“Preparate le bacchette per assaporare un gustosissimo katsu giapponese. Si tratta di un piatto tipico della cucina orientale. Per un buon katsu ci vuole un buon maiale o anche un buon manzo”. Quella della gustosa cotoletta è solo una delle moltissime ricette che, attraverso le pagine di Cocomeri d’inverno, edito da Algra Editore, conducono il lettore in un viaggio sensoriale, che conquista il palato e suscita un’ilarità spontanea, giocosa ma mai volgare. Pubblicato nel mese di dicembre 2023 e presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino a maggio 2024, il volume della speaker e autrice radiofonica Manuela Santonocita raccoglie segreti e suggerimenti per portare in tavola ricette gustose e, soprattutto, dai nomi memorabili.

RICETTE DAL MONDO. Primi e secondi piatti, ma anche pane e impasti, contorni, passabocca e delizie da sorseggiare. Il volume attinge da culture culinarie di moltissimi Paesi: «Cocomeri d’inverno – spiega Santonocita – è il frutto di una raccolta di ricette pensate inizialmente per il pubblico della radio e della tv e poi proiettate sulla carta, ma anche di un minuzioso lavoro di ricerca in ambito culinario, che riguarda non solo la Sicilia ma il mondo intero». Dopo avere scoperto il Moshio (un tipo di sale giapponese estratto dalle alghe) ed essersi dilettata ai fornelli con una gustosa Merda de can (una preparazione nizzarda di gnocchi), Manuela ha curiosato in ogni angolo del web per scovare altre ricette dalle note boccaccesche ma dal sapore travolgente, proprio come le risate suscitate dalla loro lettura: “Leccate il kulēs dopo averlo messo a punto per gustarlo. Il kulēs è una zuppa di manzo con carne e cereali, di origine russa”. «Un modus operandi – prosegue l’autrice – che avevo già sperimentato durante la stesura di Non è come sembra, pubblicato nel 2021: in quel caso, l’elenco di nomi e curiosità riguardava alcuni (strambi) luoghi in Sicilia e nel mondo.»

COCOMERI D’INVERNO. Il senso doppio del contenuto si annuncia già dal titolo, che appare come una curiosa antitesi ma che è, in realtà, frutto – è il caso di dirlo – di un’esperienza realmente vissuta: «Durante la stesura del libro, io e mio figlio piantammo davvero i cocomeri in inverno e, come si dice in siciliano, appigghiaru». Una sorta di piccola magia o, forse, un suggerimento del destino, che ha contribuito a dare forma a ciò che è, oggi, Cocomeri d’inverno. «Le persone che leggono si divertono, ritrovano quello stesso sorriso che ha accompagnato me durante la stesura. C’è anche chi storce il naso, nonostante abbia cercato di non scavalcare mai alcuni confini, e alla fine mi sono convinta di una cosa: la volgarità sta negli occhi di chi legge.»

COSA BOLLE IN PENTOLA? «Non c’è due senza tre qualche altra ‘sparata’, prima o poi, arriverà sicuramente» risponde Manuela quando le chiediamo se ha in programma un altro libro. «Per il momento, mi godo questi Cocomeri» aggiunge. Abbandonata (momentaneamente) la penna, adesso è pronta a indossare le cuffie e a tornare al suo primo e vero amore: la radio: «Lavorare in radio è la realizzazione di un sogno. Ho lavorato per le più belle radio di Sicilia e sono pronta a parlare, ancora, ai miei ascoltatori. Chissà che non nasca – di nuovo – da qui l’ispirazione per un nuovo libro».

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