Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“La Danza della vita” Adriana Spuria 

«La vita nella sua essenza è come un fascio di energia che danza, attraversando le moltitudini di forme di esistenza manifeste, in una logica che non fa distinzioni di condizione sociale, razza o sesso». Con queste parole l’artista siracusana presenta il suo nuovo singolo dal suono intrigante, un po’ deja vu, e dal testo che recita: «Da un appartamento di lusso in città a un borgo di periferia la vita cambia improvvisamente e in un istante non rimane più niente». I cambiamenti repentini che richiedono la forza della leggerezza per poterne uscire illesi sono il tema del brano composto da Adriana Spuria e di Gae Capitano. Ritornello dal sapore di ballad pop malinconica, avvolta da un filo di mistero nella strofa, con incursioni nel folk e atmosfere jazzy. «Cercare il senso democratico dell’esistenza, le cui sofferenze e gioie appartengono a tutti indistintamente, sembra un ottimo proposito per il nuovo anno, sperando che sia un augurio in musica di rinnovata umanità», auspica Adriana Spuria.

“Don’t Let Go” Marco Selvaggio

«Una piccola bomba in stile M83 – Wait, realizzata tra Los Angeles e l’Italia». Con queste parole Marco Selvaggio annuncia il nuovo singolo. L’avvocato-artista catanese che con il suo particolare strumento, l’hang svizzero, percorre le strade del mondo in cerca di luoghi di meditazione e di ispirazione. Musica sognante, rilassante, avvolgente, tra l’ambient, chillout e pop.

“L’enigma (zahadka)” Alfonso Moscato

“L’enigma”,“zahadka” in ucraino, è il nuovo singolo del cantautore siciliano Alfonso Moscato. Il brano scritto insieme alla poetessa ucraina Мідна (Olga Iermak), è cantato sia in ucraino che italiano e narra della “vita” che rinasce dalla morte e dell’amore che si insinua tra le crepe della guerra. 

«Questa canzone è la storia di un amore affondato in un conflitto mondiale che nonostante tutto sente ancora il mistero della vita, la bellezza indistruttibile che affiora testarda dall’orrore della storia», dichiara Alfonso Moscato. «Una canzone bilingue (ucraino e italiano) perché il linguaggio è più grande di noi e contiene le nostre vite. Una canzone bilingue pensata per due popoli che in questo momento vivono due realtà diverse, ma sono accomunati dal desiderio di vivere in una casa comune».

“A malasorte” Ponente

Fortunati a Capodanno, fortunati tutto l’anno. La cantautrice palermitana Ponente ha iniziato il 2024 con l’uscita del videoclip di A Malasorte, la canzone che scaccia la sfortuna, il modo migliore per scrollarsi di dosso la malasorte esorcizzandola, cantando un inno in cui si gioca con le parole e, appunto, si ama la sorte. A Malasorte è una ballata che esorcizza la malasorte esortando l’ascoltatore quasi a farsela amica, a farci i conti. Coerentemente con il significato del brano, il videoclip si propone di esorcizzare la sfortuna attraverso un’esperienza visiva coinvolgente. Il videoclip, realizzato da Giuseppe Emanuele Cardinale, regista originario di Isola delle Femmine e noto per le sue precedenti collaborazioni con il popolare programma televisivo Le Iene, è un’opera che trasporta la canzone fra la gente. Attraverso un montaggio serrato di volti palermitani nei loro contesti di vita quotidiana e lavorativa, il video trasmette un’energia travolgente che si svela attraverso la musica coinvolgente di A Malasorte. Il ritmo incalzante del brano trascina le persone a cantarlo insieme, dando vita a una ballata popolare che riflette la vera essenza della canzone. Il videoclip riflette anche la critica sociale di Ponente nei confronti di una società concentrata sull’individualismo a discapito del bene comune. Attraverso il suo messaggio, la cantautrice invita a esorcizzare la malasorte, suggerendo addirittura di amarla per affrontarla con più forza. 

