Sicilian Playlist #151: le voci “selvagge” di LP e Levante

Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Wild” LP feat. Levante

LP, dopo il successo del singolo “Golden” che ha dominato le radio italiane durante l’estate, è pronta a stupirci ancora una volta. L’artista conosciuta per la sua voce straordinaria e la sua autenticità torna sulle scene con “Wild”, che accompagna l’uscita dell’album “Love Lines”. In “Wild”, LP si unisce alla cantautrice, scrittrice e autrice calatina Levante, creando un incontro di voci uniche e potenti. Una collaborazione che mette in risalto la passione per la musica e il desiderio di entrambe di esprimere emozioni profonde. Wild esprime un grande desiderio di libertà. Con un testo coinvolgente e una melodia avvincente, LP e Levante ci invitano a “Let me go Wild” spingendoci a esplorare la nostra natura più selvaggia e autentica. 

“Un’altra festa” JeBel

È un rhythm & blues dalle irresistibili sfumature soul quello che abbraccia JeBel nel suo nuovo singolo in uscita oggi per Pioggia Rossa Dischi ed entrato fin da subito nelle playlist New Music Friday Italia e Anima R&B di Spotify. L’artista catanese, che da tempo si muove con sicurezza tra sonorità urban contemporanee e intuizioni pop, indossa il suo miglior vestito per parlare di una storia arrivata al capolinea. Tra dispiaceri e amarezze, maledizioni a mezza bocca e porte sbattute in faccia, qualche volta non rimane altro da fare che dirsi addio. Inutile chiedersi se si sia amato abbastanza, inutile pensare a quanto si sia investito: quando l’amore finisce e altre emozioni traboccano, c’è sempre qualcuno che deve prendere la parola – anche attraverso una canzone – e dire “basta”. «In “Un’Altra Festa” non si parla d’amore; si parla di rammarico, di frustrazione e di incapacità di lasciarsi andare a vicenda», spiega l’autore, Gabriele Baglio, in arte JeBel. «Il pezzo racconta di una relazione agli sgoccioli; ciò che resta è solo il sentimento, sepolto sotto una montagna di inadeguatezze, incompatibilità, disagi e malesseri. Un’Altra Festa parla di chi ha tentato di abbandonarsi all’amore, raccontandosi di avercela fatta, ma non riesce a fare i conti con il fatto che amare, a volte, può significare dover accettare la libertà, la lontananza e l’addio».

“Radical” Giuse The Lizia

Giuse The Lizia è ancora Giuseppe Puleo, il giovane ragazzo di Bagheria, nonostante il trasferimento a Bologna dalla sua Sicilia e quel leggero peso dato dalla pressione di sapere che ha più di 60mila ascoltatori mensili su Spotify. Per Giuse non è cambiato niente, anche se il 14 aprile ha pubblicato “Crush”, il suo primo album di inediti, e adesso è uscito il suo nuovo singolo e il 12 ottobre inizierà il suo “Crush club tour” per l’Italia.

“La scatola” Raffaele Genovese

Prati, boschi, paesaggi autunnali. Il piano di Raffaele Genovese si sposta dai riflessi del mare di Siracusa in un anonimo villaggio anglosassone seguendo le tracce di una scatola consunta, lasciandoci con il mistero sul suo contenuto. Come misteriosa e avvolgente è la musica del pianista siracusano ormai collocatosi in una ricerca legata alla musica classica, fra romanticismo e ambient.

“Dreamers” Sade Mangiaracina

Sade Mangiaracina è uno dei più luminosi nuovi talenti del jazz italiano grazie alla sua rara sensibilità e alle notevoli qualità di compositrice e di arrangiatrice. “Prayers” è il nuovo album dell’artista di Castelvetrano, il terzo per la Tǔk Music, dal quale abbiamo estratto questo singolo. Si tratta di un progetto assai articolato, un doppio disco realizzato con organici diversi e un tema condiviso, il bisogno dell’individuo di rapportarsi con il divino, il trascendente o comunque il sovrannaturale, bisogno che molti di noi prima o poi nel corso delle nostre esistenze abbiamo probabilmente incontrato, sia nei momenti bui che nei momenti di gioia.

“Desk of Love” Sergio Casabianca

Dopo “Raining in my house”, il chitarrista catanese torna con un nuovo singolo in anticipazione dell’album “De Visu” in uscita il 6 ottobre per l’etichetta Trp Music. Sonorità funk e swing contraddistinguono questo brano che è stato registrato, come anche l’intero l’album, con Riccardo Grosso al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria.

“Chiamami adesso” Pridea

Pridea, nome d’arte di Chiara Bruno, cantautrice palermitana di 26 anni, tra i finalisti della 65esima edizione del Festival di Castrocaro.

“L’America” Micci

Micci (nome d’arte di Mattia Miccichè) da Palermo è fra gli otto Nuovi Cantautori, selezionati tra gli oltre 350 candidati, ammessi alla finale della decima edizione del Premio Pierangelo Bertoli che si svolgerà il 4 e il 5 novembre, alle ore 21.00, al Teatro Storchi di Modena.

“Lola Loca” Matteo Alfieri

Artista siciliano si muove seguendo le tendenze del momento fra rap e atmosfere caraibiche.

“Per ora respiro” Airam

Dal centro alle periferie dei sentimenti. Zone marginali sopravvissute comunque e lambite dalla speranza. Come un viaggio alla ricerca di noi stessi, tra disinganno e rinascita. La voce morbida di Airam scivola nuda sottopelle e canta una nuova umanità. Trainato dal singolo “Per ora respiro”, l’artista siciliana pubblica l’album “Zone marginali”. «Esistono zone marginali dove è possibile immaginare una diversa vita. Non sterminare l’umanità coi nostri cuori artificiali, respirando solo per sopravvivere, ma tornare al passato cancellato, a visi e anime che ci tenevano accesi. A ricordi che ci esortano a non accontentarci di riuscire, a stento, ad aprire gli occhi».

Ascolta la playlist su Spotify

About Author /

Start typing and press Enter to search