Sicilian Playlist #130: Armando Cacciato e l’assurdità del destino, da Lennon a Stefano Saetta
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“Come John” Armando Cacciato
“Lo stato delle cose”, il nuovo album di Armando Cacciato: un disco composto da dodici tracce, ognuna delle quali rappresenta le diverse sfaccettature del pensiero dell’artista su diversi temi attuali, dalla lotta contro i malesseri della società di oggi all’uso improprio dei social, dalla cattiveria dell’uomo verso altri uomini (con un brano dedicato a John Lennon e Stefano Saetta, figlio del magistrato ucciso dalla mafia Antonio Saetta) alle riflessioni sui cambiamenti climatici, dalla libertà all’amore.
“Dentro è buio” Daniele Parrinello
Primo singolo del cantautore siciliano. «Questa canzone che ho scritto, parla della mia esperienza con gli attacchi di panico, di come alle volte ti senti schiacciare, che vorresti urlare che puoi farcela ma non ne trovi il coraggio e la forza! Non sei solo/a!», scrive sulla sua pagina Facebook.
“Troppo rumore” Catia Sala
Altro talento uscito dalla palermitana “Con noi è tutta un’altra musica” productions. “.. Come Il Fulmine di una tempesta tu bruci il mio cuore danziamo tra gioia e dolore..”, canzone romantica neomelodica ben interpretata dalla calda voce dell’interprete, al suo terzo singolo.
“Giorni maledetti” IOFORTUNATO
S’intitola La Guarigione il nuovo album del cantautore siciliano IOFORTUNATO. «L’amore è il sentimento su cui regge l’intero disco», racconta l’artista. «La guarigione stessa attraversa le delusioni, la rabbia, il dolore, la paura. Guarire vuol dire integrare le ferite della vita, ritornare nei luoghi passati, riviverli attraverso gli odori trovando qualcosa di nuovo, di salvato».
“280” Sabbia
Nuovo singolo del cantautore di Barcellona Pozzo di Gotto, all’anagrafe Antonio Saia, classe 1996. Brano introspettivo nato dall’esigenza di sfogare l’amarezza di un sentimento cupo, in cui i pensieri portano ad immaginarsi un litigio tra le mura di casa. «La canzone parla di come mi sono sentito una sera di agosto, tra le righe di una discussione tra me, lei e tutto ciò di bello che ci circondava», spiega l’artista. «Non serve aver vissuto letteralmente quel momento: basta immaginarlo per capire quanto sia vicino ai pensieri di ognuno di noi».
“Scacco matto” Frijda
Nuovo singolo che dà il titolo all’album dei Frijda, una delle band più interessanti della scena rock siciliana, prodotta da Luca Venturi. Scritto da Andrea Gallo e da Thor dei Frijda, frontman della band, “Scacco Matto” è un mix di grinta ed esplosività emotiva che, al suo interno, fonde il marcato DNA rock della band con i loop e le sonorità elettroniche tipiche della nuova generazione musicale. Una relazione nata per “gioco” diventa un fuoco indomabile e l’uomo, che, inizialmente, credeva, come un re, di avere in mano le sorti di tutto, si rende conto di esserne diventato vittima e di essere ormai prigioniero volontario di una passione amorosa che, proprio come in una partita a scacchi, lo costringerà alla resa. “Scacco matto al re!”.
“Non so giocare” Erica Filocamo
L’artista messinese, cresciuta con le canzoni di Fiorella Mannoia, nel settembre 2021 ha partecipato a dei provini ed è stata selezionata da Teresa Impollonia e Red Ronnie. Successivamente si è esibita al teatro Vittorio Emanuele di Messina dove ha ricevuto l’apprezzamento di Grazia De Michele con cui è rimasta in contatto. Questa esperienza è stata il trampolino di lancio per la partecipazione a Casa Sanremo. Particolare il brano lanciato nel talent, ” Non so giocare “, che tratta un tema scottante: la violenza sui bambini, in modo particolare, quella dei preti pedofili.
“Schegge” Maria Merlino
Voleva dimostrare a sé stessa, al pubblico e al mondo della musica che un sassofono da solo è completo e capace di dar vita anche ad un disco. Maria Merlino, giovane musicista siciliana ha realizzato il suo sogno pubblicando l’album, il primo da solista, dal titolo “Schegge” prodotto e distribuito dall’etichetta discografica pugliese Angapp Music. Tra i temi affrontati emerge quello del dualismo che porta spesso un musicista a trovarsi davanti ad un bivio. Così la musica si fa strumento per raccontare l’inquietudine di un artista nonché il suo urlo interiore nei confronti della società in cui vive. “Schegge” è viaggio nell’universo dei pianeti i cui suoni sono alla base di alcuni brani dai titoli emblematici come “Moon” (dedicato a Karl Berger ed Ingrid Sertso), “Mercury”, “Pluto”, “Venus”. Attraverso alcune ricerche condotte tramite il sito della NASA, Maria Merlino, ha poi alterato i suoni originali dei pianeti personalizzandoli. Un processo con il quale l’artista ha voluto raccontare il legame che c’è fra la Terra e il resto dell’universo e l’influenza che esercitano proprio i pianeti sull’uomo.