Giornate FAI d’autunno: ecco cosa è possibile visitare a Catania e provincia

Avrà luogo sabato 16 e domenica 17 ottobre la decima edizione delle Giornate FAI d’autunno. Da Trieste a Mazara del Vallo centinaia saranno in tutta Italia i luoghi poco conosciuti o inaccessibili che si apriranno ai visitatori. Anche Catania e provincia non saranno da meno con tredici siti tra palazzi, chiese, musei, aree archeologiche e naturali da esplorare (si consiglia su prenotazione) durante il prossimo weekend.  «Il cuore pulsante di questa iniziativa – spiega il Capo Gruppo Giovani FAI di Catania, Martina Palumbo – è la salvaguardia del patrimonio storico-artistico e paesaggistico di Italia, di cui spesso dimentichiamo l’importanza. Quest’anno, insieme alla delegazione FAI di Catania e i suoi gruppi Giovani, Acireale e Giarre-Riposto, abbiamo creato un percorso dal titolo A spasso nel tempo. Un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta della nostra città, Catania, ma anche di tutto il territorio etneo». 

MOSTRE E MUSEI

Si parte dal Museo di Zoologia e Casa delle farfalle  (via Androne, 81, Catania), ospitato dal 1922 all’interno di un edificio in stile Liberty. «Al suo interno – come racconta Martina Palumbo – si possono ammirare grandi mammiferi, colibrì, animali della savana, orsi, ma anche un’interessante collezione di crani fossili che racconta l’evoluzione dell’uomo dalla Preistoria ai giorni nostri». Si prosegue con la mostra, allestita al secondo piano dei grandi magazzini “La Rinascente” (via Etnea, 159, Catania), Guardare al Passato ripensando il Futuro, alla cui realizzazione hanno contribuito anche gli studenti del liceo artistico Emilio Greco di Catania e dell’Istituto Capizzi di Bronte. «Attraverso pannelli, disegni e virtual tour si possono ammirare diversi luoghi di Catania e Bronte che non sono visitabili: Villa Modica e l’Abbazia di Maniace e la necropoli romana che si trova sotto “La Rinascente”». Ci spostiamo dunque al Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane, all’interno delle sale del Rettorato (Palazzo Centrale di Ateneo, piazza Università, 2, Catania) che, tra testi antichi, reperti di storia naturale e preziosi strumenti di misurazione, offre un assaggio dell’offerta museale cittadina. «Sarà anche possibile visitare la mostra Etna 1669: storie di lava che racconta un evento drammatico della nostra storia che ha cambiato per sempre il volto della città». Si continua con il centro fieristico “Le Ciminiere” (Viale Africa, 12, Catania), «una struttura che testimonia perfettamente la crescita della Catania tra ‘800 e ‘900, quando la città era la prima in Italia per l’esportazione di zolfo. È una storia di ricchezza e successo, ma anche drammatica per le condizioni di lavoro disumane vissute dai carusi». Per l’occasione saranno aperte tre sale di sublimazione: una di queste ospiterà la mostra fotografica Memoriae loci di Emanuela Minaldi.

Il centro fieristico “Le Ciminiere”

LUOGHI DI CULTO

Prima tappa è la Chiesa di Sant’Agata La Vetere (Piazza Sant’Agata la Vetere, 5, Catania), fondata nel 264 d.C. come edicola votiva e divenuta poi la prima Cattedrale dedicata alla Santa Patrona e per questo definita “la Vetere”, ossia l’antica . Nella sua cripta sarà possibile visitare lo scavo stratigrafico che racconta la storia di Catania. Aperta al pubblico sarà anche la Cappella degli ex ospedali riuniti Santa Marta e Villaermosa, aperti nel 1755 come dono di una nobildonna della famiglia Villermosa in seguito alla sua guarigione dalla cecità. Qui saranno esposti «diversi ex voto dipinti che rappresentano interventi chirurgici e malattie, realizzati di volta in volta dopo ogni grazia ricevuta». Ci spostiamo poi verso la città dei campanili, Acireale, per ammirare il restauro degli affreschi del pittore messinese Antonio Filocamo nel presbiterio del Duomo. E ancora la Chiesa e il Chiostro del Convento di San Biagio (Piazza S. Biagio, 17 Acireale), che rappresenta ancora oggi lo snodo fondamentale della vita dei frati.

Palazzo Martino Fiorini

DIMORE

Sempre ad Acireale da non perdere l’opportunità di esplorare Palazzo Martino Fiorini (Via Fiorini, 11, Acireale), dove lo stile di vita di una nobile famiglia del secolo scorso prenderà vita attraverso i racconti diretti degli eredi. A Piedimonte Etneo, invece, si potrà accedere alla Villa Barbagallo (via Sante Puglisi 8, Piedimonte etneo), «tenuta storica di fine Ottocento decorata da affreschi che appartengono alla scuola di Giuseppe Sciuti, e che ha fatto da set a film come La Piovra e agli spot di Dolce e Gabbana».

Il parco botanico “Radicepura”

PAESAGGI

Ci spostiamo al parco botanico “Radicepura” (Via Fogazzaro, 19, Giarre) per una visita alla terza edizione della Biennale sul paesaggio mediterraneo I Giardini per il Futuro. Una mostra volta alla riflessione sulla tutela dell’ambiente e sulle possibilità di uno sviluppo sostenibile che sappia riprogettare gli spazi di convivenza tra umanità e natura. A Fiumefreddo di Sicilia si potrà accedere al sito archeologico della Torre Rossa (Via Torrerossa, Fiumefreddo di Sicilia), monumento funerario di epoca romana descritto per la prima volta dal pittore Jean Houel che visitò la contrada nel 1779. Saranno aperte anche le cantine di Donnafugata (Contrada Statella, Randazzo) «che al FAI ha donato tempo fa il Giardino Pantesco, uno dei beni FAI insieme al Giardino della Kolymbethra di Agrigento e la spiaggia Cala Junco di Panarea».  

Dato il numero limitato di posti è consigliata la prenotazione online dal sito del FAI.

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Cantante rock, classe ʼ90, laureata in Lingue per la Cooperazione Internazionale, con la musica ha scoperto la forza della condivisione, del mettersi in gioco, il piacere del sentirsi parte di qualcosa. Studiando lingue (inglese e spagnolo) ha stimolato la sua curiosità verso il mondo e ritrovato quella per la sua terra, la Sicilia. Il suo approccio agli articoli è lo stesso dei testi: uno sguardo mai sazio di stupore e meraviglia da trasmettere agli altri.

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