Nelle favole per bambini spesso si legge l’onomatopeica “toc toc” per indicare il bussare di qualcuno alla porta. Quanti però pensano che il rumore prodotto sia più simile a un “toc toc” e non invece a un “tup tup”?! È molto probabile che i Siciliani siano più propensi per “tup tup”, perché loro non bussano alla porta, ma tuppuliano!

Etimologia e attestazioni. Tuppuliare” affonda le sue radici nel mondo greco, in cui esisteva già un verbo dalla chiara origine onomatopeica per indicare “bussare”, ossia τύπτω (pronuncia /tupto/). L’espressione è attestata spesso nei romanzi di Andrea Camilleri e non solo nella più nota serie del commissario Montalbano, ma anche in “Il birraio di Preston”: “l’arrisbigliò un tuppuliare forte alla porta del catojo”(“lo svegliò un bussare forte alla porta della casupola”); “un tuppuliare che non era tanto forte da volere somigliare a un ordine, era chiuttosto una cortese addimanda di primisso”(“un bussare che non era tanto forte da voler somigliare a un comando, era piuttosto un chiedere cortesemente permesso”). Non è raro che un amico passi a tuppuliare, a bussare alla porta di casa vostra per farvi visita.

Modi di dire. Dal momento che in Sicilia difficilmente qualcuno si presenta ospite da un altro a mani vuote, si è creato un modo di dire quale “tuppuliare chi peri”, cioè “bussare con i piedi” proprio perché le mani sono ingombre per via di qualche generoso dono, che sia un vassoio di pasticcini o altro! E se poi a bussare non fosse qualcuno, ma qualcosa? Magari un sentimento: “Quannu l’amuri tuppulìa, non lu lassari ammenzu a la via”, cioè “Quando l’amore bussa, non lo lasciare in mezzo alla strada”, un’esortazione a spalancare le porte del proprio cuore all’amore.

Derivati. Dalla stessa radice derivano “tuppuliata” e “tuppulìo”: la prima indica una bussata, un colpo secco alla porta; la seconda invece ha una sfumatura leggermente diversa, un bussare più frenetico costante, ma meno intenso, un po’ come un martello in lontananza. E infine quando in Sicilia un bambino cade fa…tuppete!

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