Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Refraction” Raffaele Genovese

Singolo dopo singolo, il pianista siracusano mette insieme i tasselli per il nuovo album che lo allontana dal jazz per avvicinarlo a una dimensione musicale più riflessiva, intima e personale. Indugiato sui tasti, su minuscoli spunti tematici e ritmici, senza l’impeto regolare e sperimentale del classico minimalismo, piuttosto come guardandosi dentro, al tempo del respiro.

“Controvento” Diego Spitaleri

La composizione del pianista e compositore palermitano è fortemente ispirata alla musica tradizionale siciliana. Il suo mood, prima calmo e poi progressivamente sempre più incalzante vuole rappresentare l’atteggiamento di un popolo, come quello siciliano, che sente uno stretto legame con la propria terra. Un popolo di antiche tradizioni, forte, orgoglioso e in grado di superare ogni tipo di difficoltà.

“Cucina song” Erberomantiche

Brano che anticipa il nuovo lavoro in studio del duo siciliano, progetto che naviga nel pop’n’ roll sperimentale traendo ispirazione da cinema e letteratura con testi in italiano intrisi di poesia e ironia. Il brano racconta di un amore finito, in cui la protagonista principale è la cucina di casa. Un ambiente in cui tutto, i post-it sul frigorifero, la fiamma blu del gas, l’aroma del caffè, i piatti sporchi, ricorda quello che non può più tornare. E quando il co-protagonista della storia ne prende coscienza, decide di guardare avanti con la consapevolezza che, comunque, la cucina sarà sempre la sua stanza preferita.

“Rondini” Berna

Nuovo singolo del cantautore siciliano, all’anagrafe Roberto Tornabene, classe 2001. «Con questo brano ho messo totalmente a nudo le mie debolezze, parlando di ciò che mi manca di più nella mia vita quotidiana: mia nonna», commenta Berna. «Devo tanto a lei e so già che questo pezzo la renderà felice, anche da lassù».

“Enfant” Qu4attro

Manfredi Tumminello, Claudio Terzo, Umberto Porcaro e Ferdinando Moncada. Quattro voci, quattro chitarre acustiche e quattro modi di essere artista. Quattro front-man, ognuno con un proprio genere, la cui passione comune è la chitarra, veterani dei palchi da solisti o con le rispettive band, che oggi si sono messi assieme per dare vita ad uno spettacolo vivace e frizzante, ricco di virtuosismi musicali, che nasce dall’accurata selezione dei brani che i quattro musicisti eseguono in chiave totalmente acustica e in polifonia vocale. Le loro sonorità si alternano e si accompagnano fino a diventare un’unica chitarra e una sola voce.

“Semplicemente una speranza” Airam

Come abbiamo fatto a venire fin qui? Ancora vivi, ancora insieme, ancora amandoci. Perché solo noi possiamo volere umanità. Solo noi aneliamo a una terra che sia paradiso per tutti. Solo noi possiamo chiudere gli occhi e reinventare un’altra vita. Tra stupore e resilienza, la voce sinuosa della cantautrice siciliana Airam invoca “Semplicemente una speranza” meravigliosa: noi. In un deserto fatto di guerra, indifferenza, alienazione, decidiamo comunque di restare. Nonostante tutto e tutti. “A inseguire la luna sul mare disegnandoci i nostri sorrisi”. Quando guardiamo con gli occhi del prossimo, quando impariamo la capacità di diventare altro e altri, prestiamo realmente ascolto, creiamo empatia. E questo atteggiamento fa la differenza. «Il cambiamento non avviene mai per caso o per fortuna, ma attraverso esatte e specifiche strategie», spiega Per Maria Tomaselli, in arte Airam. «Bisogna mettere buone condizioni e buoni semi, se si vuole coltivare umanità. Se si vuole dare davvero un senso alle vite di tutti. In realtà, stupisce anche l’amore, la possibilità di “guarire ferite”, la capacità di incontrarci ed emozionarci ancora. La nostra condizione di esseri umani stupisce sempre». Le riprese del video sono state realizzate sull’Etna.

“Ancora sotto casa mia” Picciotto feat. Stefania Crivellari

La denuncia lanciata due anni fa dal rapper di Biancavilla che ha voluto dedicare ha voluto dedicare la canzone a tutte le vittime dell’amianto  al fine di sensibilizzare tutte le persone che ancora ignorano il pericolo amianto.

“Bella Ciao” Pasquale Sabella

In vista della Festa di Liberazione, scopriamo questa versione carnascialesca del saccense Pasquale Sabella che trasforma in una tarantella-dance la canzone dei partigiani. 

“Signal” The Game Shop

La band giapponese è entrata nella scuderia catanese Mhodì Music Company e si presenta con questo nuovo singolo dalle sonorità legate al rock e contaminate da drum’n’bass e dubstep. La band giapponese, formatasi nel 2008, conta attualmente quattro membri: Kimito , il vocalist, Kenjiro alla chitarra, Yukio alla batteria e McD al sintetizzatore. Sebbene la musica che producono possa essere categorizzata come electro-rock, essa in realtà incrocia generi diversi, mescolando elementi del rock, dell’elettronica ad altri suoni, che li portano a creare il proprio universo musicale e la loro firma. Il loro stile espressivo e le intense esibizioni dal vivo hanno portato i The Game Shop ad ottenere successo non solo in Giappone ma anche in diversi Paesi oltreoceano, tra i quali Taiwan, Hong Kong, Malesia, Singapore, Thailandia e Nuova Caledonia.

Ascolta la playlist su Spotify

Il nostro impegno è offrire contenuti autorevoli e privi di pubblicità invasiva. Sei un lettore abituale del Sicilian Post? Sostienilo!

Print Friendly, PDF & Email