Quello che fu mio lo persi strada facendo, quasi inavvertitamente;
e adesso, se ho un foglio e una matita,
faccio – indovina un po’ – faccio dei versi!


Marino Moretti

Quanto abbiamo perso da un anno a questa parte, quanto abbiamo perso in questi mesi! All’inizio non lo abbiamo compreso, oggi, guardando indietro, ci sono chiari segni; li ha posti un virus oscuro e quasi inavvertitamente anche noi. C’è chi dice che la scuola è tra questi “oggetti smarriti”, ma in realtà è ciò che ha permesso a tanti, piccoli e grandi, di non smarrirsi. Nonostante tutto, quindi, la scuola va avanti, tenendo la testa alta, non un’entità generica ma persone reali, ragazzi, donne e uomini che sono appassionati innanzitutto della vita o almeno dovrebbero. E la vita vera è proprio fatta di un continuo confronto di idee, storie, persone, stagioni che passano e si rinnovano. Così capita che un sentiero stretto e impervio, come il tempo che stiamo vivendo, sia l’occasione per Prof. e alunni di scrivere sulle incertezze del futuro, sull’amore, sull’amicizia, su come le difficoltà possano diventare opportunità quando si cammina insieme, seguendo lo stesso verso.

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