Sicilian Playlist #134: le grandi colonne sonore suonano sul theremin di Lina Gervasi

Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Now We Are Free (from Gladiator)” Lina Gervasi

Uno strumento magico per un luogo ricco di fascino e incantato (il ponte dei saraceni di Adrano) e una musica avvolgente e seducente. A suonare è la “maga” del theremin, Lina Gervasi. Che, con questo brano, mette un altro tassello nel mosaico che comporrà il nuovo disco. Brani tratti da colonne sonore famose, riarrangiati per theremin solista e che fanno già parte del live che l’artista siciliana sta portando in giro, in attesa del suo primo album di inediti in uscita il prossimo novembre. 

“Chiudi gli occhi” Vivo

Una ballata reggae che vuole essere una carezza all’anima, un dialogo a tratti immaginario con se stessi, sdraiati in un prato e poi di colpo su una giostra, come la vita che ci regala momenti dove tutto sembra chiaro e momenti dove la confusione diventa padrona. «In ogni caso la “soluzione” possiamo trovarla solo dentro noi» racconta la band siciliana, «la soluzione siamo noi. Dovremmo fare più “pic nic” con la nostra anima e ascoltarci di più». Vivo è un progetto che nasce nel 2020 grazie all’incontro tra Giuseppe Musmeci (cantautore – producer – voce) e Nicholas Carpinato (batterista – creatore di sogni).

“Un lupo” Nadia Impalà

Cantautrice di Brolo al suo debutto discografico con l’album “La testa”, tutto autoprodotto, nel quale spazia. Fra elettronica, suoni ancestrali e sonorità orientali alla Sakamoto. Il video è stato realizzato con l’uso dell’intelligenza artificiale.

“Goodbye” JeBel

Il nuovo singolo di JeBel (Pioggia Rossa Dischi): l’artista siciliano, che ha superato i 45.000 streaming con il brano Vienna, inaugura un nuovo percorso musicale dalle atmosfere contemporanee e dal sound metropolitano. Gabriele Baglio all’anagrafe di Catania, classe 1997, oggi diviso tra Roma e Milano, JeBel confeziona un brano fortemente autobiografico. Goodbye parla della dicotomia che si prova dentro quando ci si sposta di città in città per trovare quel luogo che saremo in grado di chiamare “casa”: da un lato la nostalgia, il senso di colpa, la paura, dall’altro la necessità di non mettere un punto alla propria ricerca e trovare, nelle mani che ci accolgono, una risposta alla nostra inquietudine. JeBel adagia su intrigante riff di tastiere un conscious hip hop fatto di immagini nitide, riflessioni metriche e stati d’animo che sfociano in un contemporary R&B pieno di gusto. «È un brano malinconico, mascherato dal sound, dal groove e dal flow», spiega l’autore. «In questo pezzo ho riversato gran parte di quelle sensazioni che mi accompagnano fin dalla prima adolescenza: il rapporto controverso con la terra in cui sono nato, la frustrazione di non percepire nessun luogo come “casa”, la voglia di scappare, la paura di non essere abbastanza, né per me né per le persone che mi amavano e a cui tenevo. Tutto questo contrastato solo dalla speranza di un futuro migliore, nel quale avrei finalmente trovato “la casa che mi spetta”, e forse avrei finalmente avuto la forza di ritornare da dov’ero partito e dire “ce l’ho fatta».

“Tu sai essere” Fabio Martorana

Classe 1981, Fabio Martorana è un cantautore, ingegnere, produttore cinematografico e attore siciliano. “Tu sai essere” è una dichiarazione d’amore, a tratti malinconica, con cui il cantautore vuole far riflettere sulla paura di poter perdere la persona amata, che viene accettata e superata con estrema serenità. Un importante messaggio sull’amore, che si differenzia dal possesso per il rispetto dei pensieri, delle azioni e dei comportamenti dell’altro. La canzone «nasce dalla voglia di potere esprimere liberamente sia le proprie emozioni, ma anche le proprie paure», spiega Fabio Martorana. «Spesso mi trovo a fare i conti con me stesso, con i miei silenzi che molto spesso racchiudono emozioni, sentimenti e paure che, per orgoglio o altri motivi, non sempre riesco a esteriorizzare. Questo brano è una dichiarazione aperta e libera, e la musica è il tramite attraverso cui riesco a esprimere al meglio le mie emozioni e i miei sentimenti».

