Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“L’estate a Novembre” La Dìva feat. Fabrizio Bosso

La Dìva è un progetto musicale di Melissa Petitto e Flaviano “Ray” Pennisi, entrambi siciliani, la lava dell’Etna scorre nelle loro vene e nel loro sound dalle influenze dance, disco e funk. Questo anticipa l’uscita dell’album “Canzoni di Città”. È un electropop con un sound reso elegante dalla tromba di Fabrizio Bosso: ha un sound moderno ma strizza l’occhio alle atmosfere anni Ottanta tornate in voga oggi più che mai. «Il testo parla dell’estate intesa come stato d’animo, come voglia di vivere, come magia che ti fa volare con la fantasia, che ti fa vedere il lato bello nella vita di tutti i giorni e che ti spinge a superare i tuoi limiti in una società che troppo spesso ha invece perso questa magia e non sa più volare senza finire inesorabilmente giù», spiegano gli autori. Il protagonista del video è il giovane attore siciliano Mario Coco.

“Sciara Istanbul 36” Choice Quartet

Brano estratto da “Battiti Asincroni vol. 1” del Choice Quartet, quartetto del musicista jazz di lungo corso modicano Roberto Barni. Il titolo del brano non è altro che il nome della via a Tripoli in cui abitavano i nonni di Roberto Barni e dove l’autore si recava da bambino per passare i mesi estivi patendo con una nave da Siracusa appena chiuse le scuole. Una città in cui i nostri connazionali convivevano con la popolazione del luogo in armonia che purtroppo si spezzò con l’ascesa di Gheddafi, costringendo gli italiani a dover abbandonare tutto e fuggire in brevissimo tempo. I ricordi di un bambino, che scopre i colori, gli odori, i suoni di una terra tanto lontana ma molto vicina alla nostra cultura. Ricordi che riaffiorano attraverso oggetti, come il piatto appartenuto ai nonni e raffigurato nella copertina dell’album; suoni mediterranei che si fondono con gli standard jazz d’oltreoceano. Tutto l’album, come anche “Sciara Istanbul 36”, offre un biglietto gratuito per un lungo viaggio intorno al mondo: suoni che si fondono con i profumi intensi di un suk arabo o con l’aroma forte di caffè in una kafana di Belgrado. Un’immersione nelle calde note di una dolce ballata ascoltata in un pub irlandese, oppure nell’atmosfera swingante di un fumoso jazz club della 52a strada di New York. I Choice Quartet sono Roberto Barni, compositore di tutti i brani alla batteria e al Contrabbasso in alcune tracce, Armando Barni al sax alto, Sergio Battaglia al sax tenore e Massimiliano Gintoli al basso elettrico.

“Ammore” Sulis

Quarto singolo che anticipa l’album di debutto da solista dell’artista palermitano Dario Sulis: il brano racconta, in modo ironico, leggero con suoni e ritmi estivi, di un amore messo alla prova, durante il periodo della pandemia, dal dover convivere 24 ore su 24; questa situazione obbliga sopportarsi con numerose difficoltà, solo un amore maturo è capace di affrontare qualsiasi avversità, in attesa dell’arrivo della primavera. Dario Sulis (voce e percussioni), che ha scritto testo e musica del brano, è stato accompagnato da Manfredi Tumminello alle chitarre, Diego Spitaleri alle tastiere, Mario Tarsilla al basso. “Ammore” sarà accompagnato dal videoclip, in uscita settimana prossima, per la regia di Salvo Cuccia. L’album, dal titolo “Prima ca’ muòro”, di prossima uscita, è un’espressione anarchica senza alcuna regola stilistica: dieci tracce apparentemente diverse l’una dall’altra accomunate dalla «voglia di continuare ad esserci, storie tristi, allegre, impegnate, ironiche, condizionate dai cambiamenti di umore e dalla mia instabilità da artista».

“Etere” Gero Riggio

È il brano che dà il titolo al nuovo progetto discografico del cantautore siciliano, terzo disco che arriva a tre anni di distanza da “Un anno in più”. Gero racconta così il nuovo disco: «Secondo gli antichi, la parte più alta, pura e luminosa dello spazio, oltre il limite dell’atmosfera terrestre è l’Etere. Ma per il principio del capovolgimento ho voluto pensare che l’Etere è anche la parte più alta, pura e luminosa dell’anima: ed è a questa introspezione che dedico a questo nuovo progetto. Accarezzare l’anima, raggiungere quei punti che vanno oltre la cognizione sensoriale. L’Etere, il punto più intimo dove le canzoni diventano qualcosa di più».

“100metri” G-laspada

“100metri” è una riflessione personale sul tempo in cui G-laspada, nome d’arte del siciliano Giuseppe La Spada, si sofferma sulla necessità di saper fare i conti con quella perenne sensazione di ritardo che molti di noi provano. Occorre saper convertire questo sentimento in energia positiva, in un motore che spinga verso i propri obiettivi. L’importante è non fermarsi davanti alla paura, si può rallentare ma mai arrestarsi completamente, anche quando la sensazione di «stare sempre a 100 metri dalla meta» si fa più forte. Del resto, «della meta, a noi che ce ne frega?», commenta l’autore. «A tutti noi capita sempre più spesso di avere la sensazione di sprecare tempo. E più scorrono le ore, i giorni, gli anni, più temiamo di non riuscire a realizzarci, di non riuscire a concretizzare gli aspetti della vita che più contano. Ma è davvero così? Forse no».

“Sveglio” Reír

Brano che segna l’esordio discografico del giovanissimo rapper palermitano classe 2006 Reír, all’anagrafe Rosario Collesano. Il brano hip hop, con un ritornello scritto in inglese, racconta le sensazioni di un ragazzo che si sente spesso diverso, soprattutto quando si mette a confronto con i suoi coetanei, e del dispiacere che prova dopo una storia d’amore finita male. Inizialmente pensa di essersi dimenticato della ragazza, ma si accorge che non può fare a meno di pensare a lei, nonostante il male che ha passato a causa sua.

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