La Sicilia è tutta da scoprire: i virtual tour più belli per prepararsi alla fase 2

Seduti sul proprio divano o, perché no, all’aria aperta, che sia in giardino o in balcone, approfittando delle belle giornate, possiamo “uscire” dalle nostre case e addentrarci per musei, biblioteche, mostre sparse per il mondo. Aiutati da strumenti digitali da utilizzare su computer, smartphone e con visori VR, basta un semplice clic per essere trasportati in tour alla scoperta di bellezze culturali e naturali. Magari ripercorreremo con la mente i ricordi dell’ultima volta che abbiamo visitato quel luogo o sarà un’occasione per aggiungere nuovi nomi alla lista dei luoghi da vedere quando tutto questo sarà finito.

TESORI SICILIANI. Attraverso la piattaforma Google Arts & Culture, un progetto creato nel 2011, di cui è disponibile anche l’app, possiamo viaggiare per musei e gallerie del mondo, dagli Uffizi di Firenze, al MET (Metropolitan Museum of Art) di New York passando per il Van Gogh Museum di Amsterdam. Una raccolta di immagini ad alta risoluzione accompagnate da didascalie e storie che include anche alcune opere siciliane, come le esposizioni alla Galleria d’Arte Moderna “Empedocle Restivo” di Palermo o la mostra digitale “For ordinary people” alla Farm Cultural Park di Favara (Agrigento). Tra i tesori dell’isola anche due percorsi digitali in cui è possibile muoversi per gli spazi virtuali attraverso lo street view. Una visita al Teatro Massimo di Palermo, incluso nel Gran Virtual Tour lanciato dal MiBACT in collaborazione con la piattaforma di Google il 5 aprile; basta un clic ed eccoci catapultati all’interno dell’auditorium, percorrendo la platea fino al palco, potendoci soffermare sui dettagli della sala, come il suo soffitto mobile, o andando verso il Grand Foyer adornato da sculture e candelabri bronzei. Da Palermo è possibile poi spostarsi nella Valle dei Templi di Agrigento, percorrendo virtualmente, anche in modalità notturna, il parco archeologico dell’antica Akragas, i templi di Eracle e della Concordia, la Necropoli Paleocristiana, approfondendo la storia dell’antica città greca e dei suoi culti grazie alle 11 storie presenti.

ITINERARI NATURALI. Per chi volesse immergersi nei paesaggi naturali dell’isola, dal 19 marzo il Cutgana, Centro di ricerca dell’Università di Catania, ha lanciato l’iniziativa #Iorestoacasa a godermi le riserve naturali. Virtual tour alla scoperta delle aree protette siciliane, realizzati con il progetto CET- Fruizione Sostenibile di Circuiti EcoTuristici. Grazie ai percorsi street view arricchiti da descrizioni e contenuti multimediali come video e immagini, sarà possibile fare un giro tra le zone marine dell’Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi e dell’isola Bella di Taormina, la riserva etnea del Complesso Immacolatelle e Micio Conti, le aree del siracusano di Grotta Monello e  Grotta Palombara, il complesso speleologico Villasmundo-S. Alfio e la riserva di Agira del Vallone di Piano della Corte. A questi possiamo aggiungere il virtual tour nelle Gole dell’Alcantara realizzato da You360.it. Un percorso interattivo, tra rumori della natura e informazioni sul luogo, lungo il fiume, tra le gole, alte fino a 25 metri e circondate dalle pareti di pietra lavica, una delle 16 gurne presenti, e una panoramica del comune messinese di Motta Camastra.

CATANIA SOTTERRANEA. Tra le mete anche due percorsi nell’underground catanese. Una vista virtuale al Pozzo di Gammazita, sito al civico 17 di via S. Calogero, a pochi passi dal Castello Ursino, progetto di storytelling digitale per media immersivi nato dall’incontro di Seetoview Virtual Reality e l’associazione Identitas. Un luogo che custodisce la leggenda della giovane Gammazita, la cui storia unita ai trascorsi del pozzo, è raccontata da descrizioni e video che arricchiscono l’esperienza. Un tour nel centro della città etnea che prosegue nell’Anfiteatro romano di Catania, realizzato dal team del Laboratorio di Archeologia Immersiva e Multimedia del Cnr (LAIM), con la possibilità di visitare la zona inaccessibile e l’arena di questo “Colosseo nero” dell’epoca romana imperiale.

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Cantante rock, classe ʼ90, laureata in Lingue per la Cooperazione Internazionale, con la musica ha scoperto la forza della condivisione, del mettersi in gioco, il piacere del sentirsi parte di qualcosa. Studiando lingue (inglese e spagnolo) ha stimolato la sua curiosità verso il mondo e ritrovato quella per la sua terra, la Sicilia. Il suo approccio agli articoli è lo stesso dei testi: uno sguardo mai sazio di stupore e meraviglia da trasmettere agli altri.

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