“Moscow mule” Picciotto

“Gli amori finiscono”, “Le persone cambiano”, “Ci vuole tempo”. È il campionario di frasi che sentiamo dire quando si parla di separazioni dolorose. Nel caso di Picciotto, giusto per appagare il suo lato masochista, l’artista ha deciso di mettere in musica tutto ciò che non è solitamente nelle sue corde parlando di una storia d’amore finita, facendolo su di un mood decisamente indie, e in maniera amaramente ironica. «Esco nuovamente dalla mia comfort zone e affronto, anche attraverso la musica, la separazione con la madre dei miei figli, la storia più importante della mia vita purtroppo conclusa, esorcizzando il mio personale dramma in maniera fresca, come il cocktail estivo che però proprio non mando giù e che dà il titolo alla canzone», spiega il rapper palermitano. 

“Cucina songs” Erberomantiche

Il brano anticipa il nuovo lavoro in studio di Erberomantiche, progetto che naviga nel pop’n’ roll sperimentale traendo ispirazione da cinema e letteratura con testi in italiano intrisi di poesia e ironia. Il brano racconta di un amore finito, in cui la protagonista principale è la cucina di casa. Un ambiente in cui tutto, i post-it sul frigorifero, la fiamma blu del gas, l’aroma del caffè, i piatti sporchi, ricorda quello che non può più tornare. E quando il co-protagonista della storia ne prende coscienza, decide di guardare avanti con la consapevolezza che, comunque, la cucina sarà sempre la sua stanza preferita. Musicisti di lunga esperienza, Erberomantiche hanno già all’attivo, insieme, come duo, un album autoprodotto, “1984” pubblicato nel 2021, che fluttua tra George Orwell, Alan Parker e Woody Allen. Hanno alle spalle diversi progetti discografici, la collaborazione nella produzione dei lavori di vari artisti siciliani  e una intensa attività live. Il duo è composto da Nicola Ganci, polistrumentista, docente di musica, laureato in flauto traverso e composizione al Conservatorio di Trapani e Patrick Rotolo, chitarrista, in passato componente di diversi progetti musicali.

“280” Sabbia

All’anagrafe Antonio Saia, nasce nel ‘96 a Barcellona P. G. ed inizia a dedicarsi al suo progetto musicale dopo il liceo. La sua musica crea un collegamento tra la tradizione cantautorale italiana e le sonorità pop urban anni ‘80, in un R&B moderno con note agrumate e radiofoniche. Il suo percorso musicale inizia nel 2021 partecipa alle finali del festival “Je so pazzo” e successivamente alle finali del Tour Music Fest a Catania. Il 2022 segna l’esordio discografico di Sabbia e l’inizio della collaborazione con Hummingbird Muzik con il singolo “In un mondo che non conoscevo” e continua l’attività live partecipando come finalista alle selezioni per “Uno Maggio Taranto” a Bergamo, esibendosi a Mantova, Brescia e Milano ed alle selezioni di “Area Sanremo” che gli varranno la partecipazione come ospite nel 2023 a “Casa Sanremo”. Dopo i singoli “Frequenze” e “Zucchero”, nel 2023 continua la sua attività discografica pubblicando il singolo “280”.

“Drop D” Matteo Mancuso

Il chitarrista paermitano pubblicherà il suo nuovo album “The Journey” il 30 giugno in Italia e il 21 luglio nel resto del mondo. Il disco è stato acclamato da nomi come Al Di Meola e Steve Vai. Recentemente ha concluso un tour che lo ha portato in 12 serate dal vivo in diverse città italiane, culminando con la partecipazione al nuovo disco della Premiata Forneria Marconi “The Event – Live In Lugano”. Mancuso rappresenta un nuovo livello per il tono, la precisione e la scelta delle note, ed è considerato uno dei più grandi talenti della chitarra in Italia e all’estero.

“Une Tahitienne à Paris” Mareva Galanter e Robbie Williams

Vi chiederete: che c’azzeccano nella sicilian playlist una cantante franco-polinesiana e una popstar inglese, per di più con una canzone che racconta l’incontro a Parigi fra una tahitiana e un gentleman inglese, proveniente da Stoke City? L’arcano è svelato dall’etichetta che distribuisce il brano nel nostro Paese, ovvero la Mhodì Music Company, label siciliana, precisamente di Catania, già da molti anni impegnata nel lancio di nuovi artisti e nel consolidare nuove sonorità nel panorama musicale italiano. Oltre a produrre artisti nazionali, si impegna, in licenza, ad avanzare proposte di artisti esteri con sonorità estrose e particolari. Mareva Galantier ne è un altro degli esempi più eclatanti. Il singolo in questione è il brano di presentazione dell’album postumo.

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