Che preferiate pubblicare in self-publishing o per un editore, in una rivista online o cartacea, in una raccolta collettanea o in un concorso, ci sono alcuni accorgimenti che fareste bene a tenere a mente, e un paio di nomi che potrebbero tornarvi utili se desiderate far conoscere la vostra opera inedita. Osserviamo insieme ogni singolo caso

Mettiamo che siate giovani e che abbiate un talento innegabile per la scrittura. Mettiamo che abbiate appena finito di scrivere il vostro primo racconto, o l’ennesimo di cui andate fieri, o che per qualche ragione siate in possesso di altro materiale in prosa o in versi sul quale vorreste investire. Mettiamo, però, che non abbiate agganci in questo settore e che non sappiate come muovervi: questo vademecum fa allora al caso vostro. Che preferiate pubblicare in self-publishing o per un editore, in una rivista online o cartacea, in una raccolta collettanea o in un concorso, ci sono infatti alcuni accorgimenti che fareste bene a tenere a mente, e un paio di nomi che potrebbero tornarvi utili. Osserviamo insieme ogni singolo caso.

1) IL SELF-PUBLISHING
La prima regola del self-publishing è non parlare di self-publishing. Chiamatela piuttosto autoedizione, autopubblicazione, o non chiamatela affatto. La sua autorevolezza è ancora molto discussa fra gli esperti del settore, infatti, e nonostante le piattaforme più diffuse vi garantiscano una buona distribuzione, un codice ISBN e parecchi servizi, c’è chi sostiene che senza un editor, un addetto stampa e un bravo editore alle spalle non ci si improvvisi scrittori solo perché qualcuno ha stampato e spedito a casa il vostro manoscritto. Qualche piattaforma da cui partire: ilmiolibro, Youcanprint, StreetLib, Kindle Direct Publishing

2) LA CASA EDITRICE
Che preferiate un grande gruppo editoriale o un neonato editore indipendente, state alla larga da contratti in cui vi si richiede un acquisto minimo di copie con uno sconto sul prezzo di copertina, o in cui è obbligatorio un compenso in denaro per uno o più servizi (editing, stampa, distribuzione, pubblicità): chi crede in voi investe in voi, non chiede l’elemosina né tantomeno vi fa perdere la faccia per il resto della vostra vita. Puntate su case editrici con un catalogo affine al vostro manoscritto e rispettate i tempi di lettura previsti senza sollecitare nessuno. Se son rose, così fioriranno.

Qualche editore indipendente siciliano: Mesogea, Navarra editore, Rossomalpelo edizioni, Villaggio Maori Edizioni, Corrimano Edizioni, Istituto Poligrafico Europeo, Urban Apnea Edizioni

Qualche editore indipendente italiano: Hacca, Racconti Edizioni, Edizioni Clichy, add editore, La Nuova Frontiera, Exòrma Edizioni

3) LA RACCOLTA COLLETTANEA
Nel caso in cui abbiate scritto un racconto o una poesia, potete avanzare una proposta voi stessi a un editore con il quale siete in contatto, a un’associazione culturale di un certo livello o anche solo a un gruppo di conoscenti eruditi, se credete di riuscire a trovare un filo conduttore che parta da un vostro testo e si trasformi in un’antologia tematica. Attenzione anche qui, però, a non pagare di tasca vostra ciò che non è compito vostro finanziare, e a rammentare che una pubblicazione legata a nomi poco autorevoli è molto peggiore di una pubblicazione mancata. Mettetevi nelle mani di persone affidabili e distinte, oppure saltate questo passaggio e tentate direttamente un percorso alternativo.

4) IL CONCORSO LETTERARIO
Sappiate che è facile indire un concorso dal nome patinato, ma che più difficile è ottenere credibilità. State pertanto alla larga da premi convertiti in vacanze, botti di vino o in altre astruse ricompense, nonché da cerimonie obbligatorie pena la decadenza della vostra vincita in denaro, in particolare se avete versato una lauta quota di partecipazione. Preferite realtà poco pretenziose, a cui inviare il materiale (lungo, breve, in prosa o in versi) a mezzo digitale e che non pretendono bonifici. Se volete fare un’eccezione, che sia per enti prestigiosi e con una tradizione lunga, incorrotta e seria alle spalle. Altrimenti, rischiate che il vostro attestato non valga comunque un soldo bucato.

Qualche concorso da cui partire: Premio Campiello Giovani, Premio Chiara Giovani, Concorsi letterari, Premi letterari

5) LA RIVISTA ONLINE
Se ve lo state chiedendo, sì, sono in molti a seguirle con interesse, perfino fra agenti letterari e scouter. Il lato positivo è che non vi chiederanno un contributo in denaro, dato che riescono ad autofinanziarsi con siti o blog dalla manutenzione quasi gratuita; il lato negativo è che non pagheranno voi, e che anche loro pubblicheranno racconti o versi dai requisiti ben precisi. Non siate approssimativi con i limiti di lunghezza o con le scadenze, quindi, e leggete i contributi di autori già apparsi sui loro canali per capire se il taglio generale è simile al vostro; se viaggiate su binari troppo diversi, rischiarerete di non incontrare il gusto di chi vi legge, e viceversa.

Qualche rivista online da cui partire a questo link

6) LA RIVISTA CARTACEA
Magari preferite il fascino e l’odore della carta per la vostra opera di narrativa breve o di poesia. In questo caso, sappiate che i tempi di lettura e di pubblicazione potrebbero essere più lenti, ma che senza dubbio la vostra storia verrà affiancata a una qualche illustrazione d’artista, oltre a finire in librerie convenzionate in giro per l’Italia. Si tratta di una strada a metà fra la e la cura gelosa di un inedito, spesso infatti i diritti tornano (o restano) a voi dopo poco tempo e non sempre viene domandato un contributo economico. Se vi trovate bene con il team e volete incoraggiare la passione di chi sta valorizzando la vostra voce senza tornaconti personali, però, pensate a un’eventuale donazione volontaria da devolvere alla redazione. In certi casi è davvero il minimo.

Qualche rivista cartacea da cui partire: Cariddi, Crack Rivista, Ammatula, The FLR

E se tutto questo non basta? Perché, sì, potrebbe non bastare o non bastarvi. Ebbene, in tal caso provate a rivolgervi a un agente letterario freelance. È grazie a loro che molti manoscritti percorrono una corsia preferenziale in casa editrice, commentati e contestualizzati da chi scopre e accompagna talenti fino alla pubblicazione. In via preventiva potreste contattare anche un editor freelance, per assicurarvi che il vostro testo si presenti nella forma più elegante, coesa e coerente possibile prima di arrivare sulla scrivania di un editore. Dopodiché, armatevi di pazienza e intraprendenza, e raccontateci come va!

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