Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Strina” Quartetto Areasud

Registrato tra la Sicilia e l’Ungheria, è il singolo che segna il ritorno discografico del Quartetto Areasud, la folk band catanese protagonista della rilettura in chiave world degli stili e dei modelli musicali delle tradizioni siciliane e calabresi. “Strina” è un canto di buon augurio e prosperità che idealmente vuole bussare a tutte le porte, nella speranza che il tempo che ci attende non sia più segnato da guerre, lutti e dolori. È questo il messaggio che il Quartetto Areasud vuole lanciare, con un canto che è al tempo stesso legato alla tradizione e al suo sviluppo futuro, anticipando così una nuova veste musicale che vedrà il suo compimento con la pubblicazione di un nuovo cd, in uscita a gennaio 2024. “Strina” racconta il viaggio che i quattro musicisti compiono costantemente, attraversando di continuo lo Stretto di Messina per portare i propri suoni nel resto d’Italia e in Europa e riportare a Catania le ricchezze di altre culture e dei loro suoni. Maurizio Cuzzocrea, alla voce e alla chitarra battente, Mario Gulisano alle percussioni e agli scacciapensieri, Franco Barbanera al friscaletto, Giampiero Cannata alla mandola e al basso elettrico, sono i protagonisti di questa processione musicale d’augurio, a cui si aggiunge la fisarmonica di Vincenzo Cuzzocrea. Prodotto da Mario Gulisano e Maurizio Cuzzocrea per la Mhodì Music Company, Strina esce con una nuova etichetta che porta il nome Comusì (Coesione Musicale Siciliana), un nuovo marchio che, come mission primaria, ha quella di ridare il giusto valore alla lingua siciliana e ai loro artisti.

“Sidun” Beatrice Campisi e Francesca Incudine

Beatrice Campisi e Francesca Incudine portano in Sicilia la “Sidun” di Fabrizio De André e Mauro Pagani. All’adattamento in lingua siciliana aggiungono «una prospettiva al femminile degli orrori di guerra, delle sofferenze legate alla migrazione dalla propria terra e alla separazione dai propri cari. Un innesto tra il nostro sentire e le parole degli autori, a cantare e a raccontare il dolore per ‘una piccola morte’ che oggi, più che mai, risuona e ci travolge». Il brano, contenuto nell’album a progetto “Shaida – Tracce di libertà”. Il video è diretto da Lù Magarò e Gabriele Zanoncelli.

“Erotica” Celo

Celeste De Lisi, in arte Celo, cantante soul e R&B made Palermo, in quest’ultimo singolo ha voluto racchiudere più tematiche, due delle quali si evincono già dal titolo, etica ed erotica, e già dal titolo è esplicito quanto, secondo la cantautrice, l’una non esclude l’altra. «L’Erotica, che in questo brano diventa la branca filosofica del “sensuale”, non entra in contrapposizione con l’etica, cosa che invece, nell’immaginario collettivo, è preda di pregiudizio. Con rimandi alla filosofia di Socrate e note funky, che richiamano le “good vibes”e che ritornano nella musica di Celo, salta fuori la voglia di catapultarci a qualche epoca fa dove la maieutica è stata colonna portante per la ricerca della verità e della consapevolezza all’interno della nostra anima, cosa che ai giorni nostri si vede sempre più di rado. Questo presupposto però non deve togliere l’essenza di farlo con più leggerezza, che non è superficialità, e, perché no, anche un po’ di “erotica”». 

“Infinitu prisenti” Sciara

Originale, appassionata, lavica. Eliana Esposito dà voce a “Infinitu prisenti” e diventa Sciara. L’“artista scanusciuta”, come lei stessa si definisce, pubblica il nuovo singolo e rilancia l’idioma della Trinacria. Perché è una lingua potente, ricca, efficace, moderna, attuale, vivida. E perché la sua anima “parra ’n sicilianu”. Dopo aver ottenuto riconoscimenti, sia come attrice e cabarettista, sia come autrice e regista teatrale, Eliana Esposito prosegue il suo cammino artistico come cantautrice. Per lei è l’inizio di una nuova fase creativa che oggi la identifica col nome di Sciara. Sciara come la terra vulcanica dell’amata Sicilia. Da sempre al centro dei suoi lavori al teatro del Canovaccio a Catania, così come dell’impegno politico candidandosi alla Presidenza della Regione nel 2022. Una Sicilia libera e indipendente, di cui è fautrice attiva e della quale scrive e canta rigorosamente in “lingua madre”. Con l’ambizioso progetto di salvaguardarla e trasferirne l’amore e la passione alle nuove generazioni. Le riprese del videoclip sono state filmate in diverse location della Sicilia, tra cui la riserva naturale orientata Bosco di Malabotta. Un’area naturale protetta situata nei comuni di Francavilla di Sicilia, Malvagna, Montalbano Elicona, Roccella Valdemone e Tripi, nella città metropolitana di Messina. Altre riprese sono state effettuate presso la pineta Ragabo a Linguaglossa (Ct) e i crateri Monti Sartorius a Piano Provenzana, entrambi siti sull’Etna. Infine, sulla spiaggia di Punta Cirica a Ispica (Rg).

