Dai sotterfugi alla chiarezza di uno sguardo: “Anna Karenina” e le metamorfosi dell’amore
In una delle pagine di dolci di Tolstoj, Lëvin non riesce a esprimere a Kitty i suoi sentimenti che attraverso un messaggio cifrato scarabocchiato su un panno. Lei, soprendemente, capisce subito. Ad un tratto, però, lo stratagemma non serve più perché gli occhi dei due dicono quanto basta. A volte sentiamo il bisogno di nascondere i nostri sentimenti ma, ad un tratto, arrivano il momento e la persona giusta con cui diviene possibile manifestarli con semplicità e chiarezza. Provare per credere – o, in assenza della giusta opportunità – leggere il libro tutto d’un fiato
