La terra natìa non si scorda mai: un volume per preservare la memoria di Letojanni

L’amore per il suo paese d’origine c’è sempre stato. Anche se la sua vita l’ha trascorsa a Milano, ad una distanza siderale da Letojanni, in provincia di Messina, dove Mario Triolo, storico locale appassionato di arte e cultura siciliana, è nato nel lontano 1963. Per lui le radici hanno sempre rappresentato un pezzo fondamentale della sua esistenza. Di questo attaccamento ad un territorio che fu costretto a lasciare per ragioni economiche insieme alla famiglia all’età di soli tre anni, è esempio vivo e pregnante il libro Letojanni. Vicende storiche di una località marina del Comprensorio di Taormina, scritto dallo storico nel corso degli ultimi 15 anni. Un compendio nel quale Triolo racconta la storia del suo paese in maniera dettagliata e arricchita da una collezione di foto storiche mai viste prima.

La copertina del volume

L’OPERA. Un lavoro tosto, duro, che per Triolo è stato comunque facile realizzare, visto che da oltre quarant’anni ha raccolto articoli dei quotidiani e dei settimanali che riguardavano sia Letojanni che i paesi di tutte le Valli dei Peloritani. Un’appassionante opera di ricerca e raccolta che permesso a Triolo di inserire nelle oltre 350 pagine del volume – che fa seguito a quello realizzato nei primi anni 2000 insieme al compianto professor Nino Scimone – un vasto archivio di immagini e dati storici, economici e culturali. Una versione nuovissima e aggiornata di quello che è stata Letojanni a partire dalla sua fondazione, fino ai nostri giorni. Lavoro dettagliato e minuzioso, grazie al quale Triolo ha ottenuto anche la cittadinanza onoraria letojannese, attribuitagli nello scorso mese di agosto nel corso di una serata in cui il libro è stato presentato al pubblico.

UN AFFRESCO VARIOPINTO. La storia di Letojanni, secondo il racconto dello storico, è legata indissolubilmente con quella del centro collinare di Gallodoro, da cui nasce la cosiddetta “marina”, e con quella della vicina Taormina. Personaggi, eventi, vicende storiche, politiche e notizie importanti sui laboriosi abitanti letojannesi che Triolo intreccia nelle sue pagine in una sequenza di immagini quasi introvabili. «È un racconto lineare con il quale ho riportato nero su bianco quanto di più importante abbia caratterizzato il vissuto del nostro paese, rendendo una testimonianza precisa – ha dichiarato al telefono Triolo molto emozionato -. Grazie alla lettura di quest’opera si potrà conoscere il passato di Letojanni e le figure più eminenti legate a vario titolo alla cittadina e in particolare al suo figlio più illustre, ovvero il professor Francesco Durante». Con dovizia di particolari Triolo narra sapientemente la storia del borgo marinaro che prende origine proprio dall’antica Gallidoro, arroccata sulle colline sopra l’odierna Letojanni, il cui territorio attuale – stando a quanto raccontato dallo storico – venne occupato per la prima volta dai Greci di Sicilia che avevano fondato una colonia, chiamata Lethaios, divenuta poi Letum Ianum con l’avvento dei Romani.

Una foto tratta dal corredo di immagini del libro

ORIGINI ANTICHE. «Volendo dare un significato alla denominazione di Letojanni – spiega Triolo – possiamo far riferimento alla mitologia greca, dove Leto era figlia di due Titani, Ceo e Febe, e madre dei gemelli Artemide e Apollo, avuti con Zeus di cui era l’amante; e alla mitologia romana, nella quale il Lete era il fiume dell’oblio, menzionato anche da Dante nel Purgatorio della sua Divina Commedia, dove egli immagina che in questo fiume, situato nel paradiso terrestre, si lavino le anime purificate prima di salire verso il cielo». Letojanni è infatti diviso in due sponde da un fiume chiamato da sempre Leto, dove Leto è la denominazione romana del territorio letojannese e Amnis, il sostantivo latino per “fiume”, per l’appunto. Quindi “Fiume di Leto” o meglio “Fiume rigoglioso”, visto che Laetus significa proprio rigoglioso. «Certo è che sull’etimologia c’è ancora molta approssimazione – chiarisce lo storico – visto che il toponimo potrebbe anche essere Litus Ionium, ovvero Lido dello Jonio».

Una foto tratta dal corredo di immagini del libro

UN DONO ALLA CITTÀ. «Il mio libro – continua Triolo – deve essere considerato un contributo per far luce sulle situazioni controverse, anche se in alcuni frangenti la certezza viene a mancare». C’è invece assoluta sicurezza riguardo a quello che è la blasonatura dello stemma e del Gonfalone, le notizie di pubblico interesse, i dati statistici ufficiali, il grande luminare Francesco Durante e la cronologia dei primi cittadini. «Proprio in merito – ha scritto ancora lo storico – il primo sindaco, dalle fonti arrivate fino a noi, è stato sicuramente Domenico Durante, padre del chirurgo». Nel libro c’è anche una parte in cui si parla dei primi abitanti del luogo e dei cognomi più diffusi, oltre alla cronologia dei sacerdoti e ai palazzi storici su cui gli argomenti e le curiosità non mancano. E poi i soprannomi e i letojannesi caduti nelle due Guerre, l’economia trasformatasi in turistica negli ultimi anni ’70. E per finire lo sport e la storia dei Marchesi Vigo e Reitano prima dell’Unità d’Italia. Un corollario di storie interessanti, quindi, che ogni famiglia letojannese avrà a disposizione gratuitamente dal Comune di Letojanni.

Una foto tratta dal corredo di immagini del libro

About Author /

Start typing and press Enter to search