“Beddu” Marco Castello

Marco Castello è un musicista e cantautore siracusano che si è fatto conoscere col suo primo album “Contenta tu”. Vanta numerose collaborazioni fra cui Erlend Oye & La Comitiva, Nu Genea, Fulminacci, Mace, Colapesce Dimartino. Particolarmente affezionato alle sonorità degli anni Settanta, ricerca minuziosamente la naturalezza degli strumenti che suona, riducendo al massimo l’uso di effetti e post produzioni. Il suo linguaggio è ironico e perennemente sedotto dal contrasto fra bellezze e squallori del contemporaneo, che coesistono alternandosi nel racconto dissacrante di un provincialismo universale. Da indipendente pubblica il suo secondo album “Pezzi della sera”, fondando a Siracusa l’etichetta Megghiu Suli.

 “Ahi! Buongiorno” Foggy Project

Nuovo singolo di Foggy Project, progetto pop-elettronico di Francesco “Foggy” Pintaudi, artista palermitano con base a Lisbona. Il brano è un miscuglio di suoni e atmosfere che si rifà ad un’elettronica tipica del nord Europea unita a ritmi decisamente più tribali che ci trasportano in un mondo che sembra non avere barriere né culturali, né artistiche. «“Ahi! Buongiorno” racconta l’ossessiva presenza dei social nella vita di tutti: protagonisti o spettatori  in balia di questa corrente apparentemente inarrestabile», racconta l’artista. «Ognuno nella sua arancia meccanica, dove i giorni diventano notti e le notti sembrano essere interminabili, quindi ti do la buona notte o forse meglio il buongiorno?».

“Scappa al pigneto con me” Edy

Alessio Edy Grasso, compositore, autore, musicista e produttore nato a Milano, cresciuto a Catania e “adottato” da Roma. In ufficio vestito pulito, serio e professionale, sul palco unghie smaltate, torso nudo e tatuaggi ben in vista. Dopo sei mesi di silenzio sui social, che ha “spento” dopo aver annunciato un cambio radicale nel suo modo di essere e fare musica, oggi Edy vuole far parlare di sé. Suona skate punk e wave pop-punk il nuovo singolo. Un brano prorompente, istintivo ed energico, fortemente introspettivo. Con questo singolo l’artista siciliano lancia un messaggio potentissimo: amare non sempre basta, se non stiamo attenti può trasformarsi nella forma più distruttiva del concedersi, un vortice distratto e spaventoso che ci annienta. La canzone parla d’amore. Un amore consapevole e maturo, che ha già attraversato i suoi dolori, le sue felicità e le sue aspettative. Un sentimento che – nel racconto di Edy – diventa interferenza, distruzione della bellezza dell’altro, delle proprie e altrui libertà.

“Novembre” Chiara Alesci

Terzo singolo per la cantautrice di origini siciliane. Un brano che si pone a chiusura di una fase creativa e compositiva intrapresa già in estate con i singoli “E poi” e “Ogni Secondo”. «Novembre è un mese particolare, unico, è uno struggente ultimo saluto alla bella stagione, con il famoso tepore dell’estate di San Martino, e dall’arrivo del variopinto autunno e del suo tanto incantevole quanto malinconico foliage», spiega la cantante. «Come il cambio di stagione, così anche il brano incarna un cambiamento ricercato e trovato dalla cantante, sia a livello artistico sia personale».

“Ancora un minuto” Don Pero

Giampier Francesco Lateano, in arte Don Pero, è un rapper e songwriter italo-domenicano classe 2000, cresciuto a Ferla in provincia di Siracusa. Sin da piccolo è fan del rap, prima quello americano di Eminem, Kanye West e Jay Z e poi quello italiano dei Club Dogo e Marracash. “Ancora un minuto” è una storia giunta agli sgoccioli, che prende vita nei momenti finali di una relazione ormai al termine. Fra i continui tira e molla e il tentativo di riprendere un rapporto in tutti i modi, arriva la consapevolezza che questo non sarà più possibile. La malinconia prende però una piega morbida, ritmata e dinamica allo stesso tempo grazie alla chiave urban pop su cui si sostiene il brano, contaminata da elementi drum’n’bass che rendono la produzione originale e fruibile.

Il nuovo singolo è un giusto prosieguo dei singoli che hanno reso Don Pero una delle più apprezzate nuove voci del panorama italiano, dal banger “Capotavolo” alla riflessiva “Sere Nere”, fino alla hit “Baby Mama” ormai stabile in Top 100 Fimi da diversi mesi. Don Pero, con la sua grande versatilità e la capacità di mescolare le sue molteplici anime e ispirazioni musicali, ha davanti a sé una strada spianata per altre sorprese in arrivo in futuro.

“Principe del sud” Don Pietro

Il rapper ormai divenuto simbolo e portavoce delle vie del centro della città di Palermo, Don Pietro – del collettivo Southside Records -, torna con un nuovo singolo che si contraddistingue grazie al beat prodotto dal producer Achille G (Southside Records). Classe 2001, nato e cresciuto a Palermo, Don Pietro è uno dei prospetti più interessanti della nuova scuola rap siciliana. Parte del roster Southside Records, dopo diversi singoli a cavallo tra 2021 e 2022, nel 2023 inaugura il suo nuovo ciclo con “Principe del Sud”: uno statement che è anche un manifesto delle sue capacità al microfono, anticipato da un freestyle sulle note dell’iconica “Lifestyle” di Guè. Prodotto da Achille G, il brano rimescola influenze classiche con un suono contemporaneo, che si rivela il tappeto sonoro perfetto per Don Pietro: autocelebrazione e attitudine sfacciatamente hip hop sono i protagonisti principali del brano, reso ancor più particolare dalla timbrica del rapper. Spontaneo e strafottente, come dovrebbe essere un ragazzo di vent’anni, ma con le idee chiare quando si tratta di rapper: questo è Don Pietro, “Principe del Sud”.

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