“Cicatrice allo specchio” Out Offline

Un giovane duo siciliano composto da due sorelle, Sonia e Zaira Lo Giudice, vuole far riflettere sul delicato tema della violenza e nasce con l’intento di porre sotto una stessa luce un insieme di personali esperienze da cui emerge la fragilità vista da varie prospettive. 

«Il progetto “Out Offline” nasce dalla necessità di una ricerca stilistico-musicale basata sulla fusione di diversi generi», spiegano. «Abbiamo scelto questo nome perché Out Offline letteralmente significa “fuori dalla linea” quindi “fuori dal comune” ed in un panorama musicale come quello odierno, dove ognuno per emergere tende alla diversità, noi nella nostra semplicità sentiamo di essere fuori dagli schemi».

“Ventuno” Giuseppe Cucè

Il singolo di Giuseppe Cucè è un viaggio alla scoperta dei meccanismi psicologici che generano il “ricatto morale” e il senso di colpa. «L’obiettivo è trovare strade che ci consentano di costruire nuove relazioni sane, non solo con chi ci coinvolge nel senso di colpa, ma anche con noi stessi, considerando il peso di ogni nostra azione legato al peso di ogni parte del nostro corpo», spiega l’autore. «La parola “colpa”, dal greco hamartia, significa mancare il bersaglio, ovvero fare ciò che non si voleva. L’espressione “Mi sento in colpa…” non è solo un modo di dire piuttosto comune, ma il senso di colpa è qualcosa di profondo, a volte un modo “di sentire” molto doloroso che spesso determina le nostre azioni, le nostre scelte e la nostra vita. Ho scelto “Ventuno” come altra tappa del mio viaggio, una profonda analisi del mio sentire attraverso il corpo e la mente … il peso delle aspettative che si caratterizzano nel peso specifico di ogni parte del mio corpo».

Il videoclip di “Ventuno”, realizzato da Gianluca Scalia per Kemedia, è stato girato alla Villa Comunale di Gravina. «Il brano mi ha suscitato delle sensazioni da subito perché lo sento molto vicino come concetto. Ho sempre sognato di uscire da una realtà scomoda ed un po’ artefatta per ritrovarmi resettato e con la forza di mettermi in gioco. L’idea del cartoon rappresenta questa realtà poco nitida artefatta, per poi proiettarmi nel ritornello come se uscito da questo stato di torpore, mi sono reso conto è sto reagendo», commenta il regista.

“scs” Giuse The Lizia

Continua a sfornare singoli Giuse The Lizia, vero nome Giuseppe Puleo, ventenne nato in provincia di Palermo e ora di stanza a Bologna. “scs” è un’atipica dichiarazione verso una donna costellata da scuse, per l’appunto, giustificazioni e continui riferimenti proprio agli inizi di una relazione in cui c’è di base una mancanza di fiducia o, per meglio dire, una paura che tiene i piedi ben saldi sulla Terra. L’artista in questo caso vola, lievita nel cielo sentimentale ed è portato dal contesto a bruciare le tappe dei tempi dell’amore.

“Io ho in mente te” Roberto Serafini

Nuovo singolo del cantautore siciliano Roberto Serafini, una versione urban, riarrangiata da TempoXso, del celebre successo dell’Equipe 84, prodotto da Luca Venturi per On The Set/Artist First.  Il cantautore catanese ha ricevuto il Premio alla carriera “l’Oscar della canzone italiana” a New York al “Festival of Song Usa”, dall’ex presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, con la presenza anche del Governatore di NewYork, Andrew Cuomo, per il successo dei brani “Abbracciami” e “Lady Blu”, sigla della famosa telenovela Argentina “Amore Gitano”.

«Credo molto in questo progetto, il 2024 sarà l’anno in cui uscirà il mio nuovo album “Ho scelto l’amore”, disco che conterrà oltre ai miei migliori successi anche dei nuovi brani inediti», annuncia Serafini.

“Sex” Giuseppe Cucchiara

Bassista nisseno cresciuto e formatosi alla Berklee School di Boston, dopo i primi passo nel mainstream, si lancia verso ritmi fusion danzerecci e sensuali.

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