Per chi desidera vivere un’esperienza 100% sicula, o per lo studente fuori sede che non vuole dimenticare le proprie origini, è nata una rivoluzionaria  versione della più famosa app di messaggistica

Ci aveva già pensato 30 anni fa Andrea Camilleri a sdoganare il “siciliano” in tutto il mondo grazie al suo Commissario Montalbano, tradotto in oltre 120 lingue e reso famoso dalla versione televisiva con il volto di Luca Zingaretti. Da Nord a Sud, espressioni come “una rottura di cabbasisi”, “una gran camurrìa” e “dare una talìata” sono entrati a far parte dell’uso quotidiano.
Che si tratti di un dialetto o di una vera propria lingua (per un approfondimento sul tema cliccate qui), la novità è che il siciliano sta gradualmente conquistando il web.

DAI DIZIONARI A “WIKIPEDIA, LA NCICLUPIDÌA LÌBBIRA”. Si è cominciato con i dizionari online e i primi divertenti tentativi di tradurre termini italiani di uso comune in siciliano. Sul sito Glosbe il tempo vola nel costatare quanti termini siano traducibili: si inizia cercando “calzino” che diventa “quasetta” e si finisce digitando “culla” che si trasforma in “naca”.
Il passo successivo è verificare se i personaggi e gli eventi che ci accompagnano nelle nostre giornate sono presenti sul web in versione sicula. Ebbene, basta digitare “Wikipedia in Siciliano” per accedere alla schermata Bimminuti nta Wikipedia, la nciclupidìa lìbbira ca cuegghiè pò canciari! Leggi, talìa la fonti, tàlia la crunuluggìa. E funziona davvero! Cerchiamo “Festival di Sanremo” e in pochi secondi appare il testo “Trasmittuta n’diretta a televisioni, ogni annu lu Festival di Sanremu rapprisenta una di trasmissioni cchiù taliati”; mentre il 14 febbraio si scopre che è “lu jornu di San Valintinu; tradizziunalmenti didicatu a festa di nnammurati”.

TELEGRAM IN SICILIANO. Ma ecco l’ultima trovata di Internet. Per chi desidera vivere un’esperienza 100% sicula, o per lo studente fuori sede che non vuole dimenticare le proprie origini, è nata Telegram in siciliano, l’app ideata dalla “Cademia Siciliana”, disponibile per Android ma presto utilizzabile anche sui dispositivi iOS di Apple. Basta collegarsi al link https://t.me/setlanguage/sicilian-scn e cliccare il pulsante “imposta lingua” per trasformare radicalmente l’interfaccia della propria app Telegram e tradurla in lingua siciliana.
Da quel momento in poi sarà un tripudio di “mpustazziuna”, “cancia lingua” “crea novu gruppu”, con un ampio vocabolario ricco di scelte ortografiche che rispecchiano il parlato quotidiano. Il resto lo lasciamo scoprire a voi.
Un’idea semplice che ha riscosso un grande successo tra gli utenti.
Verrebbe da dire: “mpare, bedda pìnsata”!

 

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