi: «È necessario pensare pensare alla trasformazione digitale come “metamorfosi” e non come “cambiamento”»

Per Carlo Mochi Sismondi, Presidente di FORUM PA, invece, sono quattro le direttrici da seguire. «Innanzitutto – ha spiegato – è necessario che i servizi della PA siano organizzati sulla base dei bisogni dei cittadini. Secondo aspetto riguarda l’investimento sulle persone, mediante un rinnovamento del personale che passi da attività di mentoring e formazione. Il terzo punto riguarda la geografia della Pubblica Amministrazione: bisogna mettere ordine in un quadro complesso e diversificato. Ultimo punto, ma non per importanza: pensare alla trasformazione digitale come “metamorfosi” e non come “cambiamento”. Sarà necessario formare i vertici apicali delle amministrazioni a un pensiero strategico su questa trasformazione e utilizzare nuovi strumenti per comprenderla».


Il prossimo appuntamento è previsto per il 20 marzo e avrà come titolo “Il sistema degli Enti locali tra vecchie criticità e un nuovo approccio manageriale”. Interverranno Mario Emanuele Alvano, Antonio Meola, Litterio Lipari; modererà Luigi Scrofani.

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