Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Spengo il televisore” Mimì Sterrantino & Gli Accusati

«Mimmo, oggi abbiamo sconfitto solo una piccola parte dei cattivi. Non ti fare infettare di nuovo e soprattutto aiuta chi ne ha bisogno; li dovrete fronteggiare nella tua realtà. Continua ad amare la vita e l’aria che respiri e mi raccomando, la Tv meglio eliminarla, fai una dieta artistica, ti voglio bene!». È a questa missione e con queste parole, prologo di un breve racconto fissato sul booklet ancora fresco di stampa, che Mimì Eric Sterrantino affida il compito di introdurre il lettore-ascoltatore all’interno del suo primo vero album “Spengo il televisore”. Altrimenti non poteva essere per un artista che scandaglia i suoi mondi e le sue intuizioni in maniera trasversale tanto nella scrittura quanto nel disegno, forme espressive che trovano perfetta sintesi nel suo eclettico linguaggio cantautorale. Mimì Sterrantino, pur vivendo nel suo eremo fra le campagne di Castelmola, da molto tempo è tra i più stimati cantastorie isolani. Blues e marranzano, jazz e country, cunti e testi sarcastici.

“Io sono niente” Anita De Luca

Cantautrice emergente catanese, indipendente, con una propria etichetta “La vela”. Inizi tra folk e canzone d’autore, adesso si sta spostando verso il rock elettrico ed elettro. 

“I Love You So Much” Loredana Marino

È un rock torrido, ipnotico, sensuale, carnale quello di Loredana Marino, attrice e cantautrice catanese. Un brano dal suono internazionale. Il titolo però non inganni, eccezion fatta per il ritornello, la canzone è in dialetto. E fa piacere ritrovare Marcello Cunsolo, il frontman dei leggendari Flor, come produttore. 

“Santamarea” Santamarea

I Santamarea sono i vincitori assoluti della 34esima edizione di Musicultura: la band siciliana, con il brano omonimo, conquistano pubblico, addetti ai lavori e stampa aggiudicandosi altri tre importanti premi come la Targa della Critica Piero Cesanelli, il Premio PMI per il miglior progetto discografico e il Premio per il miglior testo.  La band formata da Stefano Gelardi (voce, synth), Francesco Gelardi (chitarra elettrica, cori), Noemi Orlando (basso elettrico, cori) e Michele Gelardi (batteria, cori) racconta così le forti emozioni provate durante la serata finale: «Siamo onorati e felici di tornare a casa così colmi, ricchi di un’esperienza emozionante e formativa, di amicizie e legami artistici e anche di responsabilità. Investiremo questo premio a vantaggio del nostro percorso artistico, questo per noi è solo l’inizio. Abbiamo tanto da dire e non vediamo l’ora di farlo. Dedichiamo il premio a nostro nonno che è stato da sempre il nostro primo sostenitore». “Santamarea” è un brano in cui la vocazione teatrale e cantautorale del testo incontra l’energia degli strumenti elettrici e dei colpi di grancassa: è l’inno al dualismo tra il sacro e il profano che, attraversando un torace sconsacrato, si lascia traghettare da Caronte al fonte battesimale più vecchio che porta la carnalità in un’altra dimensione. Tra questo cadenzare della grancassa aleggia ritmicamente il senso del sacro e del profano: la piena ragione d’essere di una dualità polarizzante che nel culto della Santamarea gode le fasi della vita, dalla nascita alla morte, lasciando uno spiraglio immenso di incertezza cruda e poetica.

“Un astronauta” Armando Cacciato

Singolo estratto da “Lo stato delle cose”, il nuovo album del cantautore e produttore siciliano Armando Cacciato. Si tratta di un brano che si pone l’obiettivo di riflettere sui tanti volti che incontriamo nella vita quotidiana e le sfumature ad essi connessi. “Un astronauta” racconta di un viaggio futuristico, alla ricerca della propria identità. Un viaggio dove l’autore vorrebbe guardare il mondo da una nuova prospettiva. «Nella vita di tutti i giorni ci relazioniamo – racconta l’artista – con individui che a volte sono stronzi, a volte alieni e a volte liberi, ma alla ricerca perenne di una propria identità». Il brano permette un ritorno sulla terra e apre una meditazione sulla cattiveria dell’uomo spesso perpetuata nei confronti delle persone più sensibili. Nel videoclip, Armando Cacciato, attraverso l’utilizzo di software che sfruttano l’intelligenza artificiale, ha ricreato sé stesso in epoche diverse, in un viaggio che, oltre ad essere psico-cosmico, diventa temporale. “Un mondo – dice il cantautore – costituito da una società che non gli va giù. Una società intrisa di stronzi, di alieni, di persone soffocate dallo stress mediatico propinato da ogni genere di media”.

“Scegliere e cambiare” Peppe Lana

“Illusioni d’uso” è il titolo dell’album d’esordio da solista del cantautore e polistrumentista Peppe Lana: le otto canzoni di questo disco, in uscita per l’etichetta 800A Records, ci raccontano la provvisorietà della realtà, dei pensieri, delle emozioni, l’impossibilità di esprimere la verità, se non come dimenticanza della natura illusoria della realtà stessa. In “Illusioni d’uso”, la canzone d’autore, la grande cura dei testi e l’innato talento autorale e performativo di Peppe Lana si intrecciano al jazz e alla world music in un mix elegante e contemporaneo: «Se da una parte l’illusione ci spinge ad immaginare, a considerare un mondo astratto che si manifesta a noi come il canto di una sirena, intangibile, etereo – racconta l’artista -, dall’altra, l’”uso” ci riporta immediatamente al mondo della concretezza, al tangibile, al materiale. La provvisorietà della realtà e dei pensieri si iscrivono in un grande sistema che ha fatto delle canzoni degli “oggetti di consumo”, pillole concrete che ci aiutano ad evadere, a riconsiderare, o semplicemente a dimenticare». Le canzoni contenute in questo esordio da solista sono scrigni di simboli e suoni che sembrano parlare alle parti più nascoste e profonde dell’essere umano, come “Scegliere e cambiare”, brano che apre il disco: “una canzone che mi indica il punto di partenza, ma anche la direzione, il mio posto nel mondo”, spiega il cantautore siciliano.

“Giarena” Mess

“Giarena” è un brano composto a quattro mani da Mess insieme a Luca Napolitano con la direzione artistica di Gianni Testa. La canzone dal sapore estivo è caratterizzata da un sound latino che trasmette la voglia di libertà e spensieratezza. Con il suo ritmo che strizza l’occhio al reggaeton, ci ricorda che ormai l’estate è alle porte. Dicono che la felicità duri un solo istante, proprio come un amore estivo, proprio come una canzone, proprio come Giarena. Spiega l’artista a proposito del brano: «“Giarena” racconta della spensieratezza, della libertà e della ventata di freschezza che entra dentro ognuno di noi con l’arrivo dell’estate. Con lei nuovi amori, nuove amicizie, nuovi viaggi e sogni da realizzare. Io e Luca abbiamo voluto creare un pezzo in grado di far ballare un pubblico ampio di età varia, mettendo insieme strofe giovanili e un ritornello che una volta ascoltato non riesce più ad uscire dalla tua testa». 

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